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TRINOCARD*30CPR 5MG+5MG+10MG

TRINOCARD*30CPR 5MG+5MG+10MG

MEDINITALY PHARMA PROGRESS Srl
minsan: 048741019
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AVVERTENZE
Le avvertenze speciali e le precauzioni relative a ramipril, amlodipina e atorvastatina sono applicabili a Trinocard. Pazienti particolarmente a rischio di ipotensione: i pazienti con iperattivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone possono incorrere in un notevole calo acuto della pressione arteriosa e nel deterioramento della funzionerenale dovuto all'ACE inibizione, specialmente quando l'ACE inibitoreo un diuretico in associazione sono somministrati per la prima volta oal primo incremento della dose. Deve essere prevista un'attivazione rilevante del sistema renina-angiotensina-aldosterone ed e' necessariauna supervisione medica che includa il monitoraggio della pressione per esempio in: pazienti con ipertensione grave; pazienti con insufficienza cardiaca congestizia scompensata; pazienti con ostacolo emodinamicamente rilevante all'afflusso o al deflusso ventricolare sinistro (ades. stenosi valvolare aortica o mitralica); pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale con secondo rene funzionante; pazienti in cui vi e' o si puo' sviluppare deplezione di fluidi o di sali (inclusii pazienti in trattamento con i diuretici); pazienti con cirrosi epatica e/o ascite; durante interventi chirurgici importanti o durante anestesia con farmaci che causano ipotensione. In genere si raccomanda dicorreggere la disidratazione, l'ipovolemia o la deplezione di sali prima di iniziare il trattamento (tuttavia nei pazienti con insufficienzacardiaca tale azione correttiva deve essere attentamente valutata contro il rischio di un sovraccarico). Insufficienza cardiaca transitoriao persistente post infarto miocardico; pazienti a rischio di ischemiacardiaca o cerebrale in caso di ipotensione acuta. La fase iniziale del trattamento richiede un attento controllo medico; pazienti anziani(Vedere paragrafo 4.2). Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS): esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il dupliceblocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE- inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Pazienti con insufficienza cardiaca: i pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela.In uno studio clinico a lungo termine, controllato con placebo, in pazienti con insufficienza cardiaca grave (classe III e IV NYHA) amlodipina e' stata associata a un maggior numero di casi di edema polmonare rispetto al placebo (vedere paragrafo 5.1). I bloccanti dei canali delcalcio, inclusa amlodipina, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poiche' possono far aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e di mortalita'. Chirurgia: se possibile, si raccomanda di interrompere il trattamento con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina come ramipril ungiorno prima dell'intervento chirurgico. Monitoraggio della funzione renale: la funzione renale deve essere valutata prima e durante il trattamento e la dose deve essere aggiustata in particolare nelle prime settimane di trattamento. In pazienti con insufficienza renale e' richiesto un monitoraggio particolarmente attento (vedere paragrafo 4.2). C'e' il rischio di un danneggiamento della funzione renale, in particolare in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o dopo trapiantodi rene. Angioedema: sono stati segnalati casi di angioedema in pazienti in trattamento con ACE inibitori incluso il ramipril (vedere paragrafo 4.8). Questo rischio di angioedema (gonfiore alla lingua o dellevie aeree, con o senza insufficienza respiratoria) potrebbe aumentarenei pazienti che assumono contemporaneamente medicinali come inibitorimTOR (mammalian target of rapamycin), vildagliptin o inibitori dellaneprilisina (NEP) (come rececadotril). Si deve usare cautela quando siiniziano racecadotril, inibitori di mTOR (ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin in un paziente che sta gia' assumendoun ACE inibitore. L'uso concomitante di ACE inibitori con sacubitril/valsartan e' controindicato a causa dell'aumentato rischio di angioedema. Cautela quando si iniziano ad assumere farmaci contenenti racecadotril, inibitori mTOR (sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin, nei pazienti che stanno gia' assumendo un ACE-inibitore. L'uso concomitante di ACE inibitore con sacubitril/valsartan e' controindicatoa causa dell'aumentato rischio di angioedema. Il trattamento con sacubitril/valsartan non deve essere iniziato prima di 36 ore dopo l'assunzione dell'ultima dose di ramipril. La terapia con ramipril non deve essere iniziata prima di 36 ore dopo l'assunzione dell'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). In caso di angioedema, ramipril deve essere interrotto. Deve essere prontamente istituito un trattamento di emergenza. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 12-24 ore e dimessi solo dopo la completa risoluzione della sintomatologia. Nei pazienti in terapia con ACE inibitori, incluso ramipril, e' stato riportato angioedema intestinale (vedere paragrafo 4.8). Questi pazienti hanno presentato dolore addominale (con osenza nausea o vomito). Reazioni anafilattiche durante terapie desensibilizzanti: la probabilita' e la gravita' di reazioni anafilattiche oanafilattoidi in seguito a contatto con veleno di insetti o di altriallergeni sono aumentate durante terapia con ACE inibitori. Prima della desensibilizzazione deve essere presa in considerazione una temporanea sospensione di ramipril. Iperkaliemia: iperkaliemia e' stata osservata in alcuni pazienti trattati con ACE inibitori incluso ramipril.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sostanze modificanti dei lipidi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi, a qualsiasi altro ACE inibitore (Enzima di conversione dell'angiotensina) o derivati diidropiridinici,o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; in pazienti con insufficienza cardiaca con instabilita' emodinamica dopo infarto acuto del miocardio o ipotensione grave; shock (incluso shock cardiogeno); ostruzione dell'efflusso ventricolare sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato); riscontro anamnestico di angioedema (ereditario, idiopatico o pregresso angioedema da ACE inibitori o antagonistidel recettore dell'angiotensina II (AIIRA); uso concomitante con terapia con sacubitril/valsartan. Trinocard non deve essere iniziato primadelle 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5); trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto con superfici caricate negativamente (vedere paragrafo 4.5); stenosi bilaterale significativa dell'arteria renale o stenosi unilaterale in pazienti con rene unico funzionante; l'uso concomitante di Trinocardcon prodotti contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti condiabete mellito o insufficienza renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1); nei pazienti con malattia epatica in fase attiva con inspiegabili persistenti aumenti delle transaminasi, oltre 3volte il limite normale superiore; in pazienti trattati con gli antivirali dell'epatite C glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.5); durante la gravidanza, l'allattamento e nelle donne in eta' fertile chenon utilizzano misure contraccettive appropriate (vedere paragrafo 4.6).
DENOMINAZIONE
TRINOCARD COMPRESSE
ECCIPIENTI
Cellulosa, microcristallina, lattosio monoidrato, amido, pregelatinizzato, carbonato di calcio, croscarmellosa sodica, beenato di glicerolo,ipromellosa, idrossipropilcellulosa, polisorbato 80, stearil fumaratodi sodio.
EFFETTI INDESIDERATI
Riepilogo del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' comunemente riportate durante il trattamento con ramipril, amlodipina e atorvastatina somministrati separatamente comprendono tosse secca persistente, reazioni dovute a ipotensione, sonnolenza, vertigini, cefalea, palpitazioni, vampate, dolore addominale, nausea, gonfiore alle caviglie, edema e affaticamento, nasofaringite, reazioni allergiche, iperglicemia, dolore faringo-laringeo, epistassi, costipazione, flatulenza, dispepsia, mialgia, artralgia, alterazioni dei test di funzionalita' epaticae aumento della creatinchinasi ematica. Le reazioni avverse gravi comprendono angioedema, iperkaliemia, insufficienza renale o epatica, pancreatite, neutropenia/agranulocitosi, gravi reazioni cutanee, rabdomiolisi e miopatia necrotizzante immuno-mediata. Elenco delle reazioni avverse. La frequenza degli effetti indesiderati con ramipril, amlodipina o atorvastatina e' definita utilizzando le seguenti convenzioni: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100 a < 1/10); non comuni (>= 1/1,000 a < 1/100); raro (>= 1/10,000 a < 1/1,000); molto raro (< 1/10,000);non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Comune. Atorvastatina: nasofaringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune. Ramipril: eosinofilia. Raro. Ramipril: diminuzione del numero dei globuli bianchi(quale neutropenia o agranulocitosi), diminuzione del numero dei globuli rossi, diminuzione della concentrazione di emoglobina, diminuzionedel numero delle piastrine; atorvastatina: trombocitopenia. Molto raro. Ramipril: leucopenia, trombocitopenia. Non nota. Ramipril: depressione del midollo osseo, pancitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Comune. Atorvastatina: reazioni allergiche. Molto raro. Ramipril: reazione allergiche; atorvastatina: anafilassi. Non nota. Ramipril: reazioni anafilattiche o anafilattoidi, aumento degli anticorpi antinucleo. Patologie endocrine. Non nota. Ramipril: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune. Ramipril: aumento del potassio nel sangue; atorvastatina: iperglicemia. Non comune. Ramipril: anoressia, diminuzione dell'appetito; atorvastatina: ipoglicemia, aumentodi peso, anoressia. Molto raro. Ramipril: iperglicemia. Non nota. Ramipril: diminuzione della sodiemia. Disturbi psichiatrici. Non comune.Ramipril: umore depresso, ansieta', nervosismo, irritabilita', disturbi del sonno inclusa sonnolenza; ramipril: cambiamenti di umore (inclusa l'ansia), insonnia; atorvastatina: incubi, insonnia. Raro. Ramipril:stato confusionale; ramipril: confusione. Non nota. Ramipril: disturbi dell'attenzione. Patologie del sistema nervoso. Comune. Ramipril: cefalea, capogiri; ramipril: sonnolenza, capogiro, cefalea (specialmenteall'inizio del trattamento); atorvastatina: cefalea. Non comune. Ramipril: vertigini, parestesia, ageusia, disgeusia; ramipril: tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia; atorvastatina: capogiri, parestesia, ipoestesia, disgeusia, amnesia. Raro. Ramipril: tremore, disordini dell'equilibrio; atorvastatina: neuropatia periferica. Molto raro. Ramipril: ipertonia, neuropatia periferica. Non nota. Ramipril: ischemia cerebrale quale ictus ischemico e attacco ischemico transitorio,alterazioni delle capacita' psicomotorie, sensazione di bruciore, parosmia; ramipril: disturbo extrapiramidale; atorvastatina: miastenia gravis. Patologie dell'occhio. Comune. Ramipril: disturbi della vista (inclusa diplopia). Non comune. Ramipril: disturbi della vista inclusa visione offuscata; atorvastatina: visione offuscata. Raro. Ramipril: congiuntivite; atorvastatina: disturbi della vista. Non nota. Atorvastatina: miastenia oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune. Ramipril: tinnito; atorvastatina: tinnito. Raro. Ramipril: danni dell'udito, tinnito. Molto raro. Atorvastatina: perdita dell'udito.Patologie cardiache. Comune. Ramipril: palpitazioni. Non comune. Ramipril: ischemia miocardica quale angina pectoris o infarto del miocardio, tachicardia, aritmia, palpitazioni, edema periferico; ramipril: aritmia (compresa bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale). Molto raro. Ramipril: infarto miocardico. Patologie vascolari.Comune. Ramipril: ipotensione, ipotensione ortostatica, sincope; ramipril: vampate di calore. Non comune. Ramipril: vampate; ramipril: ipotensione. Raro. Ramipril: stenosi vascolare, ipoperfusione, vasculite.Molto raro. Ramipril: vasculite. Non nota. Ramipril: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune. Ramipril: tosse secca non produttiva, bronchite, sinusite, dispnea; ramipril:dispnea; atorvastatina: dolore faringolaringeo, epistassi. Non comune. Ramipril: broncospasmo incluso aggravamento dell'asma, congestione nasale; ramipril: dispnea, rinite. Patologie gastrointestinali. Comune.Ramipril: infiammazione gastrointestinale, disturbi della digestione,disturbi addominali, dispepsia, diarrea, nausea, vomito; ramipril: dolore addominale, dispepsia, alterazioni dell'alvo (inclusa diarrea e costipazione); atorvastatina: stipsi, flatulenza, dispepsia, nausea, diarrea. Non comune. Ramipril: pancreatite (con gli ACE inibitori sono stati riportati molto eccezionalmente casi ad esito fatale), aumento degli enzimi pancreatici, angioedema del piccolo intestino, dolore nellaparte alta dell'addome quale gastrite, stipsi, secchezza delle fauci;ramipril: vomito, secchezza delle fauci; atorvastatina: vomito, dolore addominale superiore e inferiore, eruttazione, pancreatite. Raro. Ramipril: glossite. Molto raro. Ramipril: pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale. Non nota. Ramipril: afte, stomatiti. Patologie epatobiliari. Non comune. Ramipril: aumento degli enzimi epatici e/o della bilirubina coniugata; atorvastatina: epatite. Raro. Ramipril: ittero colestatico, danno epatocellulare; atorvastatina: colestasi. Molto raro. Ramipril: epatite, ittero, aumento degli enzimi epatici*; atorvastatina: insufficienza epatica. Non nota. Ramipril: insufficienza epatica acuta, epatite colestatica o citolitica (l'esito fatale e' stato molto eccezionale). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune. Ramipril: rash in particolare maculo-papulari. Non comune. Ramipril: angioedema; in casi veramente eccezionali, l'ostruzione delle vie aereedovuta dall'angioedema puo' avere esito fatale; prurito, iperidrosi; ramipril: alopecia, porpora, discromia cutanea, iperidrosi, prurito, rash, esantema, orticaria; atorvastatina: orticaria, esantema della cute, alopecia. Raro. Ramipril: dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi; atorvastatina: edema angioneurotico, eruzioni bollose (inclusi eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e epidermolisi necrotica tossica).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di Trinocard e' controindicato durante la gravidanza e l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Donne in eta' fertile: le donne in eta'fertile devono impiegare idonee misure contraccettive durante il trattamento (vedere paragrafo 4.3). Gravidanza. Ramipril: l'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione adACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumentodel rischio. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE inibitori/Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA) durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardonell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3 "Dati preclinici di sicurezza"). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controlloecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cuimadri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda oliguria e l'iperkaliemia (vedere paragrafi 4.3). Amlodipina: la sicurezza di amlodipina durante la gravidanza non e'stata stabilita. Negli studi sugli animali sono stati osservati effetti di tossicita' riproduttiva in seguito a somministrazione di dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). Atorvastatina: non sono stati condotti studi clinici controllati con atorvastatina in donne in gravidanza. Sono stati riportati rari casi di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina a inibitori della HMG-CoA riduttasi. Studi sugli animali hanno mostrato tossicita' sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Il trattamento delle madri con atorvastatina puo' ridurre i livelli fetali di mevalonato che e' un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e di solito l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza, ha un impatto esiguo sul rischio a lungo termine associato all'ipercolesterolemia primaria. Per tali ragioni, atorvastatina non deve essere usato nelle donne in gravidanza o che stanno provando a restare incinta o che sospettano di essere incinta. Il trattamento con atorvastatina deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato valutato se la paziente e' incinta (vedere paragrafo 4.3). Allattamento. Ramipril: non sono disponibili informazioni sufficienti sull'uso di ramipril durante l'allattamento (vedere paragrafo 5.2). Amlodipina: l'amlodipina viene escreta nel latte materno. La percentuale della dose materna ricevuta dal neonato e' stata stimata con un intervallo interquartile del 3-7%, con un massimo del 15%. L'effetto dell'amlodipina sui neonati non e' noto. Atorvastatina: non e' noto se l'atorvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Nei ratti le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono simili a quelle nel latte (vedere paragrafo 5.3). A causa dei suoi potenziali effetti indesiderati gravi le donne che assumono atorvastatina nondevono allattare i loro bambini (vedere paragrafo 4.3). L'atorvastatina e' controindicata durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': non sono stati condotti studi sulla fertilita' per Trinocard. Amlodipina: in pazienti trattati con bloccanti dei canali calcio sono state riportate modificazioni biochimiche reversibili alla testa degli spermatozoi. Non sono disponibili dati clinici sufficienti sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilita'. In uno studio sui ratti, sono stati riportati effetti indesiderati sulla fertilita' maschile(vedere paragrafo 5.3). Atorvastatina: negli studi su animali, l'atorvastatina non ha mostrato effetto sulla fertilita' maschile o femminile(vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Trinocard e' indicato come terapia sostitutiva nel trattamento dell'ipertensione associata ad ipercolesterolemia primaria o iperlipidemia mista in pazienti adulti gia' adeguatamente controllati con ramipril, amlodipina e atorvastatina somministrati in concomitanza allo stesso dosaggio della combinazione.
INTERAZIONI
Interazioni riferite alla combinazione a dose fissa: i dati di un piccolo studio di interazione farmacologica allo stato stazionario in 18 soggetti sani indicano che la farmacocinetica di ramipril, del suo metabolita attivo ramiprilato e atorvastatina e' alterata quando i tre farmaci sono co-somministrati (vedere paragrafo 5.2). La rilevanza clinica di questo risultato non e' nota. Come misura precauzionale, gli aggiustamenti della dose devono essere effettuati solo con i monocomponenti e il trattamento con Trinocard deve essere iniziato solo in pazientiadeguatamente controllati con ramipril, amlodipina e atorvastatina somministrati in concomitanza allo stesso livello di dose (vedere paragrafo 4.2). Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con Trinocard e altri medicinali. Poiche' Trinocard contiene ramipril,amlodipina e atorvastatina, qualsiasi interazione identificata per ogni singolo componente e' rilevante per Trinocard. Ramipril. Duplice blocco del sistema renina- angiotensina-aldosterone (RAAS): i dati deglistudi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del Sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren,e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperkaliemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Associazioni controindicate. Sacubitril/valsartan: l'uso concomitante di ACE inibitori con sacubitril/valsartan e' controindicato poiche' aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Il trattamento con ramipril non deve essere iniziato fino a 36 ore dopo l'assunzione dell'ultima dose di sacubitril/valsartan. Sacubitril/valsartan non deve essereiniziato fino a 36 ore dopo l'ultima dose di Trinocard. Trattamenti extracorporei che portano a contatto il sangue con superfici a carica negativa quali dialisi o emofiltrazione con membrane ad alto flusso (adesempio membrane poliacrilonitriliche) oppure aferesi delle lipoproteine a bassa densita' per mezzo di destrano solfato sono controindicatia causa dell'aumento del rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere paragrafo 4.3). Se e' richiesto questo tipo di trattamento, deve essere considerato l'uso di membrane per dialisi differenti o una classedi antipertensivi differente. Precauzioni per l'uso. Sali di potassio, eparina, diuretici risparmiatori di potassio (inclusi spironolattone, triamterene, amiloride) ed altri principi attivi che aumentano i livelli del potassio nel sangue (inclusi gli antagonisti dell'Angiotensina II, trimetoprim e in associazione a dose fissa con sulfametossazolo,tacrolimus, ciclosporina): puo' verificarsi iperkaliemia, quindi e' richiesto un monitoraggio attento dei livelli sierici di potassio. Farmaci antipertensivi (ad es. diuretici) ed altri farmaci a potenziale effetto antipertensivo (ad es. nitrati, antidepressivi triciclici, anestetici, assunzione di alcool, baclofene, alfuzosina, doxazosina, prazosina, tamsulosina, terazosina): si deve prevedere un possibile potenziamento del rischio di ipotensione. Vasopressori simpaticomimetici ed altre sostanze (ad es. isoproterenolo, dobutamide, dopamide, epinefrina)che possono ridurre l'effetto antipertensivo di Trinocard: si raccomanda il monitoraggio della pressione arteriosa. Allopurinolo, immunosoppressori, corticosteroidi, procainamide, citostatici e altri farmaci che possono alterare il quadro ematico: aumentato rischio di reazioni ematologiche (vedere paragrafo 4.4). Sali di litio: l'escrezione di litio puo' essere ridotta dagli ACE inibitori e quindi la tossicita' dellitio puo' essere aumentata. I livelli sierici di litio devono esserecontrollati. Antidiabetici inclusa insulina: possono verificarsi reazioni ipoglicemiche. Pertanto si raccomanda uno stretto controllo dellaglicemia. Farmaci antinfiammatori non steroidei ed acido acetilsalicilico: deve essere prevista una possibile riduzione dell'effetto antipertensivo di Trinocard. Inoltre, una terapia concomitante con ACE inibitori e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento dellafunzionalita' renale e ad un aumento della kaliemia. Inibitori di mTOR o inibitori di DPP-IV: e' possibile un aumento del rischio di angioedema in pazienti che assumono contemporaneamente medicinali quali gliinibitori mTOR (ad es. temsirolimus, everolimus, sirolimus) o vildagliptin. Occorre cautela all'inizio della terapia (vedere paragrafo 4.4).Inibitori della neprilisina (NEP): un potenziale aumento del rischiodi angioedema e' stato segnalato per un uso concomitante di ACE inibitori e NEP inibitori come racecadotril (vedere paragrafo 4.4). Amlodipina. Effetti di altri medicinali su amlodipina. Inibitori del CYP3A4: l'uso concomitante di amlodipina con inibitori del CYP3A4 potenti o moderati (inibitori della proteasi, antifungini azolici, macrolidi qualieritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) puo' causare unaumento significativo dell'esposizione all'amlodipina. Il significatoclinico di queste variazioni farmacocinetiche puo' essere piu' pronunciato negli anziani. Pertanto possono essere richiesti un monitoraggioclinico e un aggiustamento del dosaggio. Induttori del CYP3A4: al momento della somministrazione concomitante di induttori noti del CYP3A4,la concentrazione plasmatica di amlodipina puo' variare. Pertanto, deve essere monitorata la pressione sanguigna e deve essere valutato un possibile aggiustamento della dose sia durante sia dopo la somministrazione di farmaci concomitanti, in particolare con forti induttori del CYP3A4 (ad es. rifampicina, Hypericum perforatum). La somministrazionedi amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo non e' raccomandata poiche' in alcuni pazienti la biodisponibilita' di amlodipina potrebbe aumentare e potenziare conseguentemente l'effetto antipertensivo di amlodipina. Dantrolene (infusione): negli animali, sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare associati aiperkaliemia in seguito a somministrazione di verapamil e dantroleneper via endovenosa. A causa del rischio di iperkaliemia, si raccomandadi evitare la somministrazione concomitante di bloccanti dei canali del calcio come amlodipina in pazienti soggetti all'ipertermia malignae nel trattamento dell'ipertermia maligna. Effetti di amlodipina su altri medicinali: gli effetti di amlodipina sulla diminuzione della pressione arteriosa si sommano agli effetti della diminuzione della pressione esercitata da altri agenti anti-ipertensivi. Tacrolimus: sussisteun rischio di aumento dei livelli di tacrolimus nel sangue quando co-somministrato con amlodipina.
POSOLOGIA
Posologia: la dose giornaliera raccomandata e' di una compressa al giorno. La combinazione a dose fissa non e' adatta per la terapia iniziale. Prima di passare a Trinocard, i pazienti devono essere controllaticon dosi stabilite dei monocomponenti assunti allo stesso tempo. La dose di Trinocard deve essere basata sulle dosi dei singoli componenti della combinazione al momento del passaggio. Qualora si rendesse necessario un aggiustamento del dosaggio, il regime terapeutico deve essereindividualizzato con i singoli componenti. La massima dose giornalieradi Trinocard e' 10 mg/10 mg/40 mg. Durante il trattamento con Trinocard, il paziente deve continuare con la dieta ipocolesterolemizzante. Co-somministrazione con altri medicinali: nei pazienti che assumono agenti antivirali per l'epatite C per la profilassi dell'infezione da citomegalovirus elbasvir/grazoprevir o letermovir, la dose di atorvastatina non deve superare i 20 mg/die. A causa dell'atorvastatina, l'uso diTrinocard non e' raccomandato nei pazienti che assumono letermovir inco-somministrazione con ciclosporina (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Popolazioni speciali. Insufficienza epatica: Trinocard e' controindicatonei pazienti con insufficienza epatica e nei pazienti con malattia epatica in corso (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Insufficienza renale: Trinocard puo' essere somministrato a pazienti con clearance della creatinina >= 60 ml/min/1,73 m^2. Per i pazienti con clearance della creatinina compresa tra 10-60 ml/min/1,73 m^2, la dose massima giornaliera di ramipril e' 5 mg. In questi pazienti, si raccomanda una dose individuale con un componente singolo (vedere paragrafo 4.4). Ramipril e'scarsamente dializzabile; il medicinale deve essere somministrato poche ore dopo l'esecuzione della dialisi. Nei pazienti emodializzati, ladose massima giornaliera e' di 5 mg. Il grado di compromissione renale non e' correlato a variazioni delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina, quindi puo' essere usato il dosaggio normale. L'amlodipina non e' dializzabile. Durante la terapia con Trinocard devono essere monitorati la funzionalita' renale e livelli sierici di potassio. In casodi deterioramento della funzionalita' renale, l'uso di Trinocard deveessere sospeso e sostituito da dosi singole con un componente singolo, adeguatamente aggiustate. (vedere paragrafo 4.4). Anziani: la somministrazione di Trinocard non e' raccomandata in pazienti molto anzianie debilitati. Le dosi iniziali di ramipril devono essere le piu' bassee la successiva titolazione deve essere molto graduale a causa dellamaggiore probabilita' di effetti indesiderati. Se sono necessari aggiustamenti del dosaggio, questi devono essere effettuati individualmentemediante titolazione separata dei monocomponenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Trinocard nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Pertanto, l'uso neibambini e negli adolescenti non e' raccomandato. Modo di somministrazione: per uso orale. Si raccomanda che Trinocard venga assunto ogni giorno alla stessa ora, con o senza cibo. Le compresse devono essere assunte intere; non devono essere divise, masticate o sbriciolate. Trinocard non deve essere assunto con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).
PRINCIPI ATTIVI
Trinocard 5 mg/5 mg/10 mg compresse: ogni compressa contiene 5 mg di ramipril, 5 mg di amlodipina (come amlodipina besilato), 10 mg di atorvastatina (come atorvastatina calcica triidrata). Trinocard 5 mg/5 mg/20 mg compresse: ogni compressa contiene 5 mg ramipril, 5 mg amlodipina(come amlodipina besilato), 20 mg di atorvastatina (come atorvastatina calcica triidrata). Trinocard 10 mg/5 mg/20 mg compresse: ogni compressa contiene 10 mg ramipril, 5 mg amlodipina (come amlodipina besilato), 20 mg di atorvastatina (come atorvastatina calcica triidrata). Trinocard 10 mg/10 mg/20 mg compresse: ogni compressa contiene 10 mg ramipril, 10 mg amlodipina (come amlodipina besilato), 20 mg di atorvastatina (come atorvastatina calcica triidrata). Trinocard 10 mg/10 mg/40 mg compresse: ogni compressa contiene 10 mg ramipril, 10 mg amlodipina(come amlodipina besilato), 40 mg di atorvastatina (come atorvastatinacalcica triidrata). Eccipiente(i) con effetti noti. Trinocard 5 mg/5mg/10 mg compresse: ogni compressa contiene 25.89 mg di lattosio monoidrato. Trinocard 5 mg/5 mg/20 mg compresse: ogni compressa contiene 51.78 mg di lattosio monoidrato. Trinocard 10 mg/5 mg/20 mg compresse: ogni compressa contiene 51.78 mg di lattosio monoidrato. Trinocard 10 mg/10 mg/20 mg compresse: ogni compressa contiene 51.78 mg di lattosiomonoidrato. Trinocard 10 mg/10 mg/40 mg compresse: ogni compressa contiene 103.55 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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