hai aggiunto
hai aggiunto
Attenzione: Non effettuiamo spedizioni ma solo ritorno in farmacia o presso il locker
AVVERTENZE
In situazioni nelle quali sia necessario, da un punto di vista medico,sospendere rapidamente topiramato, si raccomanda un monitoraggio adeguato (vedere paragrafo 4.2). Come con altri FAE, alcuni pazienti possono manifestare un aumento della frequenza delle crisi o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi con topiramato. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una riduzione delle concentrazioni plasmatiche dei FAE usati in concomitanza, della progressione dellamalattia, o di un effetto paradosso. Durante il trattamento con topiramato e' molto importante mantenere un'idratazione adeguata. L'idratazione puo' ridurre il rischio di nefrolitiasi (vedere di seguito). Un'idratazione adeguata prima e durante lo svolgimento di attivita', comel'esercizio fisico o l'esposizione a temperature elevate, puo' ridurreil rischio di reazioni avverse correlate al calore (vedere paragrafo4.8). Oligoidrosi: in associazione all'uso di topiramato e' stata riferito oligoidrosi (ridotta sudorazione). Ridotta sudorazione e ipertermia (aumento della temperatura corporea) possono verificarsi specialmente in bambini piccoli esposti a temperatura ambientale elevata. Disturbi dell'umore/Depressione: durante il trattamento con topiramato e' stato osservato un incremento dell'incidenza di disturbi dell'umore e didepressione. Suicidio/Ideazione suicidaria: nei pazienti trattati conantiepilettici in numerose indicazioni sono stati segnalati ideazionesuicidaria e comportamento suicida. Una metanalisi di studi clinici randomizzati, controllati con placebo su FAE, ha dimostrato un lieve aumento del rischio di ideazione suicidaria e di comportamento suicida.Non e' noto quale sia il meccanismo di questo rischio e i dati a disposizione non escludono la possibilita' di un aumentato rischio per topiramato. In studi clinici in doppio cieco, gli eventi correlati al suicidio (SREs: Suicide Related Events: ideazione suicidaria, tentativi disuicidio e suicidio) si sono verificati con una frequenza dello 0,5%nei pazienti trattati con topiramato (46 su 8.652 pazienti trattati) econ un'incidenza circa 3 volte piu' elevata rispetto ai pazienti trattati con placebo (0,2%; 8 su 4.045 pazienti trattati). I pazienti devono pertanto essere monitorati per riscontrare i segni di ideazione suicidaria e comportamento suicida, e si deve considerare un trattamentoappropriato. I pazienti (e chi si occupa di loro) devono essere informati di richiedere assistenza medica nel caso in cui si manifestino segni di ideazione suicidaria o di comportamento suicida. Gravi reazionicutanee: gravi reazioni cutanee (sindrome di Stevens- Johnson (SJS) enecrolisi epidermica tossica (TEN)) sono state segnalate in pazienti che assumevano topiramato (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda che i pazienti siano informati sui segni di gravi reazioni cutanee. Se si sospetta SJS o TEN, l'uso di topiramato deve essere interrotto. Nefrolitiasi: alcuni pazienti, specialmente quelli con predisposizione alla nefrolitiasi, possono essere esposti a un piu' alto rischio di formazionedi calcoli renali e di manifestazioni e sintomi associati, quali coliche renali, dolore renale o dolore al fianco. I fattori di rischio perla nefrolitiasi comprendono calcoli renali pregressi o un'anamnesi familiare per nefrolitiasi e ipercalciuria (vedere piu' avanti - Acidosimetabolica e sequele). Nessuno di questi fattori di rischio permettepero' di predire in modo attendibile la formazione di calcoli durantela terapia con topiramato. Inoltre, i pazienti che assumono altri farmaci associati a nefrolitiasi possono essere esposti a un piu' alto rischio. Ridotta funzionalita' renale: nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale (CLCR <=70 mL/min), topiramato deve essere somministrato con cautela, dato che la clearance plasmatica e renale ditopiramato e' ridotta. Per raccomandazioni posologiche specifiche neipazienti con ridotta funzione renale, vedere paragrafo 4.2. Ridotta funzionalita' epatica: nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, topiramato deve essere somministrato con cautela, dato chela clearance di topiramato puo' essere ridotta. Sindrome da miopia acuta e glaucoma secondario ad angolo chiuso: in pazienti trattati con topiramato, e' stata segnalata una sindrome da miopia acuta associata aglaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi comprendono un'insorgenza acuta di riduzione dell'acuita' visiva e/o dolore oculare. Le manifestazioni oftalmiche possono includere alcune o tutte le seguenti: miopia, midriasi, riduzione di profondita' della camera anteriore dell'occhio, iperemia oculare (arrossamento), distacchi della coroide, distacchi dell'epitelio retinico, strie maculari e aumento della pressioneintraoculare. Questa sindrome potrebbe essere associata a versamentosopraciliare, che comporta uno spostamento in avanti del cristallino edell'iride, con glaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi compaiono generalmente entro il primo mese di terapia con topiramato. Contrariamente al glaucoma primario ad angolo chiuso, che si verifica raramente al di sotto dei 40 anni, il glaucoma secondario ad angolo chiuso,associato all'uso di topiramato, e' stato riportato sia negli adultisia nei bambini. Il trattamento comprende la sospensione di topiramatoil piu' rapidamente possibile, secondo il giudizio del medico curantee l'adozione di misure adeguate per ridurre la pressione intraoculare. In genere, con queste misure la pressione intraoculare si riduce. Un'elevata pressione intraoculare, di qualunque eziologia, se non trattata puo' comportare gravi conseguenze, compresa la perdita permanente della vista. E' necessario stabilire se pazienti con disturbi dell'occhio in anamnesi debbano essere trattati con topiramato. Difetti del campo visivo: difetti del campo visivo, indipendenti dalla pressione intraoculare elevata, sono stati segnalati in pazienti trattati con topiramato. Negli studi clinici, la maggior parte di questi eventi sono risultati reversibili dopo la sospensione di topiramato. Se in qualsiasi momento durante il trattamento con topiramato si verificano difetti delcampo visivo, occorre prendere in considerazione la sospensione del medicinale. Acidosi metabolica e sequele: il trattamento con topiramatoe' associato ad acidosi metabolica ipercloremica, con gap non-anionico normale (cioe', diminuzione del livello sierico di bicarbonato al disotto dell'intervallo di riferimento normale, in assenza di alcalosirespiratoria). Questa riduzione di bicarbonato sierico e' dovuta all'effetto inibitorio di topiramato sull'anidrasi carbonica renale. In genere, la diminuzione di bicarbonato avviene nelle prime fasi del trattamento, sebbene possa verificarsi in qualunque momento della terapia.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiepilettici.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; profilassi dell'emicrania in gravidanzae nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di un metodo contraccettivo altamente efficace.
DENOMINAZIONE
TOPIRAMATO AUROBINDO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), sodio amidoglicolato (Tipo A), lattosio monoidrato, amido pregelatinizzato (mais), sodio amido glicolato (Tipo A), magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), macrogol 400, polisorbato 80, ossido di ferro giallo (E172) (solo per 50 e 100 mg), ossido di ferro rosso (E172) (solo per 200 mg).
EFFETTI INDESIDERATI
La sicurezza di topiramato e' stata valutata dal database di studi clinici, costituito da 4.111 pazienti (3.182 in terapia con topiramato e929 con placebo) che hanno preso parte a 20 studi in doppio cieco e 2.847 pazienti arruolati in 34 studi in aperto, rispettivamente con topiramato come trattamento aggiuntivo per crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, crisi epilettiche parziali, crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut, monoterapia per epilessia di nuova o recente diagnosi o profilassi dell'emicrania. La maggior parte delle reazioni avverse da farmaci erano di grado da lieve a moderato. Le reazioni avverse identificate negli studi clinici e durante l'esperienza post-marketing (indicate da un "*"), sono elencate di seguito in base alla loro incidenza negli studi clinici. La frequenza viene attribuita come segue:molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); rara (>=1/10.000, <1/1.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse piu' comuni (quelle con un'incidenza >5% e superiore a quella osservata per il placebo in almeno un'indicazione negli studi controllati indoppio cieco con topiramato), comprendono: anoressia, riduzione dell'appetito, bradifrenia, depressione, disturbo del linguaggio espressivo, insonnia, coordinazione anomala, disturbo dell'attenzione, capogiro,disartria, disgeusia, ipoestesia, letargia, compromissione della memoria, nistagmo, parestesia, sonnolenza, tremore, diplopia, visione offuscata, diarrea, nausea, affaticamento, irritabilita' e calo ponderale.Reazioni avverse del Topiramato. Infezioni e infestazioni. Molto comune: nasofaringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: leucopenia, trombocitopenia, linfadenopatia eosinofilia; rara: neutropenia*. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'; non nota: edema allergico*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, appetito ridotto; non comune: acidosi metabolica, ipopotassiemia, appetito aumentato, polidipsia; rara:acidosi ipercloremica, iperammoniemia*, encefalopatia iperammoniemica*. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione; comune: bradifrenia, insonnia, disturbo espressivo del linguaggio, ansia, stato confusionale, disorientamento, aggressivita', umore alterato, agitazione, sbalzi di umore, depressione dell'umore, collera, comportamento anormale;non comune: ideazione suicidaria, tentativo di suicidio, allucinazione, disturbo psicotico, allucinazione uditiva, allucinazione visiva, apatia, assenza di linguaggio spontaneo, disturbi del sonno, labilita' affettiva, libido diminuita, irrequietezza, pianto, disfemia, umore euforico, paranoia, perseverazione, attacco di panico, lacrimosita', difficolta' nella lettura, insonnia iniziale, insensibilita' affettiva, pensiero anormale, perdita della libido, svogliatezza, insonnia intermedia, distraibilita', risveglio mattutino precoce, reazione di panico, umore elevato; rara: mania, disturbo di panico, sensazione di disperazione, ipomania. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: parestesia,sonnolenza, capogiro; comune: disturbo dell'attenzione, compromissione della memoria, amnesia, disturbi cognitivi, compromissione mentale,capacita' psicomotorie compromesse, convulsioni, coordinazione anomala, tremore, letargia, ipoestesia, nistagmo, disgeusia, disturbi dell'equilibrio, disartria, tremore intenzionale, sedazione; non comune: riduzione dello stato di coscienza, convulsioni da grande male, difetti del campo visivo, crisi parziali complesse, disturbi dell'eloquio, iperattivita' psicomotoria, sincope, disturbi sensoriali, ipersalivazione,ipersonnia, afasia, eloquio ripetitivo, ipocinesia, discinesia, instabilita' posturale, scarsa qualita' del sonno, sensazione di bruciore, perdita sensoriale, parosmia, sindrome cerebellare, disestesia, ipogeusia, stupore, goffaggine, aura, ageusia, disgrafia, disfasia, neuropatia periferica, presincope, distonia, formicolio; rara: aprassia, disordini del ritmo circadiano del sonno, iperestesia, iposmia, anosmia, tremore essenziale, acinesia, mancata risposta agli stimoli. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata, diplopia, disturbi visivi; non comune: riduzione dell'acuita' visiva, scotoma, miopia*, sensazione anomala nell'occhio*, secchezza oculare, fotofobia, blefarospasmo, aumento della lacrimazione, fotopsia, midriasi, presbiopia; rara: cecita' unilaterale, cecita' temporanea, glaucoma, disturbo dell'accomodamento,alterazione della percezione di profondita' visiva, scotoma scintillante, edema della palpebra*, cecita' notturna, ambliopia; non nota: glaucoma ad angolo chiuso*, maculopatia*, disturbo del movimento oculare*,edema congiuntivale*, uveite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, tinnito, dolore auricolare; non comune: sordita',sordita' unilaterale, sordita' neurosensoriale, malessere all'orecchio, compromissione dell'udito. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia, bradicardia sinusale, palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica, ipotensione, rossore, vampate di calore;rara: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, epistassi, congestione nasale, rinorrea, tosse*; non comune: dispnea da sforzo, ipersecrezione dei seni paranasali, disfonia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea; comune: vomito, costipazione, dolore addominale superiore, dispepsia, dolore addominale, bocca secca, malessere allo stomaco, parestesia orale, gastrite, malessere addominale; non comune: pancreatite, flatulenza, malattia da reflusso gastroesofageo, dolore all'addome inferiore,ipoestesia orale, sanguinamento gengivale, distensione addominale, malessere epigastrico, dolore alla palpazione addominale, ipersecrezionesalivare, dolore alla bocca, alitosi, glossodinia. Patologie epatobiliari. Rara: epatite, insufficienza epatica. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Comune: alopecia, eruzione cutanea, prurito; non comune: anidrosi, ipoestesia facciale, orticaria, eritema, prurito generalizzato, rash maculare, decolorazione della pelle, dermatite allergica, gonfiore al viso; rara: sindrome di Stevens-Johnson*, eritema multiforme*, odore della pelle anomalo, edema periorbitale*, orticarialocalizzata; non nota: necrolisi epidermica tossica*. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia,spasmi muscolari, mialgia, mioclonie muscolari, debolezza muscolare,dolore muscolo-scheletrico toracico; non comune: gonfiore articolare*,rigidita' muscolo-scheletrica, dolore al fianco, affaticamento muscolare; rara: disturbi agli arti*.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Rischio legato all'epilessia e ai FAE in generale: le donne che sono in eta' fertile devono ricevere una consulenza specialistica. La necessita' di un trattamento con FAE deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Nelle donne in trattamento per l'epilessia, la brusca interruzione della terapia antiepilettica deve essere evitata in quanto cio' puo' causare una ripresa improvvisa delle crisi epilettiche che potrebbe avere gravi conseguenze per ladonna e per il nascituro. Ove possibile, la monoterapia deve essere preferita poiche' la terapia combinata con piu' FAE potrebbe essere associata ad un rischio piu' elevato di malformazioni congenite rispettoalla monoterapia, a seconda del tipo di antiepilettici associati. Rischio correlato a topiramato: il topiramato e' risultato teratogeno neitopi, nei ratti e nei conigli (vedere paragrafo 5.3). Nei ratti topiramato attraversa la barriera placentare. Nell'uomo il topiramato attraversa la placenta e sono state osservate concentrazioni simili nel cordone ombelicale e nel sangue materno. Dati clinici provenienti da registri sulla gravidanza indicano che i neonati esposti al topiramato in monoterapia hanno: un aumento del rischio di malformazioni congenite (in particolare labio/palatoschisi, ipospadia e anomalie a carico di vari apparati dell'organismo) a seguito dell'esposizione durante il primotrimestre di gravidanza. I dati del registro sulla gravidanza NAAED (North American Antiepileptic Drug) hanno mostrato per il topiramato inmonoterapia una prevalenza piu' alta di circa 3 volte di malformazioni congenite maggiori (4,3%), rispetto al gruppo di riferimento che nonassumeva farmaci antiepilettici (1,4%). Inoltre, i dati ottenuti da altri studi indicano che, rispetto alla monoterapia, c'e' un aumentatorischio di effetti teratogeni associati all'impiego di farmaci antiepilettici in terapia di combinazione. Il rischio e' risultato essere dose dipendente; effetti sono stati osservati a tutte le dosi. Nelle donne trattate con topiramato che hanno avuto un figlio con malformazionicongenite, sembra esserci un aumentato rischio di malformazioni nellegravidanze successive quando esposte a topiramato; una maggiore prevalenza di basso peso alla nascita (<2500 grammi) rispetto al gruppo di riferimento; una maggiore prevalenza di neonati piccoli per eta' gestazionale (SGA ( Small for Gestational Age), definito come peso alla nascita al di sotto del 10. percentile corretto per la loro eta' gestazionale, stratificato per sesso). Non e' stato possibile determinare le conseguenze a lungo termine dei risultati relativi alla SGA. Indicazioneepilessia: si raccomanda di prendere in considerazione opzioni terapeutiche alternative in donne in eta' fertile. Se si utilizza topiramatoin donne in eta' fertile, si raccomanda l'utilizzo di misure contraccettive molto efficaci (vedere paragrafo 4.5) e che la donna sia accuratamente informata dei rischi noti di epilessia non controllata sulla gravidanza e dei potenziali rischi del medicinale per il feto. Se una donna pianifica una gravidanza, e' consigliata una visita preconcezionale al fine di rivalutare il trattamento e di prendere in considerazione altre opzioni terapeutiche. In caso di somministrazione durante il primo trimestre di gravidanza, deve essere eseguito un attento monitoraggio prenatale. Indicazione profilassi dell'emicrania: Topiramato e' controindicato in gravidanza, e nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di un metodo contraccettivo molto efficace (vedere paragrafi4.3 e 4.5). Allattamento: gli studi clinici condotti sugli animali hanno evidenziato l'escrezione di topiramato nel latte. L'escrezione ditopiramato nel latte umano non e' stata valutata in studi controllati.Osservazioni limitate nelle pazienti suggeriscono un'escrezione estesa di topiramato nel latte materno. Gli effetti osservati nei neonati allattati al seno/lattanti di madri trattate includono diarrea, sonnolenza, irritabilita' e inadeguato aumento di peso. Pertanto, occorre decidere se sospendere l'allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con topiramato tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia contopiramato per le donne (vedere paragrafo 4.4). Fertilita': gli studisu animali non hanno evidenziato effetti sulla fertilita' con topiramato (vedere paragrafo 5.3). L'effetto di topiramato sulla fertilita' umana non e' stato stabilito.
INDICAZIONI
Monoterapia negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di eta' superiore ai 6 anni con crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria, e crisi tonico-cloniche generalizzate primarie. Terapia aggiuntiva nei bambini a partire dai 2 anni di eta', negli adolescenti e negliadulti con crisi di origine parziale, con o senza generalizzazione secondaria o crisi tonico-cloniche generalizzate primarie e per il trattamento di crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut. Topiramatoe' indicato negli adulti per la profilassi dell'emicrania dopo attentavalutazione delle possibili alternative terapeutiche. Topiramato none' destinato al trattamento acuto.
INTERAZIONI
Effetti di topiramato sugli altri farmaci antiepilettici: l'aggiunta di topiramato ad altri FAE (fenitoina, carbamazepina, acido valproico,fenobarbital, primidone) non ha alcun effetto sulle relative concentrazioni plasmatiche allo steady-state, con l'eccezione di sporadici pazienti nei quali l'aggiunta di topiramato a fenitoina puo' determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Questo e' probabilmente da attribuirsi all'inibizione di un'isoforma polimorfa di un enzima specifico (CYP2C19). Di conseguenza, ogni paziente in trattamento con fenitoina che mostra segni o sintomi clinici di tossicita', deve essere sottoposto al monitoraggio dei livelli di fenitoina. Uno studio di interazione farmacocinetica in pazienti epilettici ha mostratoche l'aggiunta di topiramato a lamotrigina non ha avuto effetti sullaconcentrazione plasmatica allo steady-state di lamotrigina a dosi ditopiramato comprese fra 100 e 400 mg/die. Inoltre, non e' stata osservata alcuna variazione della concentrazione plasmatica allo steady-state di topiramato durante o dopo la sospensione del trattamento con lamotrigina (alla dose media di 327 mg/die). Topiramato inibisce l'enzimaCYP2C19 e puo' interferire con altre sostanze metabolizzate attraversoquesto enzima (ad es. diazepam, imipramina, moclobemide, proguanil, omeprazolo). Effetti di altri farmaci antiepilettici su topiramato: fenitoina e carbamazepina riducono la concentrazione plasmatica di topiramato. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina o carbamazepina alla terapia con topiramato puo' richiedere un aggiustamento della dose di quest'ultimo. Questo deve essere fatto aumentando gradualmente la dose fino all'effetto clinico. L'aggiunta o l'eliminazione di acido valproico non produce variazioni clinicamente significative delle concentrazioni plasmatiche di topiramato, e, pertanto, non richiede un aggiustamento della dose di topiramato. I risultati di queste interazioni sono riassunti qui di seguito: FAE cosomministrati: fenitoina, carbamazepina(CBZ), acido valproico, lamotrigina, fenobarbital, primidone. Altre interazioni farmacologiche. Digossina: in uno studio a dose singola, l'area sotto la curva (AUC) della concentrazione sierica di digossina sie' ridotta del 12% per la contemporanea somministrazione di topiramato. La rilevanza clinica di questa osservazione non e' stata stabilita.Quando topiramato e' aggiunto o tolto a pazienti in terapia con digossina, si deve fare particolare attenzione al monitoraggio routinario della digossina sierica. Farmaci depressivi del sistema nervoso centrale: la somministrazione concomitante di topiramato e alcol o altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale (SNC) non e' stata valutatain studi clinici. Si raccomanda di non assumere topiramato in concomitanza con alcol o con altri farmaci depressivi dell'SNC. Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum): in caso di co-somministrazione di topiramato ed Erba di San Giovanni si potrebbe verificare il rischio di riduzione delle concentrazioni plasmatiche con conseguente perdita di efficacia. Non ci sono studi clinici che abbiano valutato questa possibile interazione. Contraccettivi orali: in uno studio di interazione farmacocinetica, condotto in volontarie sane che assumevano contemporaneamente un contraccettivo orale contenente noretindrone (NET) 1 mg + etinilestradiolo 35 microg (EE), topiramato, somministrato a dosi comprese fra 50 e 200 mg/die in assenza di altri farmaci, non e' stato associato a variazioni statisticamente significative dell'esposizione media(AUC) a ciascun componente del contraccettivo orale. In un altro studio, l'esposizione a EE e' stata ridotta in modo statisticamente significativo con dosi di 200, 400 e 800 mg/die (rispettivamente 18%, 21% e 30%), quando somministrato come terapia aggiuntiva in pazienti epilettiche in trattamento con acido valproico. In entrambi gli studi, topiramato (50-200 mg/die in volontarie sane e 200-800 mg/die in pazienti conepilessia) non ha inciso significativamente sull'esposizione a NET. Benche' vi fosse una riduzione dose-dipendente nell'esposizione a EE adosi comprese fra 200 e 800 mg/die (in pazienti con epilessia), non e'stata osservata alcuna variazione significativa dose-dipendente nell'esposizione a EE a dosi comprese fra 50 e 200 mg/die (in volontarie sane). Non e' nota la rilevanza clinica delle variazioni riscontrate. Nelle pazienti che assumono contraccettivi orali in associazione con topiramato, si deve considerare la possibilita' di una riduzione dell'efficacia contraccettiva e di un aumento dello spotting. Alle pazienti che assumono contraccettivi a base di estrogeni deve essere chiesto di segnalare ogni variazione dell'andamento del sanguinamento. L'efficaciacontraccettiva puo' essere ridotta anche in assenza di spotting. Litio: in volontari sani e' stata osservata una riduzione dell'esposizionesistemica al litio (18% dell'AUC) in corso di somministrazione concomitante di topiramato 200 mg/die. Nei pazienti con disturbo bipolare, la farmacocinetica del litio non e' stata influenzata dal trattamento con topiramato a dosi di 200 mg/die; tuttavia, si e' osservato un aumento dell'esposizione sistemica (26% dell'AUC) a seguito di dosi di topiramato fino a 600 mg/die. In caso di somministrazione concomitante ditopiramato, i livelli di litio devono essere monitorati. Risperidone:studi di interazione tra farmaci, condotti con dose singola in volontari sani e con dosi multiple in pazienti con disturbo bipolare, hanno riportato risultati simili. Quando somministrato con topiramato a dosicrescenti di 100, 250 e 400 mg/die, si e' osservata una riduzione dell'esposizione sistemica a risperidone (somministrato a dosi comprese fra 1 e 6 mg/die) (16% e 33% dell'AUC allo steady state, rispettivamentealle dosi di 250 e 400 mg/die). Tuttavia, le differenze nell'AUC perla frazione attiva totale tra il trattamento con risperidone da solo ela combinazione con topiramato non erano statisticamente significative. Sono state osservate alterazioni minime nella farmacocinetica dellafrazione attiva totale (risperidone + 9-idrossirisperidone) e nessunaalterazione per 9-idrossirisperidone. Non sono state osservate variazioni significative nell'esposizione sistemica alla frazione attiva totale di risperidone o di topiramato. Quando topiramato (250-400 mg/die)e' stato aggiunto al trattamento in corso con risperidone (1-6 mg/die), sono stati riportati piu' frequentemente eventi avversi rispetto aprima dell'introduzione di topiramato (rispettivamente 90% e 54%). Glieventi avversi riportati con maggiore frequenza dopo l'aggiunta di topiramato al trattamento con risperidone erano: sonnolenza (27% e 12%),parestesia (22% e 0%) e nausea (18% e 9% rispettivamente).
POSOLOGIA
Posologia: si raccomanda di iniziare il trattamento con una dose bassa, seguita da aumenti graduali fino alla dose efficace. Dose e velocita' del suo aumento graduale devono essere stabiliti in base alla risposta clinica. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatichedi topiramato per ottimizzare la terapia con topiramato. In rare occasioni, l'aggiunta di topiramato a fenitoina puo' richiedere un aggiustamento della dose di fenitoina per raggiungere la risposta clinica ottimale. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina e carbamazepina con Topiramato Aurobindo come terapia aggiuntiva puo' richiedere un aggiustamento della dose di Topiramato Aurobindo. In pazienti con o senza unastoria di crisi epilettiche o di epilessia, i farmaci antiepilettici (FAE), incluso topiramato, devono essere sospesi gradualmente per minimizzare il rischio di crisi epilettiche o di un'aumentata frequenza delle crisi. Negli studi clinici, le dosi giornaliere sono state diminuite ad intervalli settimanali di 50-100 mg negli adulti con epilessia edi 25-50 mg negli adulti che ricevevano topiramato a dosi fino a 100 mg/die per la profilassi dell'emicrania. Negli studi clinici pediatrici, topiramato e' stato sospeso gradualmente in un periodo di 2-8 settimane. Epilessia: monoterapia. Raccomandazioni generali: quando viene sospeso l'uso concomitante di FAE per raggiungere la monoterapia con topiramato, occorre prendere in considerazione i potenziali effetti sul controllo delle crisi. A meno che per motivi di sicurezza non occorra sospendere improvvisamente la somministrazione del FAE concomitante, siraccomanda di ridurne gradualmente la dose di circa un terzo ogni 2 settimane. Qualora siano sospesi farmaci con un effetto di induzione enzimatica, i livelli di topiramato aumenteranno. Se clinicamente indicato, potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di topiramato.Adulti: la dose e il suo aumento graduale devono essere stabiliti inbase alla risposta clinica. Si deve iniziare con 25 mg, da somministrare alla sera, per 1 settimana. La dose deve essere, quindi, aumentataad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 25 o 50 mg/die, diviso in due somministrazioni. Se il paziente non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli, o piu' distanziati nel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con Topiramato Aurobindo negli adulti e' compresa tra 100 e 200 mg/die, suddivisa in 2 somministrazioni. La dose giornaliera massima raccomandata e' di 500 mg/die, suddivisa in 2 somministrazioni. Alcuni pazienti con forme refrattarie di epilessia hanno tollerato la monoterapia con topiramato a dosi giornaliere di 1.000 mg. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, inclusi i pazienti anziani, purche' non presentino malattie renali.Popolazione pediatrica (bambini di eta' superiore ai 6 anni): la dosee la velocita' del suo aumento graduale nei bambini devono essere stabilite in base alla risposta clinica. Il trattamento dei bambini di eta' superiore ai 6 anni deve iniziare con 0,5-1 mg/kg da somministrarealla sera, per la prima settimana. Il dosaggio deve essere quindi aumentato ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 0,5-1 mg/kg/die, diviso in due somministrazioni. Se il bambino non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli o piu' distanziati nel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramato nei bambini di eta' superiore ai 6 anni e' di 100 mg/die, in base alla risposta clinica (corrispondente a circa 2,0 mg/kg/die nei bambini da 6 a 16 anni). Epilessia: terapia aggiuntiva (crisi epilettiche di origine parziale, con o senza generalizzazione secondaria, crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, o crisi associate alla sindrome di Lennox- Gastaut). Adulti: la terapia deve iniziare con 25-50 mg, da somministrare alla sera, per unasettimana. E' stato riportato l'utilizzo di dosi iniziali piu' basse,ma non e' stato studiato sistematicamente. Successivamente, la dose deve essere aumentata di 25-50 mg/die a intervalli settimanali o bisettimanali e suddivisa in due somministrazioni. Alcuni pazienti possono raggiungere l'efficacia terapeutica con un'unica somministrazione giornaliera. Negli studi clinici condotti in terapia aggiuntiva, 200 mg erala dose efficace piu' bassa. La dose giornaliera abituale e' compresafra 200 e 400 mg, suddivisa in due somministrazioni. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, inclusi i pazienti anziani, purche' non presentino malattie renali (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica (bambini dai 2 anni di eta'): la dosegiornaliera totale raccomandata di topiramato come terapia aggiuntivavaria da 5 a 9 mg/kg/die, divisa in 2 somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg (o meno, sulla base di un intervallo di 1-3 mg/kg/die), da somministrare alla sera, per la prima settimana. Il dosaggio deve, quindi, essere aumentato ad intervalli settimanali o bi-settimanali conincrementi di 1-3 mg/kg/die (divisi in due somministrazioni), per raggiungere la risposta clinica ottimale. Sono state studiate dosi fino a30 mg/kg/die, che si sono dimostrate generalmente ben tollerate. Emicrania. Adulti: la dose giornaliera totale raccomandata di topiramato per la profilassi dell'emicrania e' di 100 mg/die, suddivisa in due somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg, da somministrare alla sera,per 1 settimana. Il dosaggio deve essere, quindi, aumentato con incrementi di 25 mg/die, somministrati ad intervalli settimanali. Se il paziente non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con intervalli fra gli aggiustamenti della dose piu' distanziatinel tempo. Alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da una dose totale giornaliera di 50 mg/die. I pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera totale fino a 200 mg/die. Questa dose puo' essere di beneficioin alcuni pazienti, tuttavia, si raccomanda cautela per un'aumentataincidenza degli effetti indesiderati. Popolazione pediatrica Topiramato Aurobindo non e' raccomandato nel trattamento o nella prevenzione dell'emicrania nei bambini, poiche' i dati di sicurezza e di efficacia sono insufficienti. Raccomandazioni generali per la dose di TopiramatoAurobindo in popolazioni speciali di pazienti. Danno renale: in pazienti con funzione renale compromessa (CL CR <= 70 mL/min) topiramato deve essere somministrato con cautela poiche' la clearance plasmatica e quella renale di topiramato sono ridotte. I soggetti con danno renale noto possono richiedere un tempo superiore per raggiungere lo steady state a ciascuna dose. Si raccomanda di dimezzare la dose abituale iniziale e di mantenimento (vedere paragrafo 5.2).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di topiramato. Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di topiramato. Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di topiramato. Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di topiramato. Eccipiente con effettinoti: lattosio monoidrato. La compressa da 25 mg contiene 21,15 mg dilattosio monoidrato. La compressa da 50 mg contiene 42,30 mg di lattosio monoidrato. La compressa da 100 mg contiene 84,60 mg di lattosio monoidrato. La compressa da 200 mg contiene 61,70 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.