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AVVERTENZE
Generali: sitagliptin non deve essere usato in pazienti con diabete ditipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Pancreatiteacuta: l'uso degli inibitori della dipeptidil-peptidasi 4 (DPP-4) e'stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. I pazientidevono essere informati sul sintomo caratteristico della pancreatiteacuta: dolore addominale severo, persistente. La risoluzione della pancreatite e' stata osservata dopo l'interruzione della terapia con sitagliptin (con o senza trattamento di supporto), ma sono stati riportaticasi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso. Se si sospetta una pancreatite, il trattamento con sitagliptin e altri medicinai potenzialmente sospetti deve essere interrotto; se vieneconfermata la pancreatite acuta, il trattamento con sitagliptin non deve essere ripreso. E' necessaria cautela in pazienti con una storia dipancreatite. Ipoglicemia quando usato in associazione con altri medicinali anti-iperglicemici: negli studi clinici di sitagliptin in monoterapia e come parte di terapia di associazione con medicinali non notiper causare ipoglicemia (ad es. metformina e/o un agonista PPARgamma),l'incidenza di ipoglicemia riportata con sitagliptin e' stata simileall'incidenza nei pazienti che assumevano placebo. Quando sitagliptine' stato usato in associazione con insulina o con una sulfonilurea, e'stata osservata ipoglicemia. Pertanto, per ridurre il rischio di ipoglicemia, puo' essere presa in considerazione una dose piu' bassa di sulfonilurea o di insulina (vedere paragrafo 4.2). Compromissione renale: sitagliptin e' escreto per via renale. Per ottenere concentrazioni plasmatiche di sitagliptin simili a quelle che si hanno nei pazienti con funzionalita' renale normale, sono raccomandati dosaggi piu' bassi nei pazienti con GFR < 45 ml/min, come pure nei pazienti con ESRD che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale (vedere paragrafi 4.2 e5.2). Quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale antidiabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con compromissione renale. Reazioni di ipersensibilita': in pazienti trattati con sitagliptin, nelle segnalazioni successive all'immissione in commercio, sono state riportate gravi reazioni di ipersensibilita'. Queste reazioni includono anafilassi, angioedema e patologie esfoliative della cute, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson. L'insorgenza di queste reazioni si e' verificata entro i primi 3 mesi dopo l'inizio del trattamento, con alcunesegnalazioni di casi avvenuti in seguito a somministrazione della prima dose. In caso di sospetta reazione di ipersensibilita', il trattamento con sitagliptin deve essere interrotto. Altre possibili cause dell'evento devono essere indagate e deve essere iniziato un trattamento alternativo per il diabete. Pemfigoide bolloso: successivamente all'immissione in commercio, sono stati riportati casi di pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano inibitori della DPP-4 tra cui sitagliptin. Il trattamento con sitagliptin deve essere sospeso se si sospetta l'insorgenza di pemfigoide bolloso. Eccipienti: questo medicinale contienemeno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente 'senza sodio'. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimentodi glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci utilizzati nel diabete, inibitori della dipeptidil peptidasi 4(DPP-4).
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
DENOMINAZIONE
SITAGLIPTIN EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: calcio fosfato dibasico (E341), cellulosa microcristallina (E460), croscarmellosa sodica (E468), sodio stearil fumarato, magnesio stearato (E470b). Rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), triacetina (E1518), ossido di ferro rosso (E172), alcol polivinilico (E1203), titanio diossido (E171), macrogol/PEG (E1521), talco (E553b), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), alcol polivinilico (E1203), titanio diossido (E171), macrogol/PEG (E1521), talco (E553b), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: sono state segnalate reazioni avverse gravi comprese pancreatite e reazioni di ipersensibilita'. E' stata segnalata ipoglicemia in associazione con sulfonilurea (4,7% - 13,8%) e insulina (9,6%) (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse: gli effetti indesiderati sono elencati di seguito secondo la classificazione per sistemi e organo e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune(>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Frequenza delle reazioni avverse identificate negli studi clinici controllati con placebo di sitagliptin in monoterapia e dall'esperienza successiva alla immissione in commercio. Patologiedel sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' incluse le risposte anafilattiche*, ^†. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia^†. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: malattia polmonare interstiziale*. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi; non nota: vomito*, pancreatite acuta*, ^†, ^‡, pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non-fatale*, ^†. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito*; non nota: angioedema*, †, eruzione cutanea*, †, orticaria*, ^†, vasculite cutanea*, †, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindromedi stevens-johnson *, ^†, pemfigoide bolloso*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia*, mialgia*, dolore dorsale*, artropatia*. Patologie renali e urinarie. Nonnota: funzionalita' renale compromessa*, insufficienza renale acuta*.* Reazioni avverse che sono state identificate nella sorveglianza successivamente all'immissione in commercio. ^† Vedere paragrafo 4.4. ^‡ Vedere sotto TECOS Studio sulla Sicurezza Cardiovascolare. Descrizionedelle reazioni avverse selezionate: in aggiunta alle reazioni avversecorrelate al farmaco sopra descritte, le reazioni avverse segnalate, indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale, e che si sono verificate in almeno il 5% dei casi e piu' comunemente nei pazienti trattati con sitagliptin, comprendevano anche infezione del tratto respiratorio superiore e rinofaringite. Ulteriori reazioni avverse segnalate indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale chesi sono piu' comunemente manifestate in pazienti trattati con sitagliptin (che non hanno raggiunto il livello del 5%, ma che si sono verificate con un'incidenza del > 0,5% piu' alta con sitagliptin rispetto a quella del gruppo di controllo) hanno incluso osteoartrite e dolore agli arti. Alcune reazioni avverse sono state osservate piu' frequentemente negli studi sull'uso di sitagliptin associato con altri medicinalianti-diabetici rispetto agli studi di sitagliptin in monoterapia). Traqueste ipoglicemia (frequenza molto comune con l'associazione di sulfonilurea e metformina), influenza [comune con insulina (con o senza metformina)], nausea e vomito (comune con metformina), flatulenza (comune con metformina o pioglitazone), stipsi (comune con l'associazione disulfonilurea e metformina), edema periferico (comune con pioglitazoneo con l'associazione di pioglitazone e metformina), sonnolenza e diarrea (non comune con metformina) e bocca secca [non comune con insulina(con o senza metformina)]. Popolazione pediatrica: negli studi clinici con sitagliptin nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 10 e 17anni con diabete mellito di tipo 2, il profilo delle reazioni avverseera paragonabile a quello osservato negli adulti. TECOS Studio sullaSicurezza Cardiovascolare: lo studio TECOS (Studio per la Valutazionedei Risultati Cardiovascolari con Sitagliptin - Trial Evaluating Cardiovascular Outcomes with sitagliptin) ha coinvolto 7.332 pazienti trattati con sitagliptin, 100 mg al giorno (o 50 mg al giorno se il valorebasale di eGFR era >= 30 e < 50 mL/min/1,73 m^2) e 7.339 pazienti trattati con placebo nella popolazione iniziale da trattare (intention-to-treat). Entrambi i trattamenti sono stati aggiunti alla terapia solitamente utilizzata per il raggiungimento dei valori standard regionali per l'HbA 1c e per i fattori di rischio CV. L'incidenza globale di eventi avversi gravi nei pazienti trattati con sitagliptin e' stata similea quella dei pazienti trattati con placebo. Nella popolazione iniziale da trattare (intention-to-treat), tra i pazienti che stavano usandoinsulina e/o una sulfonilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 2,7% nei pazienti trattati con sitagliptin e del 2,5% nei pazienti trattati con placebo; tra i pazienti che non stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 1,0% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,7% nei pazienti trattati con placebo. L'incidenza di diagnosi confermate di eventi di pancreatite e' stata dello 0,3% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,2% nei pazienti trattati con placebo.Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin nelle donne in gravidanza. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alte dosi (vedere paragrafo 5.3). Non si conosce il potenziale rischio per gli esseri umani. A causa della mancanza di dati sugli esseri umani, sitagliptin non deve essere usato durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte materno. Gli studi sugli animali hanno mostrato escrezionedi sitagliptin nel latte materno. Sitagliptin non deve essere usato durate l'allattamento. Fertilita': dati sugli animali non suggerisconoche ci possa essere un effetto del trattamento con sitagliptin sulla fertilita' maschile e femminile. Mancano dati sull'uomo.
INDICAZIONI
Per pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2, Sitagliptin EG e' indicato per migliorare il controllo glicemico. In monoterapia in pazienti non adeguatamente controllati solo dalla dieta e dall'esercizio fisico e per i quali la terapia con metformina e' inappropriata a causadi controindicazioni o intolleranza. In duplice terapia orale in associazione a: metformina, quando dieta ed esercizio fisico piu' metformina da sola non forniscono un adeguato controllo della glicemia; una sulfonilurea, quando dieta ed esercizio fisico piu' la dose massima tollerata di una sulfonilurea da sola non forniscono un adeguato controllodella glicemia e quando la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza; un agonista del recettore gamma attivato dalproliferatore del perossisoma (PPARgamma) (per es. un tiazolidinedione), quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dietaed esercizio fisico piu' l'agonista PPARgamma da solo non fornisconoun adeguato controllo della glicemia. In triplice terapia orale in associazione a: una sulfanilurea e metformina, quando la dieta e l'esercizio fisico associati alla duplice terapia con questi medicinali non forniscono un controllo glicemico adeguato; un agonista PPARgamma e metformina, quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quandodieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapia con questi medicinali non forniscono un adeguato controllo della glicemia. Sitagliptin EGe' indicato anche per l'uso in associazione con insulina (con o senzametformina), quando la dieta e l'esercizio fisico associati ad una dose stabile di insulina non forniscono un controllo glicemico adeguato.
INTERAZIONI
Effetti di altri medicinali su sitagliptin: i dati clinici descritti di seguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente significative derivante dalla co-somministrazione di medicinali e' limitato. Studi in vitro indicano che, per il limitato metabolismo di sitagliptin, il principale enzima responsabile e' il CYP3A4, con un contributo del CYP2C8. In pazienti con funzionalita' renale normale, il metabolismo, incluso quello del CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearancedi sitagliptin. Per l'eliminazione di sitagliptin, il metabolismo puo'avere un ruolo piu' significativo in caso di compromissione renale severa o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Per questa ragione in pazienti con compromissione renale severa o ESRD e' possibileche potenti inibitori del CYP3A4 (es., ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di compromissione renale non sono stati accertati in uno studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substrato per la glicoproteina-P e per il trasportatore anionico organico 3 (OAT3). In vitro, il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito dal probenecid sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. La somministrazione concomitantedi OAT3 inibitori non e' stata valutata in vivo. Metformina: in pazienti con diabete di tipo 2, la somministrazione concomitante di dosaggimultipli di metformina 1.000 mg con sitagliptin 50 mg 2 volte al giorno non ha alterato significativamente la farmacocinetica di sitagliptin. Ciclosporina: e' stato eseguito uno studio per valutare l'effetto della ciclosporina, un potente inibitore della glicoproteina-P, sulla farmacocinetica di sitagliptin. La somministrazione concomitante di unasingola dose orale di sitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la C max di sitagliptin, rispettivamente di circa il 29% e 68%. Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptin non e' stata alterata in misurarilevante. Non sono attese pertanto interazioni rilevanti con altri inibitori della glicoproteina-P. Effetti di sitagliptin su altri medicinali. Digossina: sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25mg di digossina in concomitanza con 100 mg al giorno di sitagliptin per 10 giorni, l'AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11%, e la C max plasmatica e' aumentata in media del 18%. Non sonoraccomandati adattamenti della dose di digossina. Tuttavia, nei pazienti a rischio di tossicita' per digossina, questa deve essere monitorata, quando sitagliptin e digossina vengono somministrati in concomitanza. Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450 . Negli studi clinici sitagliptin non ha alterato significativamente la farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o contraccettivi orali, fornendo in vivo evidenza di una bassa propensione a causare interazioni con i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT). In vivo, sitagliptin puo' essere un debole inibitore della glicoproteina-P.
POSOLOGIA
Posologia: la dose e' pari a 100 mg di sitagliptin una volta al giorno. Quando e' usato in associazione con metformina e/o un agonista PPARgamma, la dose di metformina e/o dell'agonista PPARgamma deve essere mantenuta e Sitagliptin EG deve essere somministrato in concomitanza. Quando Sitagliptin EG e' usato in associazione con una sulfanilurea o con insulina, puo' essere considerata una dose inferiore di sulfanilureao di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo4.4). Se viene dimenticata una dose di Sitagliptin EG, questa deve essere assunta non appena il paziente se ne ricorda. Non deve essere assunta una dose doppia nello stesso giorno. Popolazioni speciali. Compromissione renale: quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale antidiabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con compromissionerenale. Per i pazienti con compromissione renale lieve (tasso di filtrazione glomerulare [GFR] da >= 60 a < 90 ml/min), non e' richiesto alcun adattamento della dose. Per i pazienti con compromissione renale moderata (GFR da >= 45 a < 60 ml/min), non e' richiesto alcun adattamento della dose. Per i pazienti con compromissione renale moderata (GFRda >= 30 a < 45 ml/min), la dose di Sitagliptin EG e' di 50 mg una volta al giorno. Per i pazienti con compromissione renale severa (GFR da>= 15 a < 30 ml/min) o con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) (GFR < 15 ml/min), inclusi quelli che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale, la dose di Sitagliptin EG e' di 25 mg una volta algiorno. Il trattamento puo' essere somministrato indipendentemente dalla tempistica di effettuazione della dialisi. Poiche', in base alla funzionalita' renale, c'e' un adattamento della dose, prima di iniziarela terapia con sitagliptin e successivamente in modo periodico e' raccomandata la valutazione della funzionalita' renale. Compromissione epatica: per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, non e' necessario un adattamento della dose. Sitagliptin non e' stato studiato in pazienti con compromissione epatica grave e si deve agire con cautela (vedere paragrafo 5.2). Tuttavia, poiche' sitagliptin vieneeliminato principalmente per via renale, non ci si aspetta che la compromissione epatica severa influenzi la farmacocinetica di sitagliptin. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in funzione dell'eta'. Popolazione pediatrica: sitagliptin non deve essere usatonei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni a causa di un'insufficiente efficacia. I dati al momento disponibili sonoriportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2. Sitagliptin non e' stato studiato nei pazienti pediatrici di eta' inferiore a 10 anni. Modo di somministrazione: sitagliptin EG puo' essere assunto indipendentemente dalcibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene sitagliptin cloridrato monoidrato equivalentea 25 mg di sitagliptin. Ogni compressa contiene sitagliptin cloridratomonoidrato equivalente a 50 mg di sitagliptin. Ogni compressa contiene sitagliptin cloridrato monoidrato equivalente a 100 mg di sitagliptin. Eccipiente con effetto noto: ogni compressa rivestita con film da 25 mg contiene 1,20 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.