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RETACRIT*1SIR 2.000UI 0,6ML

RETACRIT*1SIR 2.000UI 0,6ML

PFIZER ITALIA Srl
minsan: 038381568
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AVVERTENZE
Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati. Informazioni di carattere generale: in tutti i pazienti che ricevono epoetina zeta, la pressione deve essere attentamente monitorata e controllata secondo necessita'. Epoetina zeta deve essere usata con cautela in presenza di ipertensione non trattata, trattata in misura inadeguata o scarsamente controllabile. Potrebbe essere necessario instaurare o rafforzare un trattamento anti-ipertensivo. Nel caso in cui la pressione non possa essere controllata, il trattamento con epoetina zeta deve essere sospeso. Anche in pazienti con pressione arteriosa precedentemente normale o bassa, durante il trattamento con epoetina zeta, si sono verificate crisi ipertensive con encefalopatia e convulsioni, con necessita' di intervento medico immediato e trattamento intensivo. Occorre prestare particolare attenzione a cefalee acute improvvise di tipo emicranico- simile, che possono rappresentare un segnale di avvertimento (vedere paragrafo 4.8). Epoetina zeta va usata con cautela in pazienti con epilessia, anamnesi di convulsioni o condizioni mediche correlate a una predisposizione ad attivita' convulsiva, quali infezioni del sistema nervoso centrale e metastasi cerebrali. Nei pazienti con insufficienza epatica cronica l'epoetina zeta deve essere usata con cautela. In pazienti con disfunzione epatica, la sicurezza di epoetina zeta non e' stata stabilita. In pazienti trattati con ESA, si e' osservato un aumento dell'incidenza di eventi trombotici vascolari (TVE) (vedere paragrafo 4.8). Questi includono trombosi venosa e arteriosa ed embolia (compresi alcuni con esiti fatali), quali trombosi venosa profonda, embolia polmonare, trombosi retinica e infarto del miocardio. Inoltre, sono stati osservati accidenti cerebrovascolari (inclusi infarto cerebrale, emorragia cerebrale e attacchi ischemici transitori). Il rischio riferito di questi TVE deve essere attentamente valutato rispetto ai benefici che derivano dal trattamento con epoetina zeta, in particolare nei pazienti con fattori di rischio preesistenti per TVE, inclusi obesita' e anamnesi di TVE (ad es., trombosi venosa profonda, embolia polmonare e accidente vascolare cerebrale). In tutti i pazienti, i livelli di emoglobina devono essere attentamente monitorati a causa di un potenziale aumentato rischio di eventi tromboembolici ed esiti fatali, quando i pazienti sono in trattamento a livelli di emoglobina superiori all'intervallo di concentrazione indicata per l'uso del medicinale. Durante il trattamento con epoetina zeta si potrebbe verificare un moderato aumento dose-dipendente della conta piastrinica all'interno dell'intervallo di normalita'. Questo fenomeno regredisce con il proseguimento della terapia. Inoltre, e' stata osservata trombocitemia al di sopra dell'intervallo considerato normale. Si raccomanda di controllare regolarmente la conta piastrinica durante le prime 8 settimane di terapia. Tutte le altre cause di anemia (carenza di ferro, folati o vitamina B 12 , intossicazione da alluminio, infezioni o infiammazioni, perdite ematiche, emolisi e fibrosi del midollo osseo di qualsiasi origine) devono essere valutate e trattate prima di iniziare il trattamento con epoetina zeta e quando si decide di aumentare la dose. Nella maggior parte dei casi, i valori di ferritina sierica diminuiscono contemporaneamente all'aumento dei valori di ematocrito. Al fine di assicurare una risposta ottimale all'epoetina zeta devono essere garantite adeguate riserve di ferro e, se necessario, somministrate integrazioni di ferro (vedere paragrafo 4.2): nei pazienti con insufficienza renale cronica, se i livelli di ferritina sierica sono inferiori a 100 ng/mL, si raccomanda integrazione di ferro (ferro elementare da 200 a 300 mg/die per via orale, per gli adulti, e da 100 a 200 mg/die per via orale nei pazienti pediatrici). Nei pazienti oncologici, se i valori di saturazione della transferrina sono inferiori al 20%, si raccomanda un'integrazione di ferro (ferro elementare da 200 a 300 mg/die per via orale). Per i pazienti che rientrano in un programma di predonazione autologa, l'integrazione di ferro (ferro elementare 200 mg/die per via orale) deve essere somministrata diverse settimane prima di iniziare le donazioni autologhe, in modo da ottenere alte riserve di ferro prima di iniziare la terapia con epoetina zeta e durante tutto il ciclo di trattamento con epoetina zeta. Per i pazienti in attesa di un intervento elettivo programmato di chirurgia ortopedica maggiore, l'integrazione di ferro (ferro elementare 200 mg/die per via orale) deve essere somministrata durante tutto il ciclo di trattamento con epoetina zeta. Se possibile, l'integrazione di ferro deve essere iniziata prima di iniziare la terapia con epoetina zeta, in modo da ottenere adeguate riserve di ferro. Nei pazienti trattati con epoetina zeta, in rarissimi casi, sono stati osservati sviluppo o esacerbazione della porfiria. Epoetina zeta deve essere usata con cautela nei pazienti con porfiria. In associazione al trattamento con epoetina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), che possono essere fatali o rappresentare un rischio per la vita. Sono stati osservati casi piu' severi con epoetine a lunga durata d'azione. Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati in merito ai segni e ai sintomi e si deve attuare un attento monitoraggio al fine di evidenziare potenziali reazioni cutanee. Se si manifestano segni e sintomi riconducibili a queste reazioni, la somministrazione di Retacrit deve essere immediatamente interrotta e si dovra' prendere in considerazione un trattamento alternativo. Se il paziente, a causa dell'uso di Retacrit, ha sviluppato una reazione cutanea severa come SJS o TEN, il trattamento con Retacrit, per quel paziente, non dovra' piu' essere ripreso. Il cambio di terapia da un ESA ad un altro deve essere effettuato solo sotto adeguata supervisione. Aplasia Specifica della Serie Rossa (Pure Red Cell Aplasia , PRCA) E' stata osservata aplasia specifica della serie rossa (PRCA), mediata da anticorpi dopo mesi o anni di trattamento con epoetine. Sono stati osservati casi anche in pazienti con epatite C trattati con interferone e ribavirina, quando somministrati in associazione con ESA. Epoetina zeta non e' approvata per il trattamento dell'anemia associata a epatite C.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antianemici, eritropoietina.
CONSERVAZIONE
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Questo intervallo di temperatura deve essere strettamente garantito fino alla somministrazione al paziente. Durante l'uso ambulatoriale, il medicinale puo' essere prelevato dal frigorifero, senza che vi venga rimesso, per 3 giorni al massimo, a una temperatura non superiore a 25 gradi C. Se il medicinale non e' stato usato alla fine di questo periodo, deve essere scartato. Non congelare o agitare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. I pazienti con aplasia specifica della serie rossa (Pure Red Cell Aplasia, PRCA) in seguito a trattamento con eritropoietina non devono essere sottoposti a terapia con Retacrit ne' con altri tipi di eritropoietina (vedere paragrafo 4.4). Ipertensione non controllata. Nei pazienti che assumono Retacrit, devono essere rispettate tutte le controindicazioni associate ai programmi di predonazione del sangue autologo. L'uso di Retacrit in pazienti con un intervento elettivo programmato di chirurgia ortopedica maggiore e che non rientrano in un programma di predonazione del sangue autologo e' controindicato con gravi patologie vascolari coronariche, arteriose periferiche, carotidee o cerebrali, compresi i pazienti con infarto del miocardio recente o accidente cerebrovascolare. Pazienti chirurgici che per qualunque motivo non possano ricevere un'adeguata profilassi antitrombotica.
DENOMINAZIONE
RETACRIT SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA
ECCIPIENTI
Sodio fosfato dibasico diidrato, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio cloruro, calcio cloruro diidrato, polisorbato 20, glicina, leucina, isoleucina, treonina, acido glutammico Fenilalanina Acqua per soluzioni iniettabili, sodio idrossido (per regolare il pH), acido cloridrico (per regolare il pH).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: durante il trattamento con epoetina alfa, la piu' frequente reazione avversa da farmaco e' l'incremento dose-dipendente della pressione arteriosa o il peggioramento dell'ipertensione preesistente. La pressione arteriosa deve essere monitorata, in particolare all'inizio della terapia (vedere paragrafo 4.4). Negli studi clinici con epoetina alfa, le reazioni avverse al farmaco manifestatesi piu' di frequente sono diarrea, nausea, vomito, piressia e cefalea. Possono verificarsi sintomi simil-influenzali, in modo particolare all'inizio del trattamento. la congestione del tratto respiratorio, che include eventi di congestione del tratto respiratorio superiore, congestione nasale e rino-faringite, e' stata segnalata negli studi clinici con estensione dell'intervallo della dose nei pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi. Nei pazienti trattati con ESA e' stato osservato un aumento dell'incidenza di eventi trombotici vascolari (TVE) (vedere paragrafo 4.4). Di un totale di 3.417 pazienti in 25 studi clinici, randomizzati, in doppio cieco controllati con placebo o con lo standard di cura, il profilo generale di sicurezza di epoetina alfa e' stato valutato in 2.094 pazienti anemici. In 4 studi sull'insufficienza renale cronica, sono stati inclusi 228 pazienti ICR trattati con epoetina alfa (2 studi in pre-dialisi [N=131 pazienti ICR esposti] e 2 in dialisi [N=97 pazienti ICR esposti]); 1.404 pazienti oncologici esposti in 16 studi sull'anemia causata dalla chemioterapia; 147 pazienti esposti in 2 studi per la pre-donazione di sangue autologo; 213 pazienti esposti in 1 studio nel periodo perioperatorio e 102 pazienti esposti in 2 studi per MDS. Le reazioni avverse al farmaco segnalate per >= 1% dei pazienti trattati con epoetina alfa in questi studi clinici sono mostrate nella tabella seguente. Stima della frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie^b del sistema emolinfopoietico. Raro: aplasia specifica della serie rossa^3, trombocitemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: iperkaliemia^1. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilità^3; raro: reazione anafilattica^3. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: convulsioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione, trombosi venose e arteriose^2; non nota: crisi ipertensive^3. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse; non comune: congestione delle vie respiratorie. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune: orticaria^3; non nota: edema angioneurotico^3. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, dolore osseo, mialgia, dolore alle estremità. Patologie congenite, familiari e genetiche. Raro: porfiria acuta^3. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione. Molto comune: piressia; comune: brividi, sindrome simil-influenzale, reazioni al sito di iniezione, edema periferico; non nota: inefficacia del farmaco^3. Esami diagnostici. Raro: positivo all'anticorpo antieritropoietina. ^1 comune in dialisi. ^2 include arterioso e venoso, eventi fatali e non fatali, come trombosi venosa profonda, embolia polmonare, trombosi della retina, trombosi arteriosa (fra cui infarto del miocardio), incidenti cerebrovascolari (fra cui infarto ed emorragia cerebrali), attacchi ischemici transitori, trombosi dello shunt (inclusi gli strumenti per la dialisi) e trombosi all'interno degli aneurismi dello shunt arterovenoso. ^3 discusso nel paragrafo seguente e/o al paragrafo 4.4. Descrizione delle reazioni avverse selezionate: sono state osservate reazioni di ipersensibilita', inclusi casi di eruzione cutanea (compresa orticaria), reazioni anafilattiche ed edema angioneurotico (vedere paragrafo 4.4). In associazione al trattamento con epoetina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), che possono essere fatali o rappresentare un rischio per la vita (vedere paragrafo 4.4). In pazienti con pressione arteriosa precedentemente normale o bassa, anche durante il trattamento con epoetina zeta, si sono verificate crisi ipertensive con encefalopatia e convulsioni, con necessita' di intervento medico immediato e trattamento intensivo. Occorre prestare particolare attenzione a cefalee acute ed improvvise di tipo emicranico-simile, che possono rappresentare un segnale di allarme (vedere paragrafo 4.4). Molto raramente, in <1/10.000 casi per paziente-anno dopo mesi o anni di trattamento con epoetine, e' stata osservata aplasia specifica della serie rossa, mediata da anticorpi (vedere paragrafo 4.4). E' stato osservato un numero maggiore di casi con la somministrazione per via sottocutanea (SC), rispetto alla somministrazione per via endovenosa. Pazienti adulti con MDS a rischio basso o intermedio-1: nello studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, multicentrico 4 soggetti (4,7%) hanno manifestato eventi tromboembolici vascolari (TVE) (morte improvvisa, ictus ischemico, embolia e flebite). Tutti gli eventi TVE si sono verificati nel gruppo trattato con epoetina alfa e nelle prime 24 settimane dello studio. Sono stati confermati tre eventi TVE mentre nel caso restante (morte improvvisa), l'evento tromboembolico non e' stato confermato. Due soggetti presentavano fattori di rischio significativi (fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca e tromboflebiti). Popolazione pediatrica con insufficienza renale cronica in emodialisi: negli studi clinici e nell'esperienza successiva alla immissione in commercio, l'esposizione di pazienti pediatrici con insufficienza renale cronica, in emodialisi, e' limitata. In questa popolazione non sono state segnalate reazioni avverse specifiche per i pazienti pediatrici, non menzionate in precedenza nella tabella sopra riportata, o reazioni avverse non coerenti con la malattia di base. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'uso di epoetina zeta in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Di conseguenza, l'epoetina zeta deve essere usata in gravidanza solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi per il feto. Nelle pazienti chirurgiche in gravidanza inserite in un programma di predonazione autologa, l'uso di epoetina zeta non e' raccomandato. Allattamento: non e' noto se l'epoetina zeta esogena sia escreta nel latte materno. Epoetina zeta deve essere usata con cautela nelle donne che allattano. Tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna, deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Retacrit. Nelle pazienti chirurgiche in allattamento, inserite in un programma di predonazione autologa, l'uso di epoetina zeta non e' raccomandato. Fertilita': non esistono studi che abbiano valutato l'effetto potenziale dell'epoetina zeta sulla fertilita' maschile o femminile.
INDICAZIONI
Retacrit e' indicato per il trattamento dell'anemia sintomatica associata a insufficienza renale cronica (IRC): in pazienti adulti e pediatrici di eta' compresa tra 1 e 18 anni in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale (vedere paragrafo 4.4); in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi per il trattamento dell'anemia grave di origine renale, accompagnata da sintomi clinici (vedere paragrafo 4.4). Retacrit e' indicato per il trattamento dell'anemia e la riduzione del fabbisogno trasfusionale in pazienti adulti sottoposti a chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di emotrasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all'inizio della chemioterapia). Retacrit e' indicato per aumentare la quantita' di sangue autologo in pazienti adulti che rientrano in un programma di predonazione. Il trattamento deve essere riservato solo a pazienti con anemia di grado moderato (intervallo di concentrazione di emoglobina [Hb] compreso tra 10 e 13 g/dL [tra 6,2 e 8,1 mmol/L], senza carenza di ferro) se le procedure di emoconservazione non sono disponibili o sono insufficienti quando l'intervento elettivo di chirurgia maggiore previsto richiede un notevole volume di sangue (4 o piu' unita' di sangue per le donne, o 5 o piu' unita' per gli uomini). Retacrit e' indicato per ridurre l'esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in pazienti adulti, non sideropenici ritenuti ad alto rischio di complicanze da trasfusione, prima di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore. L'uso deve essere limitato ai pazienti con anemia moderata (intervallo di concentrazione di emoglobina compresa tra 10 e 13 g/dL o tra 6,2 e 8,1 mmol/L) che non rientrano in un programma di predonazione autologa e per i quali si preveda una moderata perdita ematica (da 900 a 1.800 mL). Retacrit e' indicato per il trattamento dell'anemia sintomatica (concentrazione di emoglobina <=10 g/dL), in adulti con sindromi mielodisplastiche (MDS) primarie a rischio basso o intermedio-1 e con bassa eritropoietina sierica (<200 mU/mL).
INTERAZIONI
Non esistono evidenze che indichino che il trattamento con epoetina zeta alteri il metabolismo di altri prodotti medicinali. I medicinali che riducono l'eritropoiesi possono ridurre la risposta all'epoetina zeta. Dal momento che la ciclosporina si lega agli eritrociti, esiste la possibilita' di interazione farmacologiche. Qualora l'epoetina zeta venga somministrata in concomitanza con la ciclosporina, i livelli ematici di ciclosporina devono essere monitorati e la dose di questo medicinale deve essere corretta in base all'aumento del valore di ematocrito. Non esistono evidenze che indichino un'interazione tra epoetina zeta e G-CSF o GM-CSF relativamente alla differenziazione o proliferazione ematologica in campioni bioptici tumorali in vitro. In pazienti adulti di sesso femminile con carcinoma mammario metastatico, la co-somministrazione sottocutanea di 40.000 UI/mL di epoetina alfa con trastuzumab 6 mg/kg non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di trastuzumab.
POSOLOGIA
La terapia con Retacrit deve essere avviata con la supervisione di personale medico esperto nella gestione di pazienti con le indicazioni sopra descritte. Posologia: prima di iniziare la terapia con epoetina zeta e nel momento in cui si decide di aumentare la dose, devono essere valutate e trattate tutte le altre cause di anemia (carenza di ferro, folati o vitamina B 12 , intossicazione da alluminio, infezioni o infiammazioni, perdite ematiche, emolisi e fibrosi del midollo osseo di qualsiasi origine). Al fine di garantire una risposta ottimale all'epoetina zeta, devono essere garantite adeguate riserve di ferro e, se necessario, deve essere somministrata l'integrazione di ferro (vedere paragrafo 4.4). Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti adulti con insufficienza renale cronica: sintomi e sequele dell'anemia possono variare a seconda dell'eta', del sesso e delle comorbilita' in atto; e' necessario che il decorso clinico e le condizioni del singolo paziente siano valutati dal medico. La concentrazione di emoglobina raccomandata e' compresa nell'intervallo 10-12g/dL (6,2-7,5 mmol/L). Retacrit deve essere somministrato in modo tale da ottenere valori emoglobinici non superiori a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Deve essere evitato un incremento di emoglobina superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) nell'arco di quattro settimane. In caso accadesse, deve essere effettuata una appropriata modifica della dose. A causa della variabilita' intra-paziente, occasionalmente, in un individuo si possono osservare valori di emoglobina superiori e inferiori all'intervallo di concentrazione di emoglobina auspicato. La variabilita' dell'emoglobina deve essere gestita attraverso la modifica della dose, in riferimento ad un intervallo di concentrazione di emoglobina tra 10 g/dl (6,2 mmol/L) e 12 g/dl (7,5 mmol/L). Si deve evitare un livello prolungato di emoglobina superiore a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Se l'emoglobina aumenta di oltre 2 g/dl (1,25 mmol/L) al mese oppure se l'emoglobina mostra un livello prolungato superiore a 12 g/dL (7,5 mmol/L), bisognera' ridurre la dose di Retacrit del 25%. Se l'emoglobina supera 13 g/dL (8,1 mmol/L), sospendere la terapia fino a quando non scende al di sotto di 12 g/dL (7,5 mmol/L), quindi riprendere la terapia con Retacrit a una dose inferiore del 25% rispetto alla dose precedente. I pazienti devono essere monitorati attentamente per garantire che venga utilizzata la dose efficace piu' bassa autorizzata di Retacrit per controllare adeguatamente l'anemia e i sintomi dell'anemia mantenendo una concentrazione di emoglobina inferiore o uguale a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Nei pazienti con insufficienza renale cronica, si deve usare cautela con l'incremento delle dosi dell'agente stimolante l'eritropoiesi (ESA). Nei pazienti con una scarsa risposta emoglobinica agli ESA devono essere prese in considerazione spiegazioni alternative per tale scarsa risposta (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Il trattamento con Retacrit e' diviso in due fasi: fase di correzione e fase di mantenimento. Pazienti adulti in emodialisi In pazienti in emodialisi per i quali l'accesso endovenoso e' prontamente disponibile, e' preferibile la somministrazione per via endovenosa. Fase di correzione: la dose iniziale e' di 50 UI/kg, 3 volte alla settimana. Se necessario, aumentare o ridurre la dose di 25 UI/kg (3 volte alla settimana) fino a raggiungere l'intervallo di concentrazione di emoglobina desiderato, compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2-7,5 mmol/L) (questo deve avvenire gradualmente, ad intervalli di almeno quattro settimane). Fase di mantenimento: la dose settimanale totale raccomandata e' compresa nell'intervallo 75 UI/kg e 300 UI/kg. Deve essere effettuata una appropriata modifica della dose finalizzata al mantenimento dei valori di emoglobina entro l'intervallo di concentrazione desiderato compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 e 7,5 mmol/L). I pazienti con un livello iniziale di emoglobina molto basso (< 6 g/dL o < 3,75 mmol/L) possono richiedere dosi di mantenimento piu' elevate rispetto a pazienti che presentano inizialmente un'anemia meno grave (> 8 g/dL o > 5 mmol/L). Pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi: Retacrit puo' essere somministrato per via sottocutanea, laddove l'accesso endovenoso non fosse prontamente disponibile. Fase di correzione: una dose iniziale di 50 UI/kg, 3 volte alla settimana, seguita, se necessario, da un aumento della dose con incrementi di 25 UI/kg (3 volte alla settimana), fino al raggiungimento del valore desiderato (l'aumento deve avvenire gradualmente, a intervalli di almeno quattro settimane). Fase di mantenimento: durante la fase di mantenimento, Retacrit puo' essere somministrato 3 volte alla settimana e, in caso di somministrazione sottocutanea, una volta alla settimana o una volta ogni due settimane. Al fine di mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: emoglobina tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 e 7,5 mmol/L), deve essere effettuata una appropriata modifica della dose e degli intervalli di dosaggio. L'estensione dell'intervallo di somministrazione puo' richiedere un aumento della dose. La dose massima non deve superare 150 UI/kg, 3 volte alla settimana, 240 UI/kg (fino ad un massimo di 20.000 UI) una volta alla settimana o 480 UI/kg (fino ad un massimo di 40.000 UI), una volta ogni 2 settimane. Pazienti adulti in dialisi peritoneale Retacrit puo' essere somministrato per via sottocutanea, laddove l'accesso endovenoso non fosse prontamente disponibile. Fase di correzione La dose iniziale e' di 50 UI/kg, 2 volte alla settimana. Fase di mantenimento: la dose di mantenimento raccomandata e' compresa nell'intervallo 25 UI/kg-50 UI/kg, 2 volte alla settimana, ripartite in 2 iniezioni uguali. Al fine di mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 e 7,5 mmol/L), deve essere effettuata una appropriata modifica della dose. Trattamento di pazienti adulti con anemia indotta dalla chemioterapia: i sintomi e le conseguenze dell'anemia possono variare a seconda dell'eta', del sesso e della gravita' complessiva della malattia; e' necessaria una valutazione da parte del medico del decorso clinico e delle condizioni di ogni singolo paziente. Retacrit deve essere somministrato a pazienti con anemia (ad es., concentrazione di emoglobina <= 10 g/dL [6,2 mmol/L]). La dose iniziale e' di 150 UI/kg per via sottocutanea, 3 volte alla settimana. In alternativa, Retacrit puo' essere somministrato per via sottocutanea alla dose iniziale di 450 UI/kg una volta alla settimana. Al fine di mantenere i valori di emoglobina entro l'intervallo di concentrazione desiderato, compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 e 7,5 mmol/L), deve essere effettuata una appropriata modifica della dose.
PRINCIPI ATTIVI
Retacrit 1.000 UI/0,3 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita Una siringa preriempita con 0,3 mL di soluzione iniettabile contiene 1.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 3.333 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 2.000 UI/0,6 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,6 mL di soluzione iniettabile contiene 2.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 3.333 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 3.000 UI/0,9 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,9 mL di soluzione iniettabile contiene 3.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 3.333 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 4.000 UI/0,4 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita Una siringa preriempita con 0,4 mL di soluzione iniettabile contiene 4.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 10.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 5.000 UI/0,5 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,5 mL di soluzione iniettabile contiene 5.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 10.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 6.000 UI/0,6 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,6 mL di soluzione iniettabile contiene 6.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 10.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 8.000 UI/0,8 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,8 mL di soluzione iniettabile contiene 8.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 10.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 10.000 UI/1 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 1 mL di soluzione iniettabile contiene 10.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 10.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 20.000 UI/0,5 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,5 mL di soluzione iniettabile contiene 20.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 40.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 30.000 UI/0,75 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita: una siringa preriempita con 0,75 mL di soluzione iniettabile contiene 30.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 40.000 UI di epoetina zeta per mL. Retacrit 40.000 UI/1 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita Una siringa preriempita con 1 mL di soluzione iniettabile contiene 40.000 unita' internazionali (UI) di epoetina zeta* (eritropoietina umana ricombinante). La soluzione contiene 40.000 UI di epoetina zeta per mL. Eccipiente(i) con effetto noto Retacrit contiene 0,5 mg/mL di fenilalanina. *Prodotta con la tecnica del DNA ricombinante in linee cellulari ovariche di criceto cinese (CHO). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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