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AVVERTENZE
Avvertenze speciali. Comuni a perindopril e indapamide. Litio: la combinazione di litio con l'associazione perindopril e indapamide e' generalmente non raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Correlate a perindopril. Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS):esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio diipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. GliACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II nondevono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Medicinali risparmiatori di potassio, integratori di potassioo sostituti del sale contenenti potassio: l'associazione di perindopril con medicinali risparmiatori di potassio, integratori di potassio osostituti del sale contenenti potassio e' generalmente non raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Neutropenia/agranulocitosi/trombocitopenia/anemia: in pazienti trattati con ACE-inibitori sono stati riscontrati casi di neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Nei pazienti con funzione renale normale e in assenza di altri fattori complicanti, raramente compare neutropenia. Il perindopril deve essere somministrato con estrema cautela a pazienti con collagenopatie, in terapia con agenti immunosoppressori, trattati con allopurinolo o procainamide,o che presentino una combinazione di questi fattori di complicazione,specialmente in presenza di pre-esistente danno renale. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato infezioni gravi che in pochi casi non hanno risposto a una terapia antibiotica ad ampio spettro. Se questi pazienti vengono trattati con perindopril, si raccomanda di eseguire periodicamente la conta dei globuli bianchi e di invitare questi pazientia segnalare qualunque segno di infezione (ad es. mal di gola, febbre)(vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Ipertensione renovascolare: nei pazienticon stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria incaso di un unico rene funzionante in trattamento con ACE inibitori, vie' un aumentato rischio di ipotensione e insufficienza renale (vedereparagrafo 4.3). Il trattamento con diuretici puo' essere un fattore contribuente. In pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale,in caso di modifiche anche lievi dei livelli di creatinina sierica, puo' verificarsi una perdita della funzionalita' renale. Ipersensibilita'/angioedema: angioedema del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe e' stato raramente segnalato in pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, perindopril incluso (vedere paragrafo 4.8). Cio' puo' verificarsi in qualunque momento durante la terapia. In questi casi iltrattamento con perindopril deve essere immediatamente sospeso e deveessere intrapreso un controllo appropriato per assicurare la completarisoluzione dei sintomi prima della dimissione del paziente. Nel casodi edema limitato al volto e alle labbra la reazione si e' generalmente risolta senza trattamento, sebbene gli antistaminici siano stati utili nell'alleviare i sintomi. Angioedema associato ad edema laringeo puo' essere fatale. Nel caso in cui ci sia il coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe, che puo' provocare l'ostruzione delle vie aeree, deve essere somministrata prontamente una terapia appropriata, che puo' includere una soluzione di epinefrina sottocutanea a 1:1000 (da 0,3 ml a 0,5 ml) e/o misure per il mantenimento della pervieta' delle vie aeree. Nei pazienti di etnia nera trattati con ACE-inibitori e' stata riportata una maggiore incidenza di angioedema rispettoai pazienti di altre etnie. Pazienti con anamnesi di angioedema non correlato al trattamento con ACE-inibitore possono presentare un rischiomaggiore di comparsa di angioedema quando trattati con un ACE-inibitore (vedere paragrafo 4.3). Raramente e' stato riscontrato angioedema intestinale in pazienti trattati con ACE-inibitori. Questi pazienti presentavano dolore addominale (con o senza nausea o vomito); in alcuni casi non c'era un precedente angioedema al volto e i livelli di C-1 esterasi erano normali. L'angioedema e' stato diagnosticato per mezzo diprocedure quali scansione TC dell'addome, ultrasuoni, oppure in corsodi intervento chirurgico, e i sintomi si sono risolti dopo l'interruzione dell'ACE-inibitore. L'angioedema intestinale deve essere incluso nella diagnosi differenziale dei pazienti trattati con ACE-inibitori che presentino dolore addominale. L'uso concomitante degli ACE-inibitorie di sacubitril/valsartan e' controindicato in considerazione dell'aumento del rischio di angioedema. Il trattamento con sacubitril/valsartan non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di perindopril. Il trattamento con Perindopril e Indapamide Teva Italia non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi4.3 e 4.5). L'uso concomitante di ACE-inibitori e altri inibitori diNEP (ad es. racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e le gliptine (ad es. linagliptin, saxagliptin, sitagliptin vildagliptin) puo' determinare un aumento del rischio di angioedema (rigonfiamento delle vie aeree o della lingua, associato o meno adifficolta' respiratorie) (vedere paragrafo 4.5).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Perindopril e diuretici.
CONSERVAZIONE
Conservare il contenitore ben chiuso per proteggere il prodotto dall'umidita'. Questo medicinale non richiede particolari condizioni di temperatura per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Correlate a perindopril: ipersensibilita' alla sostanza attiva o ad ogni altro ACE-inibitore; anamnesi di angioedema (edema di Quincke) associato a precedente terapia con ACE-inibitore (vedere paragrafo 4.4); angioedema ereditario/idiopatico; secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6); uso concomitante di Perindopril e Indapamide Teva Italia con medicinali contenenti aliskiren nei pazienti affetti da diabete mellito o danno renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1); uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan. Perindopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5); trattamenti extracorporei che causano il contatto del sangue con superfici carichee negativamente (vedere paragrafo 4.5); importante stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria in caso di un unico rene funzionante (vedere paragrafo 4.4). Correlate ad indapamide: ipersensibilita' alla sostanza attiva o aqualsiasi altra sulfonamide; danno renale grave e moderato (clearancedella creatinina inferiore a 60 ml/min); encefalopatia epatica; insufficienza epatica grave; ipopotassiemia. Correlate a Perindopril e Indapamide Teva Italia: ipersensibilita' ad uno qualsiasi degli eccipientielencati al paragrafo 6.1. A causa della mancanza di sufficiente esperienza terapeutica, Perindopril e Indapamide Teva Italia non deve essere impiegato in: pazienti in dialisi; pazienti con insufficienza cardiaca scompensata non trattata.
DENOMINAZIONE
PERINDOPRIL E INDAPAMIDE TEVA ITALIA 10 MG/2,5 MG COMPRESSE RIVESTITECON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo: lattosio monoidrato, amido di mais, sodio idrogeno carbonato,amido pregelatinizzato (granturco), povidone K30, magnesio stearato (E572). Film di rivestimento: alcol polivinilico - parzialmente idrolizzato (E1203), titanio diossido E171, macrogol/PEG 3350 (E1521), talco (E553b).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: la somministrazione di perindoprilinibisce il sistema renina-angiotensina-aldosterone e tende a ridurrela perdita di potassio indotta dall'indapamide. Nel 6% dei pazienti in trattamento con perindopril/indapamide e' stata osservata ipopotassiemia (livelli di potassio < 3,4 mmol/l). Gli effetti indesiderati piu'comunemente riportati sono stati osservati: con perindopril: capogiro, cefalea, parestesia, disgeusia, compromissione della visione, vertigine, tinnitus, ipotensione, tosse, dispnea, dolore addominale, stipsi,dispepsia, diarrea, nausea, vomito, prurito, eruzione cutanea, spasmimuscolari e astenia; con indapamide: reazioni da ipersensibilita', soprattutto dermatologiche, in soggetti con una predisposizione a reazioni allergiche e asmatiche e ad eruzioni maculo-papulose. Lista tabulata degli effetti indesiderati I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante gli studi clinici e/o l'uso post-marketing e classificati secondo la seguente frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 a <1/10); non comune (>=1/1.000 a <1/100); raro (>=1/10.000 a<1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Perindopril. Infezionie infestazioni. Molto raro: rinite. Patologie del sangue e del sistemalinfatico. Non comune*: eosinofilia; molto raro: agranulocitosi (vedere paragrafo 4.4), pancitopenia, leucopenia, neutropenia (vedere paragrafo 4.4), anemia emolitica, trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4). Patologie endocrine. Raro: sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune*: ipoglicemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5), iperpotassiemia, reversibile alla sospensione (vedere paragrafo 4.4), iponatremia(vedere paragrafo 4.4). Disturbi psichiatrici. Non comune: umore alterato, disturbo del sonno, depressione; molto raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, cefalea, parestesia, disgeusia; non comune*: sonnolenza, sincope; molto raro: ictus possibilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedereparagrafo 4.4). Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine, tinnitus. Patologie cardiache. Non comune*: palpitazioni, tachicardia; molto raro: angina pectoris (vedere paragrafo 4.4), aritmia (incluse bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale), infartomiocardico possibilmente secondario ad eccessiva ipotensione nei pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Comune: ipotensione (ed effetti correlati all'ipotensione) (vedere paragrafo 4.4); non comune*: vasculite; raro: rossore; non nota: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse (vedere paragrafo 4.4), dispnea; non comune: broncospasmo; molto raro: polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Comune: doloreaddominale, stipsi, diarrea, dispepsia, nausea, vomito; non comune: bocca secca; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, eruzione cutanea; non comune: orticaria(vedere paragrafo 4.4), angioedema (vedere paragrafo 4.4), iperidrosi;non comune*: reazione di fotosensibilita', pemfigoide; raro*: aggravamento della psoriasi; molto raro: eritema multiforme. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari; non comune*: artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie.Non comune: insufficienza renale; raro: insufficienza renale acuta, anuria/oliguria.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Perindopril e Indapamide Teva Italia non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza, a causa degli effetti su gravidanza e allattamento dei singoli componenti in questo prodotto di combinazione. Perindopril e Indapamide Teva Italia e' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. Perindopril e Indapamide Teva Italia non e' raccomandato durante l'allattamento. Pertanto deve essere deciso se interrompere l'allettamento o se interrompere Perindopril e Indapamide Teva Italia 10 mg/2,5 mg tenendo in considerazione l'importanza della terapia per la madre. Gravidanza. Correlato a perindopril: l'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestredi gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticatauna gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondoe terzo trimestre di gravidanza induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia) (vedere paragrafo 5.3). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. Ineonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l'ipotensione (vedere paragrafi4.3 e 4.4). Correlato ad indapamide: non ci sono dati, o ci sono datilimitati (meno di 300 esiti della gravidanza), relativi all'uso di indapamide in donne in gravidanza. L'esposizione prolungata alla tiazidedurante il terzo trimestre di gravidanza puo' ridurre il volume del plasma materno nonche' il flusso sanguigno uteroplacentare, il che puo'provocare ischemia feto-placentare e ritardo della crescita. Gli studisugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sullatossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di indapamide durante la gravidanza.Allattamento: Perindopril e Indapamide Teva Italia non e' raccomandato durante all'allattamento. Correlato a perindopril: poiche' non sonodisponibili informazioni relative all'uso di perindopril durante l'allattamento, perindopril non e' raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza durante l'allattamento, soprattutto quando si allattano neonati o bambini nati prematuri. Correlato ad indapamide: ci sono informazioni sufficienti riguardo l'escrezione di indapamide/metaboliti nel latte umano. L'ipersensibilita' a derivati sulfonamidici puo' causare ipopotassiemia. Non puo' essere escluso un rischio per i neonati/lattanti. Indapamide e' fortementecorrelata ai diuretici tiazidici che, durante l'allattamento, sono stati associati a problemi o perfino a interruzione della lattazione. Indapamide non e' raccomandata durante l'allattamento. Fertilita'. Comuni a perindopril e indapamide: gli studi di tossicita' riproduttiva nonhanno mostrato effetti sulla fertilita' nei ratti femmine e maschi (vedere paragrafo 5.3). Non sono previsti effetti sulla fertilita' umana.
INDICAZIONI
Perindopril e Indapamide Teva Italia e' indicato come terapia sostitutiva per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale in pazienti gia' controllati con perindopril e indapamide somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio.
INTERAZIONI
Comuni a perindopril e indapamide. Associazioni non raccomandate. Litio: aumenti reversibili delle concentrazioni di litio nel siero e dellatossicita' sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con ACE-inibitori. Non e' raccomandata l'associazione diperindopril e indapamide con litio, ma qualora si rendesse necessariatale associazione, deve essere effettuato un controllo rigoroso dei livelli di litio nel siero (vedere paragrafo 4.4). Associazioni che necessitano di particolari precauzioni di impiego. Baclofene: potenziamento dell'effetto antiipertensivo. Controllo della pressione arteriosa edella funzione renale e adattamento della dose dell'antiipertensivo, se necessario. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (compreso l'acido acetilsalicilico >= 3 g/giorno): quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (ad es. l'acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antinfiammatorio, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi), puo' verificarsiun'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portare ad un maggiore rischio di peggioramento della funzionalita' renale, compresa insufficienza renale acuta, e ad un aumento del potassio sierico, in particolare nei pazienti con preesistente insufficienza renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela, in particolare negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio della terapia concomitante e, in seguito, periodicamente. Associazioni da tenere sotto sorveglianza. Antidepressivi imipramina-simili (triciclici), neurolettici: potenziamento dell'effetto antiipertensivo e potenziamento del rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo). Correlate a perindopril: i dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice bloccodel sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensinaII o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita'renale (incluso il danno renale acuto) rispetto all'uso di un singoloagente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Medicinali che inducono iperpotassiemia: sebbene il potassio sierico di solito rimanga entro i limiti normali, in alcuni pazienti trattati conPerindopril e Indapamide Teva Italia puo' verificarsi iperpotassiemia.Alcuni medicinali o classi terapeutiche possono aumentare il verificarsi di iperpotassiemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio (ad es. spironolactone, triamterene o amiloride), ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensiona II, FANS, eparina, agenti immunosoppressori come ciclosporina e tacrolimus, trimetoprim e co-trimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo), poiche' e' noto che il trimetoprim agisce come un diuretico risparmiatore di potassio come l'amiloride. La combinazione di questi medicinali aumenta il rischio di iperpotassiemia. Pertanto, la combinazione di Perindopril eIndapamide Teva Italia con i suddetti farmaci non e' raccomandata. See' indicato l'uso concomitante, devono essere usati con cautela e monitorando frequentemente il potassio sierico. Associazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3). Aliskiren: nei pazienti diabetici o con danno renale aumenta il rischio di iperpotassiemia, il peggioramento dellafunzione renale e la morbilita' e mortalita' cardiovascolare. Medicinali che aumentano il rischio di angioedema: l'uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan e' controindicato poiche' aumenta ilrischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Sacubitril/valsartan non deve essere iniziato fino a 36 ore dopo l'assunzione dell'ultima dose di terapia con perindopril. La terapia con perindopril non deveessere iniziata fino a 36 ore dopo l'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'uso concomitante di ACE-inibitorie racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e di gliptine (come linagliptin, saxagliptin, sitagliptin, vildagliptin) puo' determinare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Trattamenti extracorporei: trattamenti extracorporeiche portano al contatto del sangue con superfici a caricate negativamente come la dialisi o l'emofiltrazione con alcuni tipi di membrane adalto flusso (ad es. membrane poliacrilonitriliche) e l'aferesi dellelipoproteine a bassa densita' con destrano solfato, a causa dell'aumento del rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere paragrafo 4.3).Se tale trattamento e' necessario, si dovrebbe prendere in considerazione l'utilizzo di un diverso tipo di membrana per dialisi o di una diversa classe di agenti antipertensivi. Associazioni non raccomandate.Aliskiren: nei pazienti non diabetici o senza danno renale aumenta ilrischio di iperpotassiemia, il peggioramento della funzione renale e la morbilita' e mortalita' cardiovascolare (vedere paragrafo 4.4). Terapia concomitante con ACE-inibitori e antagonisti del recettore dell'angiotensina: e' stato riportato in letteratura che nei pazienti con malattia aterosclerotica, insufficienza cardiaca o diabete con danno d'organo, la terapia concomitante con un ACE-inibitore ed un antagonista del recettore dell'angiotensina e' associata ad una maggiore frequenzadi ipotensione, sincope, iperpotassiemia e peggioramento della funzione renale (incluso danno renale acuto) rispetto all'uso di un singolo agente sistema renina-angiotensina-aldosterone. Il doppio blocco (ad es. combinando un ACE-inibitore con un antagonista del recettore dell'angiotensina II) dovrebbe essere limitato ai casi definiti individualmente con un attento monitoraggio della funzione renale, dei livelli di potassio e della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Posologia: una compressa di Perindopril e Indapamide Teva Italia 10 mg/2,5 mg compresse rivestite con film al giorno come dose singola, preferibilmente da assumere al mattino e prima di un pasto. Popolazioni speciali. Anziani (vedere paragrafo 4.4): negli anziani, la creatinina plasmatica deve essere adattata in relazione all'eta', al peso e al sesso. I pazienti anziani possono essere trattati se la funzionalita' renale e' normale e dopo valutazione della risposta pressoria. Danno renale (vedere paragrafo 4.4): in caso di danno renale grave e moderato (clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min), il trattamento e' controindicato. La pratica medica corrente deve prevedere un controllo frequente della creatinina e del potassio. Compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3,4.4 e 5.2): il trattamento e' controindicato in casodi grave compromissione epatica. Non e' necessario modificare la dosenei pazienti con compromissione epatica moderata. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Perindopril e Indapamide Teva Italianei bambini e negli adolescenti non sono ancora state stabilite. Nonvi sono dati disponibili. Perindopril e Indapamide Teva Italia non deve essere somministrato a bambini ed adolescenti. Modo di somministrazione: uso orale.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di perindopril tosilato equivalenti a 6,816 mg di perindopril, convertito in situ a perindopril sodico, e 2,5 mg di indapamide. Eccipiente con effetto noto: ognicompressa rivestita con film contiene 296,224 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.