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AVVERTENZE
Nortriptilina non deve essere somministrata in concomitanza con inibitori delle MAO (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). E' possibile che si manifestino aritmie cardiache con dosi alte, anche in pazienti con malattiapre-esistente che assumono una dose normale. In pazienti trattati connortriptilina e' stata osservata e identificata la sindrome di Brugada. La sindrome di Brugada e' una rara malattia ereditaria del canale cardiaco del sodio, con alterazioni caratteristiche dell'ECG (sopraslivellamento del tratto ST e anomalie dell'onda T nelle derivazioni precordiali destre), che puo' portare ad arresto cardiaco e/o a morte improvvisa. In generale, nortriptilina deve essere evitata nei pazienti consindrome di Brugada o in quelli che si sospetta abbiano la sindrome diBrugada. Si consiglia cautela nei pazienti con fattori di rischio quali anamnesi familiare di arresto cardiaco o morte improvvisa (vedere paragrafi 4.8 e 4.9). Nortriptilina deve essere usata con cautela in pazienti affetti da disturbi convulsivi, ritenzione urinaria, ipertrofiaprostatica, ipertiroidismo, sintomatologia paranoide e malattia epatica o cardiovascolare avanzata. Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento clinico: la depressione e' associata ad un aumento del rischio dipensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissionesignificativa. Poiche' potrebbe non verificarsi alcun miglioramento durante le prime settimane o piu' di trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino ad avvenuto miglioramento. In base all'esperienza clinica generale il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi della remissione. Pazienti con anamnesi positiva per eventi correlati al suicidio, o che manifestano un grado significativo diideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente monitorati durante il trattamento. Una metaanalisi di studi clinici controllati verso placebo su medicinali antidepressivi in pazienti adulti con disturbi psichiatrici ha evidenziato un aumento del rischio di comportamento suicidario con gli antidepressivi rispetto al placebo nei pazienti di eta' inferiore a 25 anni. La terapia farmacologica deve essere accompagnata da una stretta supervisione dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente all'inizio del trattamento e in seguito a modifiche della dose. I pazienti (e le persone che se ne prendono cura) devono essere avvertiti della necessita' di monitorare qualsiasi peggioramento clinico, comportamento o pensiero suicidario e cambiamenti inusuali del comportamento, edi rivolgersi immediatamente al medico se si presentano questi sintomi. Sindrome serotoninergica: la somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici, inclusa la nortriptilina e altri agenti serotoninergici come i MAO-inibitori (vedere paragrafo 4.3) o buprenorfina puo'dar luogo a sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.5). Se il trattamento con altri agenti serotoninergici e' clinicamente indicato, si raccomanda un'attenta osservazione del paziente, in particolare durante l'inizio deltrattamento e gli incrementi della dose. I sintomi della sindrome serotoninergica possono includere cambiamenti dello stato mentale, instabilita' autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sintomi gastrointestinali. Se si sospetta sindrome setoroninergica, devono essere considerateuna riduzione della dose o l'interruzione della terapia a seconda della gravita' dei sintomi. E' necessario prestare molta attenzione qualora si somministri nortriptilina a pazienti ipertiroidei o a pazienti trattati con medicinali per la tiroide, perche' possono manifestarsi aritmie cardiache. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili all'ipotensione ortostatica. Tuttavia, nortriptilina ha minori probabilita' di provocare ipotensione ortostatica rispetto ad altri antidepressivi triciclici. Nei soggetti maniaco-depressivi si puo' osservare un passaggio alla fase maniacale; se il paziente entra in una fase maniacale, la somministrazione di nortriptilina deve essere sospesa. Quando nortriptilina viene assunta per la componente depressiva della schizofrenia, i sintomi psicotici possono aggravarsi. In pazienti con la rara patologia di camera anteriore poco profonda ed angolo iridocorneale chiuso possono verificarsi attacchi di glaucoma acuto a causa della dilatazione della pupilla. Gli anestetici somministrati durante la terapiacon antidepressivi tri/tetraciclici possono aumentare il rischio di aritmia e ipotensione. Se possibile, si consiglia di sospendere nortriptilina diversi giorni prima dell'intervento chirurgico; se un intervento d'emergenza e' inevitabile, l'anestesista deve essere informato deltrattamento che il paziente riceve. Come descritto per altri psicotropi, nortriptilina puo' modificare le risposte all'insulina e al glucosio rendendo necessario un aggiustamento della terapia antidiabetica inpazienti diabetici; inoltre la malattia depressiva di per se' puo' influenzare l'equilibrio glicemico dei pazienti. E' stata segnalata iperpiressia in caso di somministrazione di antidepressivi triciclici con anticolinergici o neurolettici. Dopo una prolungata somministrazione, l'interruzione improvvisa della terapia puo' causare sintomi da sospensione come cefalea, malessere, insonnia ed irritabilita'. Questi sintomi non sono indicativi di dipendenza. Popolazione pediatrica: gli antidepressivi triciclici (TCA) non devono essere utilizzati per il trattamento della depressione nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni. Gli studi sulla depressione in questo gruppo di eta' non hanno dimostrato alcun effetto benefico per la classe degli antidepressivi triciclici. Negli studi clinici, comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari) e ostilita' (soprattutto aggressione, comportamento oppositivo e rabbia) sono stati osservati piu' frequentemente nei bambini e negli adolescenti trattati conantidepressivi rispetto a quelli trattati con il placebo. Inoltre, gliantidepressivi triciclici sono associati a un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di eta'. Eccipienti: le compressecontengono lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi,o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antidepressivi, inibitori non selettivi della ricaptazione delle monoamine (antidepressivi triciclici).
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Infarto miocardico recente. Blocco cardiaco di qualsiasi grado o disturbi del ritmo cardiaco e insufficienza coronarica. Trattamento concomitante con inibitori delle MAO (monoaminossidasi) (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione simultanea di nortriptilina e inibitori delle MAO puo' indurre una sindrome serotoninergica (una combinazione di sintomi che possono comprendere agitazione,confusione, tremore, mioclono e ipertermia). Come con altri antidepressivi triciclici, nortriptilina non deve essere somministrata a pazienti che ricevono inibitori delle monoaminossidasi (MAO). Il trattamentocon nortriptilina puo' essere iniziato 14 giorni dopo la sospensione degli inibitori delle MAO irreversibili non selettivi e selegilina e almeno un giorno dopo la sospensione di moclobemide reversibile. Il trattamento con inibitori delle MAO puo' essere iniziato 14 giorni dopo lasospensione di nortriptilina.
DENOMINAZIONE
NORITREN COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: amido di mais, lattosio monoidrato, copovidone, glicerolo (85%), cellulosa microcristallina, talco, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa 5, macrogol 6000. Colorante: titanio biossido (E 171).
EFFETTI INDESIDERATI
Nortriptilina puo' indurre effetti indesiderati simili a quelli di altri antidepressivi triciclici. Alcuni degli effetti indesiderati riportati di seguito, ad esempio cefalea, tremore, disturbi della concentrazione, bocca secca, stipsi e riduzione della libido possono anche essere sintomi della depressione e in genere si attenuano con il miglioramento dello stato depressivo. Nell'elenco seguente e' utilizzata la seguente convenzione: Classificazione per sistemi e organi secondo i termini preferiti MedDRA Molto comune (>1/10); comune (>1/100, <1/10); noncomune (>1/1.000, <1/100); raro (>1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: depressione del midollo osseo, agranulocitosi, leucopenia, eosinofilia, trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: diminuzione dell'appetito; non nota: iponatriemia. Disturbi psichiatrici.Comune: stato confusionale, difficolta' di concentrazione, diminuzione della libido; non comune: ipomanie, manie, ansia, insonnia, incubi;raro: delirio (nei pazienti anziani), allucinazione; non nota: ideazione e comportamento suicidario¹. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: tremore, capogiro, cefalea; comune: disturbi dell'attenzione, disgeusia, parestesia, atassia; non comune: convulsioni; non nota: sindrome serotoninergica2. Patologie dell'occhio. Molto comune: disturbi dell'accomodazione; comune: midriasi; non comune: pressione intraoculare aumentata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Molto comune: palpitazioni, tachicardia; comune: blocco atrioventricolare, blocco di branca; raro: aritmia; non nota: sindrome di brugada (identificazione). Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica; non comune: ipertensione. Patologie gastrointestinali. Molto comune: bocca secca, stipsi, nausea; non comune: diarrea, vomito, edema della lingua; raro: ingrossamento delle ghiandolesalivari, ileo paralitico. Patologie epatobiliari. Raro: ittero, aumento della fosfatasi alcalina ematica e delle transaminasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: iperidrosi; non comune: eruzione cutanea, orticaria, edema facciale; raro: alopecia, reazione di fotosensibilita'. Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile; raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza; raro: piressia. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso, elettrocardiogramma anormale, elettrocardiogramma qt prolungato, elettrocardiogramma complesso qrs prolungato; raro: diminuzione di peso, provedella funzionalita' epatica anormali. ^1 Sono stati segnalati casi dipensieri e comportamenti suicidari durante il trattamento o poco dopol'interruzione del trattamento con nortriptilina (vedere paragrafo 4.4). ^2 Questo evento e' stato riportato per i medicinali serotoninergici quali quelli appartenenti alla classe terapeutica degli antidepressivi triciclici (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Studi epidemiologici, condotti principalmente con pazienti di eta' pari o superiore a 50 anni,evidenziano un aumento del rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e antidepressivi triciclici. Il meccanismo alla base di questo rischio none' noto. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazionedelle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospettatramite l'Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: nortriptilina non deve essere somministrata durante la gravidanza a meno che il beneficio atteso per la paziente non superi il rischio teorico per il feto. A causa del rischio di sintomi da astinenza nel neonato, si raccomanda di interrompere il trattamento con nortriptilina circa 14 giorni prima del parto riducendo gradualmente il dosaggio. L'uso di dosi elevate di antidepressivi triciclici durante il terzo trimestre di gravidanza puo' causare effetti nel neonato, inclusidisturbi neurocomportamentali. Nei neonati e' stata segnalata letargiacon amitriptilina e ritenzione urinaria con nortriptilina (metabolitadell'amitriptilina) somministrate a donne in gravidanza fino al momento del parto. Allattamento: nortriptilina e' escreta in piccole quantita' con il latte materno ma e' improbabile che abbia effetti sul neonato quando sono utilizzate dosi terapeutiche. La dose ingerita dal neonato e' circa il 2% della dose giornaliera materna correlata al peso (in mg/kg). L'allattamento puo' essere continuato durante la terapia connortriptilina se considerata di importanza clinica, ma si raccomandadi tenere il neonato sotto osservazione, specialmente nelle prime 4 settimane dopo la nascita. Fertilita': non sono disponibili dati sull'effetto della nortriptilina sulla fertilita' animale e umana.
INDICAZIONI
Noritren e' indicato negli adulti per il trattamento di: episodi di depressione maggiore, singoli o ricorrenti; disturbo depressivo maggiore.
INTERAZIONI
Interazioni farmacodinamiche. Associazioni controindicate Inibitori delle MAO (non selettivi e selettivi A (moclobemide) e B (selegilina)),rischio di "sindrome serotoninergica" (vedere paragrafo 4.3). Associazioni sconsigliate. Simpaticomimetici: nortriptilina puo' potenziare gli effetti cardiovascolari di adrenalina, efedrina, isoprenalina, noradrenalina, fenilefrina e fenilpropanolamina (ad esempio contenuti in anestetici locali e generali e decongestionanti nasali). Bloccanti dei neuroni adrenergici: gli antidepressivi triciclici possono contrastarel'effetto antipertensivo di guanetidina, betanidina, reserpina, clonidina e metildopa. Durante il trattamento con antidepressivi triciclicie' opportuno rivalutare la terapia antipertensiva. Anticolinergici (come biperiden): gli antidepressivi triciclici possono potenziare gli effetti di questi medicinali sull'occhio, sul sistema nervoso centrale,sull'intestino e sulla vescica; l'uso concomitante deve essere evitatoa causa di un aumentato rischio di ileo paralitico, iperpiressia, ecc. Medicinali che prolungano l'intervallo QT, compresi gli antiaritmicicome la chinidina, gli antistaminici astemizolo e terfenadina, alcuniantipsicotici (in particolare pimozide e sertindolo), cisapride, alofantrina e sotalolo, poiche' possono aumentare il rischio di aritmie ventricolari se assunti in concomitanza con antidepressivi triciclici. Antimicotici come fluconazolo e terbinafina aumentano le concentrazionisieriche dei triciclici e la relativa tossicita'. Sono state osservate sincope e torsione di punta. Associazioni che richiedono precauzioniper l'uso: medicinali serotoninergici come buprenorfina, poiche' aumenta il rischio di sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.4). Depressori del SNC:nortriptilina puo' potenziare gli effetti sedativi dell'alcol, dei barbiturici e di altri depressori del SNC. Interazioni farmacocinetiche.Influenza di altri medicinali sulla farmacocinetica degli antidepressivi triciclici: gli antidepressivi triciclici, inclusa nortriptilina,sono metabolizzati dall'isoenzima CYP2D6 del citocromo epatico P450. Il CYP2D6 e' polimorfo nella popolazione e l'isoenzima puo' essere inibito da diversi farmaci psicotropi e altri medicinali come, ad esempio,neurolettici, inibitori della ricaptazione della serotonina (eccettocitalopram, che e' un inibitore molto debole), betabloccanti e antiaritmici piu' recenti. I barbiturici e altri induttori enzimatici possonoabbassare i livelli plasmatici degli antidepressivi triciclici e ridurre la risposta antidepressiva. Cimetidina, metilfenidato e calcio-antagonisti aumentano i livelli plasmatici dei triciclici e la relativa tossicita'. Gli antidepressivi triciclici e i neurolettici inibiscono reciprocamente il loro metabolismo; cio' puo' portare ad una riduzionedella soglia convulsiva e a crisi convulsive. Puo' essere necessario aggiustare la dose di questi medicinali. E' stato osservato che gli antimicotici, come fluconazolo e terbinafina, aumentano i livelli siericidi amitriptilina e di nortriptilina. L'acido valproico puo' aumentarela concentrazione plasmatica di nortriptilina. Si raccomanda pertantoun monitoraggio clinico.
POSOLOGIA
Posologia: si consiglia di iniziare con una dose bassa e aumentare gradualmente, osservando con cura la risposta clinica ed eventuali evidenze di intolleranza. Dosi superiori a 150 mg al giorno vanno preferibilmente limitate ai pazienti ospedalizzati. Adulti: inizialmente 50 mg una volta al giorno somministrati al mattino oppure 25 mg 2-3 volte algiorno, incrementati gradualmente, se necessario, di 25 mg a giorni alterni fino a 100-150 mg una volta al giorno oppure 50 mg 2-3 volte algiorno (raramente 200 mg al giorno ai pazienti ospedalizzati). Le dosiaggiuntive vanno somministrate principalmente al mattino. La dose dimantenimento e' uguale alla dose terapeutica ottimale. Pazienti anziani, pazienti di eta' superiore a 60 anni: inizialmente 10 mg 2-3 volteal giorno oppure 25 mg una volta al giorno, aumentati gradualmente, senecessario, a giorni alterni fino a 150 mg al giorno. Le dosi aggiuntive vanno somministrate principalmente al mattino. La dose di mantenimento e' uguale alla dose terapeutica ottimale. Popolazione pediatrica:l'uso di Noritren non e' raccomandato nei bambini e negli adolescentia causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia. La sicurezza e l'efficacia di Noritren nei bambini di eta' inferiore a 18anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Ridotta funzionalita' renale: nortriptilina puo' essere somministrata alle dosiusuali ai pazienti con insufficienza renale. Ridotta funzionalita' epatica: e' consigliabile un'attenta scelta della dose e, se possibile,una misurazione del livello del farmaco nel siero. Durata del trattamento: l'effetto antidepressivo si manifesta in genere dopo 2-4 settimane. Il trattamento con antidepressivi e' sintomatico e, pertanto, deveesser continuato per un periodo di tempo appropriato, in genere fino a6 mesi dopo la remissione al fine di prevenire le recidive. In pazienti con depressione ricorrente (unipolare) puo' essere necessario continuare la terapia di mantenimento per alcuni anni. Sospensione: quandosi interrompe la terapia, il farmaco deve essere sospeso gradualmentenel corso di alcune settimane. Modo di somministrazione: gli incrementi delle dosi vanno preferibilmente effettuati al mattino. Le compressevanno deglutite con acqua.
PRINCIPI ATTIVI
Noritren 10 mg: ogni compressa contiene 10 mg di nortriptilina (pari a11,38 mg di nortriptilina cloridrato). Noritren 25 mg: ogni compressacontiene 25 mg di nortriptilina (pari a 28,45 mg di nortriptilina cloridrato). Eccipiente con effetti noti. 10 mg: ogni compressa contiene17,3 mg di lattosio monoidrato; 25 mg: ogni compressa contiene 18,1 mgdi lattosio monoidrato (Vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completodegli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.