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GLICOREST*36CPR DIV 5MG+500MG

GLICOREST*36CPR DIV 5MG+500MG

ABIOGEN PHARMA SpA
minsan: 034576013
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AVVERTENZE
Per la presenza di un derivato sulfanilureico l'uso deve essere limitato ai pazienti con diabete mellito sintomatico insorto in eta' adultae non chetogenico che non possa essere controllato con la dieta e neiquali la somministrazione di insulina non e' indicata. Il trattamentocon sulfaniluree di pazienti con deficienza di G6PD puo' portare ad anemia emolitica. Glicorest, contenendo glibenclamide come principio attivo, deve essere pertanto utilizzato con cautela in tali pazienti e deve essere considerata un'alternativa terapeutica. La somministrazionedi glibenclamide, in confronto al trattamento con metformina o gliclazide, e' stata associata ad un aumentato rischio di mortalita' cardiovascolare secondo quanto emerso dai risultati di studi epidemiologici. E' stato osservato un aumento del rischio di mortalita' cardiovascolarespecialmente in pazienti affetti da patologie coronariche. Anziani. Pazienti anziani: un'eta' pari o superiore a 65 anni e' stata indentificata come un fattore di rischio per l'ipoglicemia in pazienti trattaticon sulfaniluree. L'ipoglicemia puo' essere difficile da riconoscerenell'anziano. Le dosi iniziali e di mantenimento di glibenclamide devono essere attentamente aggiustate per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.2). Ipoglicemia: fenomeni ipoglicemici possono manifestarsi, sebbene raramente, soprattutto in soggetti debilitati, ineta' avanzata, in caso di sforzi fisici inconsueti, in caso di alimentazioni irregolari o assunzione di bevande alcooliche, in caso di compromissione della funzionalita' renale e/o epatica. In caso di manifestazioni ipoglicemiche (vedere paragrafo 4.8) somministrare carboidrati(zucchero); nei casi piu' gravi, che raramente possono arrivare fino alla perdita della coscienza, e' necessario effettuare un'infusione lenta i.v. di soluzione glucosata. In concomitanza con traumi, interventichirurgici, malattie infettive e febbrili, puo' rendersi necessario instaurare temporaneamente la terapia insulinica per mantenere un adeguato controllo metabolico. E' opportuno tenere presente la possibilita'di reazioni antabuse-simili dopo l'ingestione di bevande alcooliche.Il trattamento deve essere sospeso 48 ore prima dell'esecuzione di unaangiografia o di una urografia riprendendolo, se necessario, 48 ore dopo l'esame. Ogni trattamento (primo trattamento o passaggio da altriipoglicemizzanti) deve essere prescritto dal medico. Il paziente deveattenersi rigorosamente alle prescrizioni mediche circa la posologia,le modalita' di assunzione, il concomitante regime dietetico e l'attivita' fisica. I pazienti trattati devono essere frequentemente studiatial fine di individuare eventuali fattori o condizioni capaci di indurre o di aggravare uno stato di ipossia cellulare e quindi di favorirela comparsa di una lattacidosi. Acidosi lattica: l'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L'accumulo di metformina si manifestacon il peggioramento acuto della funzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosi lattica. In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione dimetformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possanocompromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi,diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosilattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica. Irisultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. I medici devono avvertire i pazienti sul rischio e sui sintomi dell'acidosi lattica. Il rischio di tale inconveniente e' piu' frequente nei pazienti di eta' superiore ai 60 anni, negli stati di insufficienza epatica e/o renale, diinsufficienza cardiorespiratoria, di intossicazione etilica, di digiuno prolungato, in caso di trattamento con diuretici ed in caso di turbegastrointestinali. I pazienti devono essere istruiti a riconoscere isintomi premonitori dell'acidosi lattica (anoressia, nausea, febbre, vomito, crampi muscolari, aumento dell'ampiezza e della frequenza del respiro, malessere, dolori addominali, diarrea, eventuale obnubilamentoo perdita della coscienza) e dell'ipoglicemia (cefalea, irritabilita', turbe del sonno, depressione nervosa, tremori, forte sudorazione) onde avvertire tempestivamente il medico che deve essere altresi' informato anche in caso di malattie febbrili o disturbi digestivi intercorrenti. In questo caso il medico stesso deve istituire tempestivamente inecessari accertamenti. Visto che l'acidosi lattica puo' avere esito infausto, non appena si abbia il sospetto che essa si sta instaurando e' necessario interrompere la somministrazione e ricoverare d'urgenza il paziente. L'osservazione di un'acidosi metabolica con evidenza di chetoacidosi in un diabetico senza particolare stato di intossicazione esogena (da salicilici, da alcool ecc.) e' da considerarsi sospetta. Pazienti con malattie mitocondriali note o sospette: in pazienti con malattie mitocondriali note, come l'encefalopatia mitocondriale con acidosi lattica ed episodi ictus-simili (sindrome MELAS, Mitochondrial Encephalopathy with Lactic Acidosis, and Stroke-like episodes) e diabete esordita' a trasmissione materna (MIDD, Maternal Inherited Diabetes and Deafness), metformina non e' raccomandata a causa del rischio di esacerbazione dell'acidosi lattica e di complicanze neurologiche che possono determinare un peggioramento della malattia. In caso di segni e sintomi indicativi di sindrome MELAS o di MIDD dopo l'assunzione di metformina, il trattamento con metformina deve essere interrotto immediatamente e deve essere effettuata una valutazione diagnostica tempestiva.Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatiaindotta da mezzo di contrasto.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Associazioni di antidiabetici orali.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; ipersensibilita' ad altre sulfonamidi edai loro derivati (possibili fenomeni di sensibilita' crociata); diabete latente; diabete sospetto; diabete gestazionale, diabete insulino-dipendente, diabete chetoacidosico; coma e precoma diabetico; qualsiasitipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); insufficienza renale severa (GFR < 30 mL/min); condizioni acute che possono potenzialmente alterare la funzione renale come: disidratazione, infezione grave, shock; trattamento in corso con diureticio con agenti antipertensivi suscettibili di provocare alterazioni della funzione renale o durante una urografia endovenosa; affezioni cardiocircolatorie gravi (scompenso cardiaco, stato di shock cardiogeno o tossinfettivo, turbe della circolazione arteriosa periferica); affezioni respiratorie gravi; malattie acute o croniche che possano provocareipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, recenteinfarto miocardico, shock; insufficienza surrenale; insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcoolismo; regimi fortemente ipocalorici e, soprattutto, stati di digiuno; gravi malattie distrofiche;emorragie acute gravi; gangrena; durante i due giorni precedenti o seguenti un intervento chirurgico; gravidanza e allattamento; somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati (vedere paragrafo4.4).
DENOMINAZIONE
GLICOREST 5 MG+500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Amido di mais, silice colloidale anidra, cellulosa microcristallina, gelatina, glicerolo 85 per cento, talco, magnesio stearato, ipromellosa, titanio diossido, macrogol 400.
EFFETTI INDESIDERATI
I seguenti effetti indesiderati possono verificarsi durante il trattamento con l'associazione glibenclamide-metformina. La loro frequenza e'definita come segue: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100, < 1/10); non comuni (>=1/1.000, < 1/100); rari (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000 e casi isolati). Patologie gastrointestinali. Molto comuni: patologie dell'apparato gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, perdita dell'appetito. Questi effetti indesiderati si verificano piu' frequentemente durante l'inizio della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Perprevenirli si raccomanda di assumere Glicorest in 1-3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Anche un lento aumento del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, alterazioni del gusto. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: reazioni cutanee quali eritema, prurito, orticaria, eritema multiforme, vasculite allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rari: ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4), acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4), diminuzione/carenza di vitamina B 12, diminuzione dell'assorbimento di vitamina B 12 con diminuzione dei livelli sierici durante l'utilizzo a lungo termine.Si raccomanda di prendere in considerazione tale eziologia nei pazienti con anemia megaloblastica (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rari: leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, aplasia midollare, pancitopenia. Patologieepatobiliari. Molto rari: casi isolati di alterazioni nei test di funzionalita' epatica o epatite che si risolvono in seguito a interruzionedel trattamento con Glicorest. Colestasi. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni da ipersensibilita'. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Glicorest e' controindicato in gravidanza. Il diabete noncontrollato durante la gravidanza (gestazionale o permanente) e' associato ad un aumento del rischio di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Una quantita' limitata di dati sull'impiego di metformina in gravidanza non indica un aumento del rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. Quandola paziente programma una gravidanza e durante la gravidanza, si raccomanda di non trattare il diabete con metformina, ma con insulina permantenere i livelli di glicemia il piu' vicino possibile ai livelli normali, in modo da ridurre il rischio di malformazioni fetali. Allattamento: Glicorest e' controindicato durante l'allattamento. La metformina e' secreta nel latte materno umano. Non e' stato mostrato alcun effetto della metformina in neonati/lattanti allattati da donne trattate.Tuttavia, poiche' e' disponibile soltanto un numero limitato di dati,l'allattamento durante il trattamento con metformina non e' raccomandato. La decisione di interrompere l'allattamento deve essere presa dopoaver valutato il vantaggio dell'allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti avversi sul bambino. Fertilita': la fertilita' deiratti maschi e femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/die, che corrisponde approssimativamente a tre volte la dose giornaliera massima raccomandata negliesseri umani, in rapporto alla superficie corporea.
INDICAZIONI
Diabete mellito non insulino-dipendente, non chetoacidosico, che non sia controllabile con la sola dieta o con la dieta e sulfaniluree.
INTERAZIONI
L'azione ipoglicemizzante della sulfanilurea puo' essere aumentata daldicumarolo e derivati, dagli inibitori delle monoaminossidasi, dai sulfamidici, dai chinoloni (principalmente fluorochinoloni come gatifloxacina, ciprofloxacina, ecc.), dal fenilbutazone e derivati, dal cloramfenicolo, dalla ciclofosfamide, dal probenecid, dai fibrati, dal feniramidolo e dai salicilati, dal miconazolo orale, dal sulfinpirazone, dalla perexilina e dall'ingestione di alcool in quantita' elevata; essapuo' invece essere diminuita dall'adrenalina, dai corticosteroidi, daicontraccettivi orali, dai diuretici tiazidici, dal diazossido, dai derivati fenotiazinici, dalla fenitoina, dai barbiturici; cautela deve essere anche posta nel somministrare contemporaneamente beta-bloccanti.In casi rari e' stato osservato un indesiderato potenziamento o una diminuzione dell'attivita' ipoglicemizzante della sulfanilurea in casodi concomitante trattamento con farmaci H 2 -antagonisti. Occorre tenere presente che le biguanidi possono potenziare l'azione degli anticoagulanti. In corso di trattamento con beta-bloccanti ed anche con clonidina, guanetidina o reserpina, la percezione dei sintomi premonitori di una crisi ipoglicemica puo' essere compromessa. Uso concomitante nonraccomandato. Alcol: l'intossicazione acuta da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica. Evitare il consumo di alcol e di farmaci contenenti alcol (vedere paragrafo 4.4). Agenti di contrasto iodati: la somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging enon deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.4. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosilattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale.Medicinali con attivita' iperglicemizzante intrinseca (quali glucocorticoidi (per via sistemica e locale) e simpatico-mimetici): puo' esserenecessario informare il paziente ed eseguire controlli piu' frequentidella glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessarioadeguare il dosaggio della metformina durante la terapia con l'altromedicinale.
POSOLOGIA
Adulti con normale funzione renale (GFR >= 90 mL/min): la posologia giornaliera, le modalita' e la durata del trattamento vanno stabilite dal medico curante in base alla situazione glicometabolica del paziente.In linea di massima la posologia e' di 1-3 compresse al giorno, suddivise ai pasti principali. Anziani. Pazienti con eta' pari o superiorea 65 anni: le dosi iniziali e di mantenimento di glibenclamide devonoessere attentamente aggiustate per ridurre il rischio di ipoglicemia.Il trattamento deve iniziare con la dose disponibile piu' bassa e se necessario aumentarla gradualmente (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: essendo la metformina escreta dai reni, una compromissioneanche lieve della funzionalita' renale puo' accrescere considerevolmente il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) ragione per laquale, la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi. La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere. I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminatiprima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min. Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di Glicorest, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell'associazione a dose fissa. GFR: 60-89 ml/min. Metformina: la massima dose giornaliera e' 3.000 mg. Una riduzionedella dose puo' essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale. GFR: 45-59 ml/min. Metformina: la massimadose giornaliera e' 2.000 mg. La dose iniziale non deve superare meta'della dose massima. GFR: 30-44 ml/min. Metformina: la massima dose giornaliera e' 1.000 mg. La dose iniziale non deve superare meta' delladose massima. Glibenclamide: una ridotta funzione renale puo' dare luogo a fenomeni di accumulo del prodotto e quindi a maggiore frequenza di fenomeni ipoglicemici. GFR: <30 ml/min. Metformina: metformina e' controindicata. Glibenclamide: glibenclamide e' controindicata.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene i principi attivi: glibenclamide 5,00 mg, metformina cloridrato 500,00 mg. Per l'elenco completodegli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia - San Miniato - Comunale 1 - San Miniato Spedizione Gratuita
    Disponibile solo per il ritiro in farmacia San Miniato
  • Ritiro in Farmacia - San Donato - Viale Leonardo da Vinci - Comunale 2 - Comunale 2 - San Donato Spedizione Gratuita
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  • Locker - San Donato - Viale Leonardo da Vinci - Comunale 2 Spedizione Gratuita

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