hai aggiunto
hai aggiunto
Attenzione: Non effettuiamo spedizioni ma solo ritorno in farmacia o presso il locker
AVVERTENZE
Si raccomanda una diminuzione graduale del dosaggio quando si interrompe il trattamento, che pero' non deve essere interrotto bruscamente. Se i pazienti rilevano inefficacia del trattamento o se superano le piu' alte dosi raccomandate di questo farmaco, si deve richiedere un parere medico. Peggioramenti improvvisi e progressivi nel controllo dell'asma rappresentano un potenziale pericolo di vita e il paziente deve essere sottoposto a una visita medica d'urgenza. In tale situazione si deve considerare la necessita' di aumentare la terapia con corticosteroidi, per esempio, con un ciclo di corticosteroidi per via orale o se e' presente un'infezione di intraprendere un trattamento antibiotico. Ai pazienti si deve consigliare di avere a disposizione in ogni momento il proprio inalatore al bisogno, sia questo medicinale (per i pazienti asmatici che assumono questo farmaco quale terapia di mantenimento e al bisogno) o un separato broncodilatatore ad azione rapida (per tutti i pazienti che assumono questo farmaco solo come terapia di mantenimento). Si deve ricordare ai pazienti di assumere la propria dose di mantenimento di questo medicinale, come prescritto, anche in assenza di sintomi. L'uso profilattico di questo farmaco, per esempio, prima di un esercizio fisico, non e' stato studiato. Le inalazioni al bisogno di questo medicinale devono essere assunte in risposta ai sintomi dell'asma ma non sono da intendersi per un uso profilattico regolare, per esempio, prima di un esercizio fisico. Per tale uso deve essere considerato un altro broncodilatatore ad azione rapida. Una volta che i sintomi dell'asma sono sotto controllo, puo' essere presa in considerazione la riduzione graduale della dose di questo farmaco. Il monitoraggio regolare dei pazienti e' importante quando il trattamento inizia a prevedere riduzioni di dosaggio. Deve essere utilizzata la dose efficace piu' bassa di questo medicinale. I pazienti non devono iniziare la terapia con questo farmaco durante una riacutizzazione, oppure se presentano significativi peggioramenti o deterioramenti acuti dell'asma. Durante il trattamento con questo medicinale possono presentarsi gravi eventi avversi collegati all'asma e riacutizzazioni. Ai pazienti deve essere richiesto di continuare il trattamento ma anche di chiedere il consiglio del medico qualora i sintomi dell'asma rimangano incontrollati o peggiorino dopo l'inizio della terapia con questo farmaco. Come con altre terapie inalatorie, si puo' verificare broncospasmo paradosso, con un incremento immediato, dopo l'assunzione, del respiro corto e sibilante. Se il paziente accusa un broncospasmo paradosso, la somministrazione di questo medicinale deve essere interrotta immediatamente, il paziente deve essere valutato e, se necessario, istituita una terapia alternativa. Il broncospasmo paradosso risponde all'inalazione di broncodilatatori ad azione rapida e deve essere trattato immediatamente. Effetti sistemici si possono manifestare con qualsiasi corticosteroide inalato, soprattutto ad alte dosi e prescritte per lunghi periodi. La comparsa di tali effetti e' molto meno probabile con il trattamento per via inalatoria, che con i corticosteroidi per via orale. I possibili effetti sistemici includono sindrome di Cushing, caratteristiche cushingoidi, soppressione surrenale, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, diminuzione della densita' minerale ossea, cataratta e glaucoma, e piu' raramente, una gamma di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione o aggressivita' (in particolare nei bambini). Disturbi visivi: con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici. Devono essere considerati gli effetti potenziali sulla densita' ossea, particolarmente nei pazienti trattati con alte dosi per periodi prolungati che hanno dei fattori di rischio coesistenti per l'osteoporosi. In bambini, studi a lungo termine con budesonide per via inalatoria, a dosi medie giornaliere di 400 microgrammi (dose erogata) o in adulti a dosi giornaliere di 800 microgrammi (dose erogata), non hanno evidenziato effetti significativi sulla densita' minerale ossea. Non sono disponibili informazioni sull'effetto di questo farmaco a dosi piu' elevate. Se sussistono ragioni per supporre un danno alla funzionalita' surrenale causata da una precedente terapia con steroidi per via sistemica, si deve porre attenzione ai pazienti quando vengono fatti passare ad una terapia con questo farmaco. I benefici della terapia con budesonide per via inalatoria dovrebbero normalmente ridurre al minimo l'uso di steroidi per via orale, ma nei pazienti che gia' provengono da una terapia con steroidi per via orale puo' permanere il rischio di danno surrenale per un lungo periodo di tempo. Dopo la fine della terapia con corticosteroidi per via orale, la guarigione puo' richiedere una considerevole quantita' di tempo e, quindi, i pazienti dipendenti da steroidi somministrati per via orale che passano alla terapia con budesonide per via inalatoria possono essere a rischio di danno della funzione surrenale per una considerevole quantita' di tempo. In tali circostanze, deve essere regolarmente monitorata la funzione dell'asse ipotalamo-ipofisario (HSA). Il trattamento prolungato con alte dosi di corticosteroidi somministrati per via inalatoria, specificamente piu' alte rispetto a quelle raccomandate, puo' anche comportare una soppressione surrenale, clinicamente significativa. Quindi, durante periodi di stress, come in caso di infezioni severe o chirurgia d'elezione, deve essere considerata la copertura addizionale con corticosteroidi sistemici. La rapida riduzione della dose di steroidi puo' provocare crisi surrenali acute. I sintomi e i segni che si possono osservare nelle crisi surrenali acute possono essere piuttosto generici, ma possono includere anoressia, dolore addominale, perdita di peso, stanchezza, cefalea, nausea, vomito, riduzione dei livelli di coscienza, convulsioni, ipotensione e ipoglicemia.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie: adrenergici in combinazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso gli anticolinergici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti (lattosio, che contiene piccole quantita' di proteine del latte).
DENOMINAZIONE
GIBITER, 80 MICROGRAMMI/4,5 MICROGRAMMI/INALAZIONE, POLVERE PER INALAZIONE
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato (che contiene proteine del latte).
EFFETTI INDESIDERATI
Poiche' questo farmaco contiene sia budesonide che formoterolo, si puo' manifestare lo stesso quadro di effetti indesiderati osservato relativamente alle singole sostanze. Non e' stato osservato alcun aumento di incidenza di reazioni avverse in seguito alla contemporanea somministrazione dei due composti. Le reazioni avverse piu' comuni correlate al farmaco sono gli effetti indesiderati farmacologicamente prevedibili della terapia con agonisti dei recettori beta 2 -adrenergici, quali tremori e palpitazioni. Questi effetti tendono a essere di lieve entita' e solitamente scompaiono entro pochi giorni dall'inizio del trattamento. Le reazioni avverse associate a budesonide o formoterolo sono indicate di seguito ed elencate secondo la classificazione per sistemi, organi e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100,< 1/10), non comune (>=1/1000,< 1/100), raro (>=1/10000, < 1/1000) e molto raro (< 1/10000). Infezioni e infestazioni. Comune: infezione da candida nell'orofaringe. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilità immediata e ritardata quali ad es., esantema, orticaria, prurito, dermatite, angioedema e reazione anafilattica. Patologie endocrine. Molto raro: sindrome di cushing, soppressione della funzione surrenale, ritardo nella crescita, riduzione della densità minerale ossea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipopotassiemia; molto raro: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: aggressione, iperattività psicomotoria, ansia, disturbi del sonno; molto raro: depressione, modificazioni del comportamento (prevalentemente nei bambini). Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, tremore; non comune: capogiri; molto raro: patologie del gusto. Patologie dell'occhio. Non comune: visione, offuscata; molto raro: cataratta e glaucoma. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: tachicardia; raro: aritmie cardiache quali, ad es., fibrillazione atriale tachicardia sopraventricolari, extrasistoli; molto raro: angina pectoris. Prolungamento dell'intervallo qtc. Patologie vascolari. Molto rare: variazione della pressione sanguigna. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: lieve irritazione alla gola, tosse, disfonia inclusa raucedine; raro: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: contusioni. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari. L'infezione da candida nel tratto orofaringeo e' dovuta al deposito del farmaco. Avvisare il paziente di sciacquare la bocca con acqua dopo ogni dose al fine di minimizzare il rischio. Le infezioni da candida nel tratto orofaringeo di solito rispondono a trattamenti con anti-micotici topici senza la necessita' di interrompere il corticosteroide per via inalatoria. Se si verifica candidiasi orofaringea, i pazienti devono sciacquare la bocca con acqua anche dopo le inalazioni al bisogno. Come con altre terapie inalatorie, potrebbe manifestarsi, sebbene molto raramente, il broncospasmo paradosso, manifestandosi in meno di 1 persona su 10.000, con comparsa di respiro sibilante e corto, subito dopo la somministrazione. Il broncospasmo paradosso risponde all'inalazione di un broncodilatatore a rapida azione e deve essere trattato immediatamente. Questo farmaco deve essere immediatamente interrotto, si deve valutare il paziente e, se necessario, iniziare una terapia alternativa. Con l'inalazione di corticosteroidi potrebbero manifestarsi effetti sistemici, particolarmente ad alte dosi e per periodi prolungati. Tali effetti si verificano meno frequentemente che con i corticosteroidi somministrati per via orale. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, caratteristiche cushingoidi, soppressione della funzione surrenale, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, riduzione della densita' minerale ossea, cataratta e glaucoma. Potrebbe manifestarsi una maggiore suscettibilita' alle infezioni e una compromissione della capacita' di adattamento allo stress. Gli effetti dipendono probabilmente dalla dose, dal tempo di esposizione, dalla contemporanea e precedente esposizione a steroidi e alla sensibilita' individuale. Il trattamento con agonisti beta 2 -adrenergici puo' causare un aumento dei livelli ematici di insulina, degli acidi grassi liberi, di glicerolo e dei corpi chetonici. Popolazione pediatrica: Si raccomanda di controllare periodicamente la statura dei bambini in trattamento prolungato con corticosteroidi inalatori. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non sono disponibili dati clinici relativi alla somministrazione di questo farmaco o di formoterolo e budesonide somministrati contemporaneamente in gravidanza. Nel ratto, i dati di uno studio sullo sviluppo embrio-fetale, non hanno evidenziato un qualunque effetto addizionale causato dall'associazione. Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di formoterolo in donne in gravidanza. In studi di riproduzione animale, il formoterolo, a livelli di esposizione sistemica molto elevati, ha causato effetti avversi. I dati su circa 2.000 gravidanze di pazienti, esposte all'uso di budesonide per via inalatoria, indicano che non vi e' un aumento di rischio di teratogenicita' associato all'uso del farmaco. In studi sugli animali, i glucocorticosteroidi hanno indotto malformazioni. Cio' non sembra probabile per l'uomo quando si assumono le dosi raccomandate. Studi sugli animali, ad esposizioni inferiori all'intervallo di dosi teratogeniche, hanno anche evidenziato un coinvolgimento dell'eccesso di glucocorticoidi in eta' prenatale nell'aumento del rischio di una ritardata crescita intrauterina, disturbi cardiovascolari nell'animale adulto, modifiche permanenti della densita' dei recettori glucocorticoidi, del turnover e della funzionalita' dei neurotrasmettitori. Durante la gravidanza, questo farmaco deve essere somministrato solo se i benefici sono superiori ai potenziali rischi. Budesonide deve essere somministrato alla dose piu' bassa terapeuticamente efficace, necessaria per il mantenimento del controllo adeguato dell'asma. Allattamento: budesonide viene escreto nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche non sono attesi effetti sui lattanti. Non e' noto se formoterolo passi nel latte materno umano. Nel ratto, piccole quantita' di formoterolo sono state rilevate nel latte materno. La somministrazione di questo medicinale a donne che allattano al seno deve essere presa in considerazione solo se i benefici attesi per la madre sono maggiori di ogni possibile rischio per il bambino. Fertilita': non esistono dati disponibili sul potenziale effetto di budesonide sulla fertilita'. Studi sulla riproduzione animale con formoterolo hanno mostrato una fertilita' piuttosto ridotta nei ratti maschi sottoposti ad un'alta esposizione sistemica.
INDICAZIONI
Questo farmaco da 80 microgrammi/4,5 microgrammi/inalazione e' indicato in adulti, adolescenti, bambini dai 6 anni. Questo farmaco da 80 microgrammi/4,5 microgrammi/inalazione e' indicato per il regolare trattamento dell'asma quando e' appropriato l'uso di una terapia di associazione (corticosteroide per via inalatoria e un agonista dei recettori beta 2 -adrenergici a lunga durata d'azione). Nei seguenti casi: pazienti che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e con agonisti dei recettori beta 2 -adrenergici a breve durata d'azione, usati "al bisogno"; o pazienti che sono gia' adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria, sia con agonisti dei recettori beta 2 -adrenergici a lunga durata d'azione. Nota: questo medicinale da 80 microgrammi/4,5 microgrammi/inalazione non e' adatto al trattamento dei pazienti con asma grave.
INTERAZIONI
Interazioni farmacocinetiche: i potenti inibitori dell'enzima CYP3A (per es. ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, claritromicina, telitromicina, nefazodone, cobicistat e inibitori delle proteasi dell'HIV), e' probabile possano incrementare in modo marcato i livelli plasmatici di budesonide e, quindi, l'uso contemporaneo deve essere evitato. Se cio' non fosse possibile, l'intervallo di tempo tra la somministrazione dell'inibitore e budesonide, dovra' essere il piu' lungo possibile. Nei pazienti che utilizzano potenti inibitori del CYP 3A, la terapia di mantenimento e al bisogno, vanno evitate. La somministrazione di 200 mg una volta al giorno di ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha incrementato in media di sei volte i livelli plasmatici di budesonide somministrato contemporaneamente per via orale (dose singola 3 mg). Quando ketoconazolo e' stato somministrato 12 ore dopo budesonide, la concentrazione e' aumentata in media di sole tre volte, evidenziando che l'aumento dell'intervallo dei tempi di somministrazione puo' ridurre l'aumento dei livelli plasmatici. I dati limitati relativi a tale interazione e riguardante alte dosi di budesonide per via inalatoria, indicano che aumenti marcati dei livelli plasmatici (in media quattro volte) possono verificarsi se itraconazolo, 200 mg una volta al giorno, viene somministrato contemporaneamente a budesonide per via inalatoria (dose singola di 1000 microgrammi). Si ritiene che il trattamento concomitante con i medicinali contenenti cobicistat possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L'associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso e' necessario monitorare i pazienti per verificare l'assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi. Interazioni farmacodinamiche: i bloccanti beta-adrenergici possono indebolire o inibire l'effetto di formoterolo. Pertanto, questo farmaco non deve essere somministrato contemporaneamente ai bloccanti beta-adrenergici (inclusi i colliri), a meno che cio' non sia indispensabile. Il trattamento contemporaneo con chinidina, disopiramide, procainamide, fenotiazine, antistaminici (terfenadina), e antidepressivi triciclici, puo' prolungare l'intervallo QTc e aumentare il rischio di aritmie ventricolari. Inoltre, L-dopa, L-tiroxina, ossitocina e alcool, possono ridurre la tolleranza cardiaca nei confronti dei beta 2 -simpaticomimetici. Il trattamento concomitante con inibitori delle monoamino ossidasi, compresi i farmaci con proprieta' similari quali, furazolidone e procarbazina, puo' scatenare crisi ipertensive. Esiste un rischio elevato di aritmie in pazienti sottoposti contemporaneamente ad anestesia con idrocarburi alogenati. L'uso contemporaneo di altri farmaci beta-adrenergici o anticolinergici puo' avere un potenziale effetto broncodilatatorio additivo. L'ipopotassiemia puo' accrescere la tendenza alle aritmie, nei pazienti trattati con glicosidi digitalici. L'ipopotassiemia puo' insorgere a seguito di una terapia con beta 2 -agonisti e puo' essere potenziata dal trattamento concomitante con derivati xantinici, corticosteroidi e diuretici. Non sono state osservate interazioni di budesonide e di formoterolo con altri farmaci utilizzati nel trattamento dell'asma. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
POSOLOGIA
Posologia. Asma: questo farmaco non e' destinato alla gestione della fase iniziale dell'asma. Il dosaggio dei componenti di questo farmaco e' individuale e deve essere adattato alla gravita' della malattia. Cio' deve essere tenuto in considerazione non solo quando si inizia un trattamento con prodotti in associazione, ma anche quando il dosaggio di mantenimento viene adattato. Se un paziente necessita di dosi diverse da quelle disponibili in associazione nell'inalatore, si devono prescrivere dosi appropriate di agonisti dei recettori beta 2 -adrenergici e/o di corticosteroidi da utilizzare con inalatori separati. La dose deve essere titolata al livello piu' basso al quale viene mantenuto il controllo effettivo dei sintomi. I pazienti devono essere regolarmente rivalutati dal medico in modo che la dose di questo medicinale rimanga ottimale. Quando il controllo a lungo termine dei sintomi viene mantenuto con il dosaggio raccomandato piu' basso, il passo successivo puo' prevedere, a titolo di prova, la somministrazione del solo corticosteroide inalatorio. Per questo farmaco ci sono due modalita' di trattamento. A. Terapia di mantenimento: questo farmaco e' assunto come trattamento di mantenimento regolare con un altro broncodilatatore ad azione rapida da utilizzarsi al bisogno. B. Terapia di mantenimento e al bisogno: questo medicinale e' assunto sia quale trattamento di mantenimento regolare, sia al bisogno in risposta ai sintomi. A. Terapia di mantenimento. Ai pazienti si deve consigliare di avere sempre a disposizione il loro broncodilatatore a rapida azione per l'uso in caso di necessita'. Dosi raccomandate. Adulti (18 anni e oltre): 1-2 inalazioni due volte al giorno. Alcuni pazienti possono necessitare fino a un massimo di 4 inalazioni 2 volte al giorno. Adolescenti (12-17 anni): 1-2 inalazioni due volte al giorno. Bambini (6 anni e oltre): 2 inalazioni due volte al giorno. Nella pratica corrente, quando viene raggiunto il controllo dei sintomi con il regime posologico di due volte al giorno, la titolazione del dosaggio alla dose efficace piu' bassa potrebbe includere la somministrazione di questo farmaco una volta al giorno nel caso in cui, a giudizio del medico, sia richiesto l'uso di un broncodilatatore a lunga durata d'azione in combinazione con un corticosteroide per via inalatoria,per mantenere il controllo. Un ricorso crescente ad altri broncodilatatori ad azione rapida indica un peggioramento delle condizioni di base e richiede una rivalutazione della terapia per l'asma. Bambini sotto i 6 anni: poiche' sono disponibili solo dati limitati, questo medicinale va evitato nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. B. Terapia di mantenimento e al bisogno: i pazienti assumono una dose giornaliera di mantenimento di queso farmaco e inoltre assumono questo medicinale al bisogno, in risposta ai sintomi. Ai pazienti si deve consigliare di avere sempre questo farmaco disponibile in caso di necessita'. La terapia di mantenimento e al bisogno deve essere considerata specialmente per i pazienti con: inadeguato controllo dell'asma e in presenza di un uso frequente di farmaco al bisogno; esacerbazioni dell'asma che hanno richiesto, in passato, un intervento medico. Nei pazienti che assumono frequentemente un alto numero di inalazioni di questo medicinale al bisogno, questo farmaco e' necessario uno stretto monitoraggio degli eventi avversi correlati alla dose. Dosaggi raccomandati. Adulti e adolescenti (12 anni e oltre): la dose di mantenimento raccomandata e' di 2 inalazioni al giorno, assunte sia come un'inalazione al mattino ed una alla sera o come 2 inalazioni al mattino o alla sera. I pazienti devono assumere 1 ulteriore inalazione al bisogno in risposta ai sintomi. Se i sintomi persistono dopo alcuni minuti, deve essere assunta un'ulteriore inalazione. Non devono essere assunte piu' di 6 inalazioni in ogni singola occasione. Normalmente non e' necessaria una dose giornaliera totale superiore a 8 inalazioni; tuttavia, dosi giornaliere totali fino a 12 inalazioni, possono essere assunte per un periodo limitato. Ai pazienti che assumono piu' di 8 inalazioni al giorno deve essere fortemente raccomandato di richiedere un parere medico. Essi devono essere rivalutati e la loro terapia di mantenimento deve essere riconsiderata. Bambini al di sotto di 12 anni: la terapia di mantenimento e al bisogno va evitata nei bambini. Informazioni generali. Gruppi speciali di pazienti: non ci sono requisiti particolari riguardanti il dosaggio nei pazienti anziani. Non vi sono dati disponibili sull'uso di questo farmaco nei pazienti con danno renale o compromissione epatica. Poiche' budesonide e formoterolo sono eliminati principalmente attraverso il metabolismo epatico, ci si puo' aspettare un'aumentata esposizione al farmaco nei pazienti affetti da grave cirrosi epatica. Modo di somministrazione: per uso inalatorio. Istruzioni per il corretto uso di questo farmaco: l'inalatore e' azionato dal flusso inspiratorio; cio' significa che quando il paziente inala attraverso il boccaglio, la sostanza entra nelle vie aeree con l'aria inspirata. Nota: e' importante istruire il paziente a: leggere attentamente le istruzioni per l'uso riportate nel foglio illustrativo contenuto in ogni confezione di questo medicinale. Agitare e azionare l'inalatore prima di ogni inalazione. Inspirare con forza e profondamente attraverso il boccaglio per assicurare che una dose inalata ottimale giunga ai polmoni. Non espirare mai attraverso il boccaglio poiche' questo portera' a una riduzione della dose inalata. Nel caso cio' avvenisse, il paziente va istruito a battere leggermente il boccaglio su un tavolo o sul palmo di una mano per svuotarlo dalla polvere e poi ripetere la procedura di dosaggio. Non azionare mai il dispositivo piu' di una volta senza l'inalazione della polvere. Nel caso questo avvenga, il paziente deve essere istruito a battere leggermente il boccaglio su un tavolo o sul palmo di una mano per svuotarlo dalla polvere e poi ripetere la procedura di dosaggio. Riposizionare sempre il copriboccaglio (e, se in uso, chiudere il contenitore protettivo) dopo l'uso, per evitare l'azionamento accidentale del dispositivo (che potrebbe comportare un sovradosaggio o sottodosaggio al paziente, quando verra' successivamente utilizzato). Sciacquare la bocca con acqua dopo aver inalato la dose di mantenimento al fine di minimizzare il rischio di candidiasi a livello orofaringeo. Se si verifica candidiasi orofaringea, i pazienti devono sciacquare la bocca con acqua anche dopo le inalazioni effettuate al bisogno. Pulire il boccaglio con un panno asciutto a intervalli regolari. L'acqua non deve mai essere utilizzata per la pulizia perche' la polvere e' sensibile all'umidita'. Sostituire questo farmaco quando il contatore raggiunge lo zero, anche se la polvere puo' ancora essere osservata all'interno dell'inalatore.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni dose inalata (dose che fuoriesce dal boccaglio) contiene: budesonide 80 microgrammi/inalazione e formoterolo fumarato diidrato 4,5 microgrammi/inalazione. Con il dispositivo Easyhaler la dose inalata (ex-attuatore) contiene una quantita' di principio attivo simile alla dose inalata (ex-serbatoio).