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AVVERTENZE
Come per altri medicinali oftalmici per uso topico, i principi attivi(bimatoprost/timololo) contenuti in Ecbirio possono essere assorbiti alivello sistemico. Non e' stato osservato un incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi con bimatoprost/timololo (formulazione multidose). A causa della componente beta-adrenergica, iltimololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e di altra natura osservate con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse di tipo sistemico a seguito di somministrazione oculare topica e' piu' bassa rispetto a quellacon somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico,vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache: i pazienti con patologie cardiovascolari (ad es. coronaropatia, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e sottoposti a terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere presa in considerazionela terapia con altri principi attivi. I pazienti con patologie cardiovascolari devono essere monitorati per eventuali segni di peggioramento di tali patologie e di reazioni avverse. A causa dell'effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati solo con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari: i pazienti con gravi disturbi/patologie della circolazione periferica (ad es. forme gravi di malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie: reazioni respiratorie, incluso il decesso dovuto a broncospasmoin pazienti asmatici, sono state segnalate in seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici. Ecbirio deve essere usato con cautela nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)lieve/moderata e solo se il potenziale beneficio supera il potenzialerischio. Patologie endocrine: i medicinali bloccanti beta-adrenergicidevono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile, poiche' i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta. I beta-bloccanti possono mascherare anche i segni di ipertiroidismo. Patologie corneali: i beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con patologie corneali devono essere trattaticon cautela. Altri agenti beta-bloccanti: l'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti gia' intrattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti bloccanti beta-adrenergici topici non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni anafilattiche: durante il trattamento con beta-bloccanti, ipazienti con anamnesi di atopia o di gravi reazioni anafilattiche a svariati allergeni possono essere piu' reattivi al challenge ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose abituale di adrenalina utilizzata per il trattamento delle reazioni anafilattiche. Distacco della coroide: il distacco della coroide e' stato riportato con la somministrazione di terapia inibente la produzione di umore acqueo (ad es. timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti. Anestesia chirurgica: le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccaregli effetti sistemici dei beta-agonisti, ad es. dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo timololo.Alterazioni epatiche: nei pazienti con anamnesi di epatopatia lieve odi livelli anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina al basale, il bimatoprost in collirionon ha causato reazioni avverse sulla funzionalita' epatica nell'arcodi 24 mesi. Non sono note reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzionalita' epatica. Alterazioni oculari: prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilita' di periorbitopatia associata ad analogo della prostaglandina (PAP) e aumento della pigmentazione iridea, poiche' tali effetti sono stati osservati durante il trattamento con bimatoprost e con bimatoprost/timololo. Alcuni di questi cambiamenti possono essere permanentie possono causare compromissione del campo visivo e differenze di aspetto tra i due occhi quando e' solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento (vedere paragrafo 4.8). Edema maculare, incluso edema maculare cistoide, e' stato segnalato con bimatoprost/timololo (formulazionemultidose). Pertanto, Ecbirio deve essere usato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudofachici con lacerazione della capsulaposteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio notiper l'edema maculare (ad es. intervento chirurgico intraoculare, occlusioni della vena retinica, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica). Ecbirio deve essere usato con cautela nei pazienti coninfiammazione intraoculare attiva (ad es. uveite), poiche' l'infiammazione puo' essere esacerbata. Cute: esiste la possibilita' che si verifichi crescita di peli nelle aree in cui Ecbirio viene ripetutamente acontatto con la superficie cutanea. E' percio' importante applicare Ecbirio secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre zone cutanee. Altre patologie: bimatoprost/timololo non e' stato studiato in pazienti con patologie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, congenito o ad angolo stretto. Negli studi condotti con bimatoprost 0,3 mg/ml in pazienti affettida glaucoma o ipertensione oculare, e' stato dimostrato che una piu' frequente esposizione dell'occhio a piu' di 1 dose giornaliera di bimatoprost puo' abbassare l'effetto di riduzione della PIO. I pazienti cheutilizzano Ecbirio con altri analoghi delle prostaglandine devono essere monitorati per eventuali variazioni della pressione intraoculare.I pazienti con anamnesi di ipersensibilita' da contatto per l'argentonon devono usare questo medicinale perche' le gocce erogate possono contenere tracce di argento.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci oftalmologici, agenti beta-bloccanti.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Malattia reattiva delle vie aeree, comprese asma bronchiale o anamnesi positiva per asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo oterzo grado, non controllati con pacemaker. Insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno.
DENOMINAZIONE
ECBIRIO 0,3 MG/ML + 5 MG/ML COLLIRIO SOLUZIONE
ECCIPIENTI
Fosfato disodico dodecaidrato, acido citrico monoidrato, sodio cloruro, sodio idrossido o acido cloridrico, diluito (per l'aggiustamento delpH), acqua per iniezione.
EFFETTI INDESIDERATI
Bimatoprost/timololo. Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioniavverse segnalate negli studi clinici condotti con bimatoprost/timololo monodose si sono limitate a quelle riportate in precedenza per bimatoprost/timololo (formulazione multidose) o per i singoli principi attivi bimatoprost o timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per bimatoprost/timololo monodose e' stata osservata durante gli studi clinici. La maggior parte delle reazioni avverse segnalate con bimatoprost/timololo monodose sono state di tipo oculare, di lieve gravita' enessuna e' stata grave. Sulla base di uno studio di 12 settimane con bimatoprost/timololo monodose somministrato una volta al giorno, la reazione avversa riportata piu' comunemente con bimatoprost/timololo monodose e' stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente da in tracciaa lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) in circa il 21% dei pazienti e ha portato all'interruzione del trattamento nell'1,4% dei pazienti. Elenco delle reazioni avverse: riporta le reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici sia di bimatoprost/timololo in formulazione monodose sia di bimatoprost/timololo in formulazione multidose (all'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sonopresentate in ordine decrescente di gravita') o nel periodo post-marketing. La frequenza delle possibili reazioni avverse sotto elencate e'definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune >=1/10; comune >=1/100, <1/10; non comune >=1/1.000, <1/100; rara >=1/10.000, 1/1.000; molto rara <1/10.000; non nota: la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita', inclusi segni o sintomi didermatite allergica, angioedema, allergia oculare. Disturbi psichiatrici. Non nota: insonnia^2, incubo^2. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri^2; non nota: disgeusia^2. Patologie dell'occhio. Molto comune: iperemia congiuntivale, periorbitopatia associata adanalogo della prostaglandina; comune: cheratite puntata, erosione della cornea^2, sensazione di bruciore^2, irritazione della congiuntiva^1,prurito oculare, sensazione irritante nell'occhio^2, sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore oculare, fotofobia, secrezione oculare^2, disturbo visivo^2, prurito della palpebra, peggioramento dell'acuita' visiva^2, blefarite^2, edema delle palpebre, irritazione oculare, lacrimazione aumentata, allungamento delleciglia; non comune: irite^2, edema congiuntivale^2, dolore della palpebra^2, sensibilita' oculare anormale^1, astenopia, trichiasi^2, iperpigmentazione dell'iride^2, retrazione della palpebra^2, cambiamento delcolore delle ciglia (scurimento)^1; non nota: edema maculare cistoide^2, tumefazione degli occhi, visione offuscata^2. Patologie cardiache.Non nota: bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite^2; non comune: dispnea; non nota: broncospasmo (prevalentemente in pazienti con malattia broncospastica preesistente)^2,asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: pigmentazione palpebrale^2, irsutismo^2, iperpigmentazione cutanea (perioculare); non nota: alopecia^2. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Non nota: affaticamento. ^1 reazioni avverse osservate solo con bimatoprost/timololo in formulazione priva di conservanti. ^2 reazioni avverse osservate solo con bimatoprost/timololo in formulazione con conservanti (benzalconio cloruro). Descrizione di reazioni avverse selezionate Periorbitopatia associata ad analogodella prostaglandina (PAP): gli analoghi delle prostaglandine inclusoEcbirio, possono indurre cambiamenti lipodistrofici periorbitali chepossono causare infossamento del solco palpebrale, ptosi, enoftalmo, retrazione palpebrale, involuzione della dermatocalasi ed esposizione della sclera inferiore (scleral show). I cambiamenti sono solitamente di grado lieve, possono verificarsi gia' dopo un mese dall'inizio del trattamento con Ecbirio e possono causare compromissione del campo visivo anche senza che il paziente se ne accorga. La PAP e' inoltre associata a iperpigmentazione o alterazione del colore della pelle perioculare e a ipertricosi. Tutti i cambiamenti sono risultati parzialmente ocompletamente reversibili all'interruzione del trattamento o al passaggio a trattamenti alternativi. Iperpigmentazione iridea: e' probabileche l'aumento della pigmentazione iridea sia permanente. Il cambiamento della pigmentazione e' dovuto ad un aumento del contenuto di melanina nei melanociti piuttosto che ad un aumento del numero di melanociti.Gli effetti a lungo termine dell'aumento della pigmentazione iridea non sono noti. I cambiamenti di colore dell'iride osservati in seguitoa somministrazione oftalmica di bimatoprost possono non essere visibili per diversi mesi o anni. Di solito la pigmentazione marrone attornoalla pupilla si espande in modo concentrico verso la periferia dell'iride e tutta o parti dell'iride acquistano una colorazione tendente almarrone. Sembra che il trattamento non abbia alcun effetto ne' sui nevi ne' sulle areole dell'iride. A 12 mesi, l'incidenza di iperpigmentazione iridea con bimatoprost 0,1 mg/mL collirio, soluzione era dello 0,5%. A 12 mesi, l'incidenza con bimatoprost 0,3 mg/mL collirio, soluzione era dell'1,5% e non aumentava nei 3 anni successivi di trattamento.Come per altri farmaci oftalmici per uso topico, bimatoprost/timololoviene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo puo' causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con ibeta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemichein seguito a somministrazione oculare topica e' piu' bassa rispetto alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Ulteriori reazioni avverse osservate con uno deidue principi attivi (bimatoprost o timololo) e che possono potenzialmente verificarsi anche con bimatoprost/timololo sono elencate di seguito. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche, compresa anafilassi^1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia^1. Disturbi psichiatrici: depressione^1, perdita di memoria^1, allucinazione*. Patologie del sistema nervoso: sincope^1, accidentecerebrovascolare^1, aumento dei segni e dei sintomi di miastenia grave^1, parestesia^1, ischemia cerebrale^1, capogiri^2.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono dati adeguati relativi all'uso dell'associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. Ecbirio non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non sono disponibili dati clinici adeguati relativi a gravidanze esposte al farmaco. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Timololo: gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno evidenziato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina quando i beta-bloccanti sono somministrati per via orale. Inoltre, segni e sintomi di beta-blocco (ad es. bradicardia, ipotensione, sofferenza respiratoria e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se si somministra bimatoprost/timololo fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita. Gli studi sugli animali con timololo hanno mostrato una tossicita' riproduttiva a dosi significativamente superiori a quelle utilizzate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3). Allattamento. Timololo: i beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di timololo nei colliri e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' sufficienti a produrre nel neonatoi sintomi clinici del beta-blocco. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non e' noto se il bimatoprost sia escreto nel latte materno umano; tuttavia, viene escreto nel lattedelle femmine di ratto. Ecbirio non deve essere usato dalle donne cheallattano con latte materno. Fertilita': non ci sono dati relativi agli effetti di Ecbirio sulla fertilita' umana.
INDICAZIONI
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondonoadeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandineper uso topico.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d'interazione specifici con l'associazione fissa di bimatoprost/timololo. Esiste la possibilita' di effettiadditivi, con conseguenti ipotensione e/o bradicardia marcata, quandola soluzione di beta-bloccanti oftalmici e' somministrata in concomitanza con medicinali orali bloccanti dei canali del calcio, guanetidina,agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici. Un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad es. riduzione della frequenza cardiaca, depressione) e' stato riportato durante il trattamento associato con inibitori del CYP2D6 (ad es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo. Occasionalmente e' stata riportata midriasi derivante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
POSOLOGIA
Posologia. Posologia raccomandata negli adulti (inclusi gli anziani):la dose raccomandata e' una goccia di Ecbirio nell'occhio o negli occhi interessati una volta al giorno, somministrata alla mattina o alla sera. Il collirio deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora. I dati di letteratura esistenti per bimatoprost/timololo (formulazione multidose) suggeriscono che la somministrazione serale possa avereuna maggiore efficacia rispetto a quella mattutina, nella riduzione della PIO. Tuttavia, nella scelta della somministrazione mattutina o serale si deve tenere in considerazione la probabilita' di compliance delpaziente (vedere paragrafo 5.1). Se si dimentica una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come previsto. La dose non deve superare una goccia al giorno nell'occhio o negli occhi interessati. Compromissione renale ed epatica: Ecbirio non e' stato studiatoin pazienti con compromissione epatica o renale. Pertanto, si deve usare cautela nel trattamento di tali pazienti. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Ecbirio nei bambini di eta' inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo disomministrazione: solo per uso oftalmico. Praticando l'occlusione nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico e' ridotto. Cio' puo' determinare una riduzione degli effetti sistemici indesiderati e un aumento dell'attivita' locale. Se si utilizzapiu' di un medicinale oftalmico per uso topico, ciascuno di essi deveessere somministrato a distanza di almeno 5 minuti. Le pomate oftalmiche devono essere somministrate per ultime.
PRINCIPI ATTIVI
Un ml di soluzione contiene 0,3 mg di bimatoprost e 5 mg di timololo (come 6,83 mg di timololo maleato). Ogni flacone contiene 3 ml di soluzione. Eccipiente con effetti noti: fosfati. Ogni ml di soluzione contiene circa 1,4 mg di fosfati. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.