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AVVERTENZE
Il medico non deve prescrivere claritromicina alle donne in gravidanzasenza prima valutare con attenzione il rapporto rischi/benefici, in particolare durante i primi tre mesi di gravidanza (vedere il paragrafo4.6). Si consiglia cautela nei pazienti con grave insufficienza renale (vedere il paragrafo 4.2). Claritromicina viene escreta principalmente dal fegato. Pertanto, si deve prestare cautela nel somministrare l'antibiotico a pazienti con funzionalita' epatica compromessa. E' altresi' necessario prestare cautela anche quando si somministra claritromicina a pazienti con danno renale da moderato a grave. Con l'uso di claritromicina sono stati riportati casi di disfunzione epatica, inclusiaumento degli enzimi epatici ed epatite epatocellulare e/o colestatica, con o senza ittero. Questa disfunzione epatica puo' essere grave ede' solitamente reversibile. Sono stati riportati casi fatali di insufficienza epatica e solitamente sono stati associati a gravi malattie dibase e/o trattamenti concomitanti. Interrompere immediatamente il trattamento con claritromicina se si presentano segni e sintomi di epatite, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile. Sono stati riportati casi di insufficienza epatica fatale (vedere il paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono aver sofferto di una malattia epatica preesistente o aver assunto altri farmaci epatotossici. E' necessario consigliare ai pazienti di interrompere il trattamento e di contattare il proprio medico curante se sviluppano segni e sintomi di patologie epatiche, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome dolente. Con quasi tutti gli agenti antibatterici, compresi i macrolidi, e' stata riportata colite pseudomembranosa, la cui gravita' puo' variare da lieve a potenzialmente letale. Con l'uso di quasi tutti gli agenti antibatterici, compresa claritromicina, e' stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravita' puo' variare da una lieve diarrea a una colite fatale. Il trattamento con gli agenti antibatterici altera la normale flora del colon, il che puo' provocare una proliferazione eccessiva di C. difficile. La CDAD deve essere presa in considerazione in tutti i pazienti che soffrono di diarreain seguito all'uso di antibiotici. E' necessario effettuare una diligente anamnesi medica, poiche' e' stato segnalato che la CDAD puo' insorgere oltre due mesi dopo la somministrazione degli agenti antibatterici. La sospensione della terapia con claritromicina deve pertanto essere considerata a prescindere dall'indicazione. Devono essere eseguite analisi microbiologiche e deve essere iniziato un trattamento adeguato.I farmaci che inibiscono la peristalsi devono essere evitati. Vi sonostate segnalazioni post-marketing di tossicita' da colchicina nell'uso concomitante di claritromicina e colchicina, specialmente negli anziani, ed alcuni casi si sono rilevati in pazienti con insufficienza renale. Sono stati riportati alcuni casi di morte in questo tipo di pazienti (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di claritromicina e colchicina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione concomitante di claritromicina e triazolobenzodiazepinecome triazolam, e midazolam per uso endovenoso e per mucosa orale richiede cautela (vedere paragrafo 4.5). Eventi cardiovascolari: nel trattamento con macrolidi, tra cui claritromicina, sono stati osservati ripolarizzazione cardiaca e intervallo QT prolungati, che impartiscono ilrischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsione di punta (vedere ilparagrafo 4.8). Pertanto, poiche' le seguenti situazioni possono portare a un aumento del rischio di aritmie ventricolari (compresi torsione di punta), la claritromicina deve essere usata con cautela nei seguenti pazienti: pazienti con malattia coronarica, insufficienza cardiacagrave, disturbi nella conduzione o bradicardia clinicamente rilevante; pazienti con alterazioni elettrolitiche. La claritromicina non deveessere somministrata a pazienti con ipokaliemia (vedere il paragrafo 4.3); pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali associatia un prolungamento dell'intervallo QT (vedere il paragrafo 4.5); e' controindicata la co-somministrazione di claritromicina con astemizolo,cisapride, pimozide e terfenadina (vedere il paragrafo 4.3); la claritromicina non deve essere utilizzata nei pazienti con prolungamento dell'intervallo QT congenito o acquisito e documentato o con un'anamnesidi aritmie ventricolari (vedere il paragrafo 4.3). Studi epidemiologici che valutavano il rischio di esiti cardiovascolari avversi con i macrolidi hanno mostrato risultati variabili. Alcuni studi osservazionalihanno identificato un raro rischio a breve termine di aritmia, infarto miocardico e mortalita' cardiovascolare associato ai macrolidi, tracui la claritromicina. Durante la prescrizione della claritromicina sidevono bilanciare questi risultati con i benefici del trattamento. Polmonite: in considerazione dell'emergente resistenza ai macrolidi di Streptococcus pneumoniae, e' importante effettuare i test di sensibilita' quando si prescrive claritromicina per la polmonite acquisita in comunita'. Nella polmonite acquisita in ospedale, claritromicina deve essere usata in combinazione con appropriati antibiotici aggiuntivi. Infezioni della pelle e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata: nella maggior parte dei casi queste infezioni sono causate da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, entrambi i quali possono essere resistenti ai macrolidi, ed e' pertanto importante effettuare i test di sensibilita'.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Macrolidi, lincosamidi e streptogramine.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
La claritromicina e' controindicata nei pazienti con ipersensibilita'accertata al principio attivo, antibiotici macrolidi o a uno qualsiasidegli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. L'assunzione concomitantedi claritromicina e di uno qualsiasi dei seguenti principi attivi e'controindicata: astemizolo, cisapride, domperidone, pimozide e terfenadina poiche' tale assunzione simultanea potrebbe provocare prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache, incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante con ticagrelor e ranolazina e' controindicata. La somministrazione concomitante di claritromicina ed alcaloidi dell'ergot (per esempio ergotamina o diidroergotamina e' controindicata, poiche' puo' causare tossicita' da ergot. Claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con anamnesi di prolungamento dell'intervallo QT (prolungamento dell'intervallo QT congenito o acquisito e documentato) o di aritmia cardiaca ventricolare, comprese letorsioni di punta (vedere i paragrafi 4.4 e 4.5). Claritromicina nondeve essere usata in concomitanza con gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi (statine) che sono ampiamente metabolizzate dal CYP3A4 (lovastatina o simvastatina), a causa di un aumentato rischio di miopatia, inclusa rabdomiolisi (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). La co-somministrazione di claritromicina e lomitapide e' controindicata (vedere paragrafo 4,5). Claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con disturbielettrolitici (ipokaliemia e ipomagnesiemia, a causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QT). Claritromicina non deve essere usatanei pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica in combinazione con danno renale. Come con altri forti inibitori del CYP3A4, claritromicina non deve essere usata in pazienti che assumono colchicina. La somministrazione concomitante di claritromicina e midazolam per viaorale e' controindicata (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
CLARITROMICINA SANDOZ COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo: croscarmellosa sodica, cellulosa microcristallina, povidone, magnesio stearato, silice colloidale anidra, talco. Rivestimento: ipromellosa, glicole propilenico, titanio diossido (E171), idrossipropilcellulosa, sorbitano monooleato, giallo chinolina (E104), vanillina.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' frequentie comuni correlate alla terapia con claritromicina sia per la popolazione adulta sia per quella pediatrica sono dolore addominale, diarrea,nausea, vomito e alterazione del gusto. Queste reazioni avverse sonoin genere di intensita' lieve e sono coerenti con il profilo di sicurezza noto degli antibiotici macrolidi. Non si e' verificata alcuna differenza significativa nell'incidenza di queste reazioni avverse gastrointestinali durante gli studi clinici tra le popolazioni di pazienti con o senza infezioni micobatteriche pre-esistenti. Elenco riassuntivo delle reazioni avverse: il seguente elenco mostra le reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici e in seguito all'esperienza post-marketing con claritromicina compresse a rilascio immediato. Le reazioni considerate almeno possibilmente correlate a claritromicina sonosuddivise per classe sistemica organica e per frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); noncomune (>=1/1000, <1/100) e non nota (reazioni avverse provenienti dall'esperienza post-marketing; la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell'ambito di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita', quando e' stato possibile valutarla. Infezioni e infestazioni. Non comune: cellulite^1, candidiasi, gastroenterite^2, infezione^3, infezione vaginale; non nota: colite pseudomembranosa, erisipela. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia^4, eosinofilia^4; non nota: agranulocitosi, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario*. Non comune: reazione anafilattoide^1, ipersensibilita'; non nota: reazione anafilattica, angioedema. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia, diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; non comune: ansia,nervosismo^3; non nota: disturbo psicotico, stato confusionale^5, depersonalizzazione, depressione, disorientamento, allucinazioni, sogni anormali, mania. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia, cefalea, alterazione del gusto; non comune: perdita di coscienza^1, discinesia^1, capogiri, sonnolenza^5, tremore; non nota*: convulsione, ageusia, parosmia, anosmia, parestesia. Patologie dell'occhio. Non nota: compromissione visiva, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e dellabirinto. Non comune: vertigine, compromissione dell'udito, tinnito;non nota*: sordita'. Patologie cardiache. Non comune: arresto cardiaco^1, fibrillazione atriale^1, prolungamento del QT; non nota: torsionedi punta^*, tachicardia ventricolare^*, fibrillazione ventricolare. Patologie vascolari. Comune: vasodilatazione^1; non nota: emorragia^#. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: asma^1,epistassi^2, embolia polmonare^1. Patologie gastrointestinali. Comune:diarrea*, vomito, dolori addominali, nausea, dispepsia; non comune: esofagite^1, malattia da reflusso gastroesofageo^2, gastrite, stomatite, glossite, distensione addominale^4, costipazione, bocca secca, eruttazione, flatulenza; non nota*: pancreatite, decolorazione della lingua, decolorazione dei denti. Patologie epatobiliari. Comune: anomalie nei test di funzionalita' epatica; non comune: colestasi^4, epatite^4, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della gamma-glutamiltransferasi^4; non nota: insufficienza epatica*, ittero epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, iperidrosi; non comune: dermatite bollosa¹, prurito, orticaria, rash maculo-papulare^3; nonnota: sindrome di Stevens-Johnson*, necrolisi epidermica tossica*, eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), acne, reazioni avverse cutanee gravi (SCAR) (per esempio pustolosi esantematica generalizzata acuta (PEAG)). Patologie del sistema muscoloscheletricoe del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari^3, rigidita'muscoloscheletrica^1, mialgia^2; non nota*: rabdomiolisi^2,6, miopatia. Patologie renali e urinarie. Non comune: creatinina ematica aumentata^1, urea ematica aumentata^1; non nota: insufficienza renale, nefriteinterstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: flebite in sede di iniezione^1; comune: dolore in sede di iniezione^1, infiammazione in sede di iniezione^1; non comune: malessere^4, piressia ^3, astenia, dolore toracico^4, brividi^4, stanchezza^4. Esami diagnostici. Non comune: rapporto albumine/ globuline anormale¹, aumento della fosfatasi alcalina ematica^4, aumento della lattato deidrogenasi ematica^4; non nota: aumento dell'INR^#, prolungamento del tempo di protrombina^#, urine di colore anomalo. ^1 Reazioni avverse riportate solo per la formulazione polvereper soluzione iniettabile. ^2 Reazioni avverse riportate solo per la formulazione compresse a rilascio prolungato. ^3 Reazioni avverse riportate solo per la formulazione granulato per sospensione orale. ^4 Reazioni avverse riportate solo per la formulazione compresse a rilascio immediato. ^5,6 Vedere Descrizione delle reazioni avverse selezionate.* Poiche' queste reazioni sono segnalate volontariamente da una popolazione di grandezza indefinita, non e' sempre possibile fare una stimareale della frequenza o stabilire un rapporto causa-effetto con l'esposizione del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la sicurezza di claritromicina per l'uso durante la gravidanza non e' stata stabilita. Sulla base dei risultati variabili ottenuti dagli studi condotti su animali ed dall'esperienza nell'uomo la possibilita' di eventi avversi sullo sviluppo embriofetale non puo' essere esclusa. Alcuni studi osservazionali che hanno valutato l'esposizione alla claritromicina durante il primo e il secondo trimestre hanno riportato un aumento del rischio di aborto spontaneo rispetto all'assenza di uso di antibiotici o all'uso di altri antibiotici durante lo stesso periodo. Gli studi epidemiologici disponibili sul rischio di gravimalformazioni congenite con l'uso di macrolidi, compresa la claritromicina, durante la gravidanza forniscono risultati contrastanti. Pertanto, l'uso durante la gravidanza non e' raccomandato senza un'attenta valutazione del rapporto rischi/benefici. Allattamento: la sicurezza diclaritromicina per l'utilizzo durante l'allattamento dei neonati non e' stata stabilita. Claritromicina viene escreta in piccole quantita' nel latte materno umano. E' stato stimato che un neonato allattato esclusivamente al seno ricevera' circa l'1,7% della dose materna di claritromicina aggiustata per il peso. Fertilita': non sono disponibili datisull'effetto della claritromicina sulla fertilita' nell'uomo. Nel ratto, gli studi di fertilita' non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi.
INDICAZIONI
Claritromicina Sandoz e' indicata negli adulti e adolescenti di eta' pari o superiore a 12 anni per il trattamento delle seguenti infezionibatteriche, se causate da batteri sensibili alla claritromicina (vedere paragrafo 4.4 e 5.1): esacerbazione batterica acuta di bronchite cronica; polmonite acquisita in comunita' da lieve a moderata; sinusite batterica acuta; faringite batterica; infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata, come follicolite, cellulite eerisipela. Claritromicina Sandoz puo' essere inoltre usata in combinazione appropriata con regimi terapeutici antibatterici e un appropriato agente anti-ulcera per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori in pazienti con ulcere associate a Helicobacter pylori (vedere paragrafo 4.2). Devono essere prese in considerazione le direttive ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
INTERAZIONI
L'uso dei seguenti farmaci e' strettamente controindicato, a causa delpotenziale di gravi effetti di interazione farmacologica. Astemizolo,cisapride, domperidone, pimozidee terfenadina Nei pazienti trattati con claritromicina e cisapride in concomitanza sono stati riportati elevati livelli di cisapride. Questo puo' causare un prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache, incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta. Effetti simili sono stati osservati nei pazienti che assumevano contemporaneamente claritromicina e pimozide (vedere il paragrafo 4.3). E' stato riportato che i macrolidi alterano il metabolismo di terfenadina, con un conseguente aumento dei livelli di terfenadina che e' stato occasionalmente associatoad aritmie cardiache, come prolungamento dell'intervallo QT, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere il paragrafo 4.3). In uno studio condotto su 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di claritromicina e terfenadina ha provocato un aumento da due a tre volte del livello sierico del metabolita acido di terfenadina e un prolungamento dell'intervallo QT, che non hanno determinato alcun effetto clinicamente rilevabile. Effetti simili sono stati osservati con la somministrazione concomitante di astemizoloe altri macrolidi. Ergotamina/diidroergotamina: segnalazioni post-marketing indicano che la co-somministrazione di claritromicina con ergotamina o diidroergotamina e' stata associata a tossicita' acuta da ergot, caratterizzata da vasospasmo e ischemia degli arti e di altri tessuti, incluso il sistema nervoso centrale. La somministrazione concomitante di claritromicina con questi medicinali e' controindicata (vedereil paragrafo 4.3). Midazolam per via orale: quando il midazolam e' stato somministrato in concomitanza alla claritromicina in compresse (500mg due volte al giorno), l'AUC del midazolam e' risultata aumentata di 7 volte dopo la somministrazione dimidazolam per via orale. La somministrazione concomitante di midazolam orale e claritromicina e' controindicata. Inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine): l'uso concomitante di claritromicina e lovastatina o simvastatina e' controindicato (vedere paragrafo 4.3) poiche' queste statine sono ampiamente metabolizzati dal CYP3A4 e il trattamento concomitante con claritromicina aumenta la loro concentrazione plasmatica, che aumenta il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Segnalazioni di rabdomiolisi sono stati segnalate per i pazienti che assumono claritromicina in concomitanza con queste statine. Se il trattamento con claritromicina non puo' essereevitato, la terapia con lovastatina o simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Deve essere usata cautela nel prescrivereclaritromicina con le statine. In situazioni in cui non e' possibileevitare l'uso concomitante di claritromicina con le statine, si raccomanda di prescrivere la dose piu' bassa registrato di statina. L'uso diuna statina che non dipende dal metabolismo del CYP3A (es. fluvastatina) puo' essere considerato. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di miopatia. La co-somministrazione di claritromicina con lomitapide e' controindicata a causa del potenziale aumento delle transaminasi (vedere paragrafo 4.3) Effetti di altri medicinali su claritromicina: i prodotti induttori del CYP3A4 (per esempio rifampicina,fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, erba di San Giovanni) possonoindurre il metabolismo di claritromicina. Questo puo' determinare livelli sub-terapeutici di claritromicina, con una conseguente riduzione di efficacia. Inoltre potrebbe essere necessario monitorare i livelli plasmatici dell'induttore del CYP3A4, che potrebbero risultare aumentati a causa dell'inibizione del CYP3A4 da parte di claritromicina (vedere anche le informazioni relative all'induttore del CYP3A4 somministrato). La somministrazione concomitante di rifabutina e claritromicina haprovocato un aumento dei livelli sierici di rifabutina e una diminuzione di quelli di claritromicina, insieme a un aumento del rischio di uveite. I seguenti principi attivi sono noti per influenzare (o si sospetta che influenzino) le concentrazioni circolanti di claritromicina;potrebbe essere necessario aggiustare la dose di claritromicina o prendere in considerazione trattamenti alternativi. Efavirenz, nevirapina,rifampicina, rifabutina e rifapentina: i potenti induttori del sistema del metabolismo del citocromo P450, come efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina, possono accelerare il metabolismo di claritromicina e quindi ridurre i livelli plasmatici di claritromicina, aumentando al tempo stesso quelli di 14-OH-claritromicina, un metabolita che e' anche microbiologicamente attivo. Poiche' le attivita' microbiologiche di claritromicina e di 14-OH-claritromicina sono diverse per i differenti batteri, l'effetto terapeutico desiderato potrebbeessere compromesso durante la somministrazione concomitante di claritromicina e di induttori enzimatici. Etravirina: l'esposizione a claritromicina e' diminuita da etravirina, tuttavia, le concentrazioni del metabolita attivo, 14-OH-claritromicina, sono aumentate. Poiche' 14-OH-claritromicina ha ridotto l'attivita' contro Mycobacterium avium complex (MAC), l'attivita' complessiva contro questo patogeno puo' essere alterata; quindi devono essere considerate terapie alternative alla claritromicina per il trattamento di MAC. Fluconazolo: la somministrazioneconcomitante di fluconazolo 200 mg al giorno e claritromicina 500 mgdue volte al giorno a 21 volontari sani ha provocato aumenti della concentrazione minima media (C min) allo steady state di claritromicina edell'area sotto la curva (AUC), rispettivamente del 33 e del 18%.
POSOLOGIA
La posologia di Claritromicina Sandoz compresse rivestite con film dipende dalle condizioni cliniche del paziente e deve essere definita inogni caso dal medico. Adulti e adolescenti (di eta' superiore ai 12 anni): posologia standard: la dose abituale e' di 250 mg due volte al giorno; trattamento a dosi elevate (infezioni gravi): in caso di infezioni gravi la dose abituale puo' essere aumentata a 500 mg due volte algiorno; gli studi clinici sono stati eseguiti utilizzando claritromicina sospensione pediatrica nei bambini da 6 mesi a 12 anni di eta'. Pertanto, i bambini sotto i 12 anni dovrebbero usare claritromicina sospensione pediatrica (granulato per sospensione orale). Eradicazione di Helicobacter pylori nei pazienti adulti: nei pazienti con ulcere gastroduodenali dovute a infezione da H. pylori claritromicina puo' essere usata con un dosaggio di 500 mg due volte al giorno durante la terapiadi eradicazione in combinazione con amoxicillina 1000 mg due volte algiorno e omeprazolo 20 mg due volte al giorno*. Dosaggio in pazienti con danno renale: la dose massima raccomandata deve essere ridotta proporzionalmente al grado di danno renale. Nei pazienti con danno renalee con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, la dose di claritromicina deve essere dimezzata a 250 mg una volta al giorno o, nelle infezioni piu' gravi, a 250 mg due volte al giorno. In questi pazienti la durata del trattamento non deve superare i 14 giorni. Durata della terapia: la durata della terapia con Claritromicina Sandoz compresse rivestite con film dipende dalle condizioni cliniche del paziente edeve in ogni caso essere determinata dal medico. La durata usuale deltrattamento e' da 6 a 14 giorni. Nelle infezioni da Streptococcus pyogenes (streptococco beta-emolitico di gruppo A), la durata della terapia deve essere di almeno 10 giorni. La terapia di associazione per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori, per esempio claritromicina 500mg (due compresse da 250 mg o una compressa da 500 mg) due volte al giorno in combinazione con amoxicillina 1000 mg due volte al giorno e omeprazolo 20 mg due volte al giorno, deve essere continuata per 7 giorni*. Modo di somministrazione: Claritromicina Sandoz compresse rivestite con film puo' essere somministrata a prescindere dall'assunzione dicibo. Il cibo non ha effetto sull'entita' della biodisponibilita'. Ilcibo ritarda solo leggermente l'inizio dell'assorbimento di claritromicina e la formazione del 14-idrossi metabolita. * Secondo la pubblicazione su Gastroenterology, feb 1999; 116(2): 248-53.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 250 mg di claritromicina. Ciascuna compressa rivestita con film contiene 500 mg di claritromicina. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.