hai aggiunto
hai aggiunto
Attenzione: Non effettuiamo spedizioni ma solo ritorno in farmacia o presso il locker
AVVERTENZE
Il medico non deve prescrivere claritromicina alle donne in gravidanzasenza valutare con attenzione il rapporto rischi/benefici, in particolare durante i primi tre mesi di gravidanza (vedere il paragrafo 4.6).Si consiglia cautela nei pazienti con grave insufficienza renale (vedere il paragrafo 4.2). Claritromicina viene metabolizzata principalmente dal fegato. Pertanto e' necessario prestare cautela nella somministrazione dell'antibiotico a pazienti con compromissione della funzionalita' epatica. E' altresi' necessario prestare cautela anche quando sisomministra claritromicina a pazienti con compromissione della funzionalita' renale da moderata a grave. Con l'uso di claritromicina sono stati riportati casi di disfunzione epatica, inclusi aumento degli enzimi epatici ed epatite epatocellulare e/o colestatica, con o senza ittero. Questa disfunzione epatica puo' essere grave ed e' solitamente reversibile. Sono stati segnalati casi di insufficienza epatica con esitofatale (vedere il paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono aver sofferto di una malattia epatica preesistente o aver assunto altri farmaci epatotossici. I pazienti devono essere informati affinche' interrompanoil trattamento e contattino il proprio medico se sviluppano segni e sintomi di patologie epatiche, quali anoressia, ittero, urine scure, prurito o sensibilita' addominale. Con quasi tutti gli antibatterici, compresi i macrolidi, e' stata segnalata colite pseudomembranosa, la cuigravita' puo' variare da lieve a potenzialmente fatale. Con l'uso di quasi tutti gli antibatterici, compresa claritromicina, e' stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la quale puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli agentiantibatterici altera la normale flora del colon, il che puo' provocarela crescita eccessiva di C. difficile. La CDAD deve essere considerata in tutti i pazienti che presentano diarrea dopo l'uso di antibiotici. E' necessaria una precisa anamnesi medica, poiche' la CDAD e' statariscontrata oltre due mesi dopo la somministrazione di agenti antibatterici. L'interruzione della terapia con claritromicina deve pertanto essere presa in considerazione a prescindere dall'indicazione. E' necessario eseguire analisi microbiologiche e deve essere istituito un trattamento adeguato. I farmaci che inibiscono la peristalsi devono essereevitati. Con l'uso concomitante di claritromicina e colchicina ci sono state segnalazioni post-marketing di tossicita' da colchicina, soprattutto negli anziani; alcuni di questi casi si sono verificati in pazienti con insufficienza renale. Di alcuni di questi pazienti e' stato segnalato il decesso (vedere il paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di colchicina e claritromicina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Si consiglia cautela per quanto riguarda la somministrazione concomitante di claritromicina e triazolo-benzodiazepine, come triazolam, e midazolam per via intravenosa o buccale (oromucosale) (vedere il paragrafo 4.5). Si consiglia cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina con altri farmaci ototossici, in particolarecon aminoglicosidi. Durante e dopo il trattamento deve essere effettuato il monitoraggio della funzionalita' vestibolare e uditiva. Eventicardiovascolari: nel trattamento con macrolidi, tra cui claritromicina, sono stati osservati un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, che impartiscono il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsione di punta (vedere il paragrafo 4.8). Pertanto,poiche' le seguenti situazioni possono portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (compresi torsione di punta), la claritromicina deve essere usata con cautela nei seguenti pazienti: pazienti conmalattia delle arterie coronariche, insufficienza cardiaca grave, disturbi nella conduzione o bradicardia clinicamente rilevante; pazienticon disordini elettrolitici. La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con ipopotassiemia (vedere il paragrafo 4.3); pazienti che assumono in concomitanza altri medicinali associati ad un prolungamento dell'intervallo QT (vedere il paragrafo 4.5); e' controindicata la concomitante somministrazione di claritromicina con astemizolo,cisapride, pimozide e terfenadina (vedere il pragrafo 4.3); la claritromicina non deve essere utilizzata nei pazienti con documentato prolungamento dell'intervallo QT acquisito o congenito o con un'anamnesi diaritmie ventricolari (vedere il paragrafo 4.3). Studi epidemiologici che indagano il rischio di esiti cardiovascolari avversi con macrolidihanno mostrato risultati variabili. Alcuni studi osservazionali hannoidentificato un raro rischio a breve termine di aritmia, infarto miocardico e mortalita' cardiovascolare associati a macrolidi, inclusa la claritromicina. La considerazione di questi risultati deve essere bilanciata con i benefici del trattamento quando si prescrive claritromicina. Polmonite: in considerazione dell'emergente resistenza dello Streptococcus pneumoniae ai macrolidi, e' importante eseguire i test di sensibilita' quando si prescrive claritromicina per la polmonite acquisitain comunita'. Nella polmonite acquisita in ospedale claritromicina deve essere usata in combinazione con ulteriori antibiotici appropriati.Infezioni cutanee e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata: nella maggior parte dei casi queste infezioni sono causate da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, entrambi i quali possono essere resistenti ai macrolidi. E' pertanto importante eseguire prima i test di sensibilita'. Nei casi in cui gli antibiotici beta -lattamici non possono essere utilizzati (per esempio in caso di allergia), i farmaci di prima scelta possono essere altri antibiotici, come clindamicina. Attualmente si ritiene che i macrolidi svolgano un ruolo solo in alcune infezioni cutanee e dei tessuti molli, come quelle causate da Corynebacterium minutissimum , acne vulgaris ed erisipela, e nelle situazioni in cui il trattamento con la penicillina non puo' essere effettuato. Nel caso di reazioni di ipersensibilita' gravi e acute come anafilassi, reazioni avverse cutanee severe (SCAR) (ad esempio, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica ed eruzione cutanea con eosinofilia esintomi sistemici (DRESS), la terapia con claritromicina deve essereimmediatamente interrotta e deve essere avviato urgentemente un trattamento adeguato. Claritromicina deve essere usata con cautela se vienesomministrata in concomitanza con farmaci che inducono l'enzima citocromo CYP3A4 (vedere il paragrafo 4.5). Inibitori dell'HMG-CoA reduttasi(statine): l'uso concomitante di claritromicina con lovastatina o simvastatina e' controindicato (vedere paragrafo 4.3).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico, macrolidi.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Dopo la ricostituzione: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Claritromicina Sandoz GmbH e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota al principio attivo, ad altri antibiotici macrolidi o auno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione concomitante di claritromicina e uno qualsiasi dei seguenti principi attivi e' controindicata: astemizolo, cisapride, domperidone, pimozide, terfenadina, poiche' questo puo' provocare un prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache, comprese tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). La somministrazione concomitante di ticagrelor, ivabradinao ranolazina e' controindicata. La somministrazione concomitante di claritromicina ed alcaloidi dell'ergot (per esempio ergotamina o diidroergotamina e' controindicata, poiche' puo' causare tossicita' da ergot(vedere paragrafo 4.5). Claritromicina non deve essere somministrata apazienti con un'anamnesi di prolungamento dell'intervallo QT (documentato prolungamento dell'intervallo QT acquisito o congenito) o di aritmia ventricolare cardiaca, comprese le torsioni di punta (vedere i paragrafi 4.4 e 4.5). Claritromicina non deve essere usata in concomitanza con inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine), che sono ampiamentemetabolizzate dal CYP3A4 (lovastatina o simvastatina), a causa dell'aumentato rischio di miopatia, inclusa rabdomiolisi (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). La somministrazione concomitante di claritromicina e lomitapide e' controindicata (vedere paragrafo 4.5). Claritromicina Sandoz GmbH non deve essere somministrata a pazienti con disturbi elettrolitici (ipokaliemia o ipomagnesiemia, a causa del rischio di prolungamentodell'intervallo QT). Claritromicina non deve essere usata nei pazientiche soffrono di grave insufficienza epatica in combinazione con compromissione della funzionalita' renale. Come con altri forti inibitori del CYP3A4, claritromicina non deve essere usata in pazienti che assumono colchicina. La somministrazione concomitante di claritromicina e midazolam per via orale e' controindicata (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
CLARITROMICINA SANDOZ GMBH GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE
ECCIPIENTI
Poloxamer 188, povidone K30 (E1201), ipromellosa (E464), macrogol 6000, biossido di titanio (E171), copolimero dell'acido metacrilico-etil acrilato (1:1), trietile citrato (E1505), glicerolo monostearato, polisorbato 80 (E433), saccarosio, maltodestrina, sorbato di potassio (E202), silice colloidale anidra (E551), gomma xantano (E415), aromatizzanti agli estratti di frutta (sostanze aromatizzanti naturali e artificiali, compresi maltodestrina, amido modificato, sodio e maltolo).
EFFETTI INDESIDERATI
a. Sintesi del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' frequenti e comuni correlate alla terapia con claritromicina per la popolazione sia adulta sia pediatrica sono dolore addominale, diarrea, nausea, vomito e alterazione del gusto. Queste reazioni avverse sono in generedi lieve intensita' e sono coerenti con i profili di sicurezza noti degli antibiotici macrolidi (vedere il punto b. del paragrafo 4.8). Nonsi e' verificata alcuna differenza significativa nell'incidenza di queste reazioni avverse gastrointestinali durante gli studi clinici tra le popolazioni di pazienti con o senza infezioni micobatteriche pre-esistenti. b. Elenco delle reazioni avverse: di seguito vengono elencatele reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici e in seguito all'esperienza post-marketing con tutte le formulazioni di claritromicina (granulato per sospensione orale, compresse rivestite con filme compresse a rilascio prolungato). Le reazioni considerate almeno possibilmente correlate a claritromicina sono suddivise per classe sistemica organica e per frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100)e non nota (reazioni avverse provenienti dall'esperienza post-marketing; la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Non comune: cellulite ^1, candidosi, gastroenterite ^2, infezioni ^3, infezioni vaginali; non nota*: colite pseudo membranosa, erisipela. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia ^4, trombocitemia ^3, eosinofilia ^4; non nota*: agranulocitosi, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni anafillattoidi ^1, ipersensibilita'; non nota*: reazione anafilattica, angioedema. Disturbi del metabolismoe della nutrizione. Non comune: anoressia, perdita dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; non comune: ansia, nervosismo ^3;non nota*: disturbo psicotico, stato confusionale ^5, depersonalizzazione, depressione, disorientamento, allucinazioni, sogni anormali, mania. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia, cefalea; non comune: perdita di coscienza ^1, discinesia ^1, capogiri, sonnolenza ^5,tremori; non nota*: convulsione, ageusia, parosmia, anosmia, parestesia. Patologie dell'occhio. Non nota*: compromissione visiva, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, compromissione dell'udito, tinnito; non nota*: sordita'. Patologiecardiache. Non comune: arresto cardiaco ^1, fibrillazione atriale ^1,prolungamento dell'intervallo QT nell'ECG *, extrasistole ^1, palpitazioni; non nota*: torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare. Patologie vascolari. Comune: vasodilatazione ^1; non nota*: emorragia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: asma ^1, epistassi ^2, embolia polmonare ^1. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito, dispepsia, nausea, dolore addominale; non comune: esofagite ^1, malattia da reflusso gastroesofageo ^2, gastrite, stomatite, glossite, distensione addominale ^4, stipsi, secchezza della bocca, eruttazioni, flatulenza, proctalgia; non nota*: pancreatite acuta, scolorimento dei denti e della lingua. Patologie epatobiliari. Comune: Anomalie nei test di funzionalita' epatica; non comune: colestasi ^4, epatite ^4, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della gamma-glutamiltransferasi ^4; non nota*: insufficienza epatica, ittero epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash,iperidrosi; non comune: dermatite bollosa ^1, prurito, orticaria, rashmaculopapulare; non nota*: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), acne, reazioni avverse cutanee gravi (SCAR) (per esempio pustolosi esantematica generalizzata acuta (AGEP)). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari ^3, rigidita' muscoloscheletrica ^1, mialgia ^2; non nota*: rabdomiolisi ^2,6, miopatia. Patologie renali e urinarie. Non comune: aumento della creatinina plasmatica ^1, aumento dell'urea plasmatica ^1;non nota: insufficienza renale, nefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: flebite nel sito di iniezione ^1; comune: dolore nel sito di iniezione ^1, infiammazione nel sito di iniezione ^1; non comune: malessere^4, piressia ^3, astenia, dolore toracico ^4, brividi ^4, stanchezza ^4. Esami diagnostici. Non comune: rapporto albumina/ globulina anormale^1, aumento della fosfatasi alcalina plasmatica ^4, aumento della lattato deidrogenasi plasmatica ^4; non nota*: aumento dell'INR, prolungamento del tempo di protrombina, colore anomalo delle urine. ^1 Reazioni avverse riportate solo per la polvere per soluzione per formulazioneiniettabile. ^2 Reazioni avverse riportate solo per la formulazione compresse a rilascio prolungato. ^3 Reazioni avverse riportate solo perla formulazione granuli per sospensione orale. ^4 Reazioni avverse riportate solo per la formulazione compresse a rilascio immediato. ^5,6vedere Descrizione delle reazioni avverse selezionate. * Poiche' queste reazioni sono segnalate volontariamente da una popolazione di grandezza indefinita, non e' sempre possibile fare una stima reale della frequenza o stabilire un rapporto causa-effetto con l'esposizione del medicinale. Si stima che l'esposizione del paziente sia superiore ad un miliardo di giorni di trattamento del paziente per claritromicina. c. Descrizione di particolari reazioni avverse: in alcune delle segnalazioni di rabdomiolisi, claritromicina era stata somministrata in concomitanza con statine, fibrati, colchicina o allopurinolo (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Con l'uso concomitante di claritromicina e triazolam cisono state segnalazioni post-marketing di interazioni farmacologicheed effetti (come sonnolenza e confusione) a carico del sistema nervosocentrale (SNC). Si suggerisce di monitorare il paziente per un aumento degli effetti farmacologici a carico del SNC (vedere il paragrafo 4.5). Popolazione speciale. Reazioni Avverse nei Pazienti Immunocompromessi (vedere punto e). d. Popolazione pediatrica: sono stati condotti studi clinici con claritromicina sospensione pediatrica nei bambini dai6 mesi ai 12 anni di eta'. I bambini sotto i 12 anni devono pertantousare claritromicina sospensione pediatrica. Si prevede che la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse nei bambini siano glistessi degli adulti.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la sicurezza di claritromicina nell'uso durante la gravidanza non e' stata stabilita. Sulla base di risultati variabili ottenutida studi su animali e dall'esperienza nell'uomo, la possibilita' di effetti avversi sullo sviluppo embriofetale non puo' essere esclusa. Alcuni studi osservazionali che hanno valutato l'esposizione alla claritromicina durante il primo e il secondo trimestre hanno riportato un aumento del rischio di aborto spontaneo rispetto all'assenza di uso di antibiotici o all'uso di altri antibiotici durante lo stesso periodo. Gli studi epidemiologici disponibili sul rischio di gravi malformazionicongenite con l'uso di macrolidi, compresa la claritromicina, durantela gravidanza forniscono risultati contrastanti. Pertanto, l'uso durante la gravidanza non e' raccomandato senza un'attenta valutazione delrapporto rischio/beneficio. Allattamento: la claritromicina e' escreta nel latte materno in piccole quantita'. E' stato stimato che un neonato allattato esclusivamente al seno riceverebbe circa l'1,7% della dose materna di claritromicina aggiustata per il peso. Pertanto, nel neonato allattato al seno possono insorgere diarrea e infezioni fungine delle mucose; puo' quindi essere necessario interrompere l'allattamentoal seno. La possibilita' di sensibilizzazione deve essere tenuta in considerazione. Il beneficio del trattamento della madre deve essere valutato a fronte dei potenziali rischi per il neonato. Fertilita': nonsono disponibili dati sull'effetto della claritromicina sulla fertilita' nell' uomo. Nel ratto, gli studi di fertilita' non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi.
INDICAZIONI
Claritromicina Sandoz GmbH e' indicato negli adulti, negli adolescentie nei bambini, dai 6 mesi ai 12 anni di eta', per il trattamento delle seguenti infezioni acute e croniche, quando queste sono causate da organismi sensibili a claritromicina. Infezioni del tratto respiratoriosuperiore, quali tonsillite/faringite, come alternativa nei casi in cui gli antibiotici beta-lattamici non siano appropriati; otite media acuta nei bambini; infezioni del tratto respiratorio inferiore, come lapolmonite acquisita in comunita'; sinusite ed esacerbazione acuta della bronchite cronica negli adulti e negli adolescenti sopra i 12 annidi eta'; infezioni della pelle e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata. Nell'ambito di un'appropriata combinazione con regimi terapeutici antibatterici e un adeguato medicinale per il trattamento delle ulcere, Claritromicina Sandoz GmbH e' indicato per l'eradicazionedell' Helicobacter pylori nei pazienti adulti con ulcere associate a H. pylori. Vedere il paragrafo 4.2. E' opportuno prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull'impiego appropriato degli agenti antibatterici.
INTERAZIONI
L'uso dei seguenti farmaci e' strettamente controindicato a causa delpotenziale di gravi effetti di interazione farmacologica Astemizolo, cisapride, domperidone, pimozide, e terfenadina Nei pazienti trattati in concomitanza con claritromicina e cisapride sono stati riportati elevati livelli di cisapride. Questo puo' causare un prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache, comprese tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta. Effetti simili sono stati osservati nei pazienti che avevano assunto claritromicina e pimozide in concomitanza (vedere il paragrafo 4.3). E' stato segnalato che imacrolidi alterano il metabolismo di terfenadina, con un conseguente aumento dei livelli di terfenadina, il quale e' stato occasionalmente associato ad aritmie cardiache, quali prolungamento dell'intervallo QT,tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta (vedere il paragrafo 4.3). In uno studio condotto su 14 volontarisani, la somministrazione concomitante di claritromicina e terfenadinaha determinato un incremento di 2-3 volte dei livelli sierici del metabolita acido di terfenadina e un prolungamento dell'intervallo QT, che non hanno provocato alcun effetto clinicamente rilevabile. Effetti simili sono stati osservati con la somministrazione concomitante di astemizolo e altri macrolidi. Ergotamina/diidroergotamina: secondo alcunesegnalazioni post-marketing la co- somministrazione di claritromicinaed ergotamina o diidroergotamina e' stata associata a tossicita' acuta da ergot, caratterizzata da vasospasmo e ischemia degli arti e di altri tessuti, compreso il sistema nervoso centrale. La somministrazioneconcomitante di claritromicina e di questi farmaci e' controindicata(vedere il paragrafo 4.3). Midazolam per via orale: quando il midazolam e' stato somministrato in concomitanza alla claritromicina in compresse (500 mg due volte al giorno), l'AUC del midazolam e' risultata aumentata di 7 volte in seguito alla somministrazione di midazolam per via orale. La somministrazione concomitante di midazolam orale e claritromicina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine): l'uso concomitante di claritromicina e lovastatina o simvastatina e' controindicato (vedere il paragrafo 4.3) poiche' queste statine sono ampiamente metabolizzate dal CYP3A4 e il trattamento concomitante con claritromicina aumenta la loro concentrazione plasmatica, che aumenta il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Segnalazioni di rabdomiolisi sono state segnalate per i pazienti cheassumono claritromicina in concomitanza con queste statine. Se il trattamento con claritromicina non puo' essere evitato, la terapia con simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Deve essereusata cautela nel prescrivere claritromicina con le statine. In situazioni in cui non e' possibile evitare l'uso concomitante di claritromicina con le statine, si consiglia di prescrivere la dose piu' bassa registrata di statina. Puo' essere considerato l'uso di una statina che non dipende dal metabolismo del CYP3A (es. fluvastatina). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di miopatia. La somministrazione concomitante di claritromicina con lomitapide e' controindicataa causa del potenziale aumento marcato delle transaminasi (vedere paragrafo 4.3). Effetti di altri medicinali su claritromicina: i prodottiinduttori del CYP3A (per esempio rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, erba di San Giovanni) possono indurre il metabolismo di claritromicina. Questo puo' determinare livelli sub- terapeutici diclaritromicina, con una conseguente riduzione di efficacia. Inoltre puo' essere necessario monitorare i livelli plasmatici dell'induttore del CYP3A, che possono essere aumentati a causa dell'inibizione del CYP3A da parte di claritromicina (vedere anche le informazioni del prodotto rilevanti per l'inibitore del CYP3A4 somministrato). La somministrazione concomitante di rifabutina e claritromicina ha provocato un aumento dei livelli sierici di rifabutina e una diminuzione di quelli di claritromicina, insieme a un aumento del rischio di uveite. I seguenti principi attivi sono noti per (o si sospetta siano in grado di) alterare le concentrazioni circolanti di claritromicina; puo' essere necessario effettuare un aggiustamento del dosaggio di claritromicina o prendere in considerazione trattamenti alternativi. Efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina: i forti induttori del sistema metabolico del citocromo P450, come efavirenz, nevirapina, rifampicina,rifabutina e rifapentina, possono accelerare il metabolismo di claritromicina e quindi abbassare i suoi livelli plasmatici, aumentando invece quelli di 14-OH-claritromicina, un metabolita anch'esso microbiologicamente attivo. Poiche' le attivita' microbiologiche di claritromicinae di 14-OH-claritromicina sono differenti per i diversi batteri, durante la somministrazione concomitante di induttori enzimatici e claritromicina l'effetto terapeutico desiderato puo' risultare compromesso. Etravirina: l'esposizione a claritromicina e' diminuita da etravirina,tuttavia, le concentrazioni del metabolita attivo, 14-OH-claritromicina, sono aumentate. Poiche' 14-OH-claritromicina ha ridotto l'attivita'contro Mycobacterium avium complex (MAC), l'attivita' complessiva contro questo patogeno puo' essere alterata; quindi devono essere considerate terapie alternative alla claritromicina per il trattamento di MAC. Fluconazolo: la somministrazione concomitante di fluconazolo 200 mgal giorno e claritromicina 500 mg due volte al giorno a 21 volontari sani ha provocato aumenti della concentrazione minima (C min) media allo steady state e dell'area sotto la curva (AUC) di claritromicina rispettivamente del 33% e del 18%. Le concentrazioni allo steady state delmetabolita attivo 14-OH-claritromicina non sono risultate significativamente alterate dalla somministrazione concomitante di fluconazolo. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose di claritromicina. Ritonavir: uno studio farmacocinetico ha dimostrato che la somministrazione concomitante di ritonavir 200 mg ogni otto ore e claritromicina 500mg ogni 12 ore provoca una marcata inibizione del metabolismo di claritromicina. Con la somministrazione concomitante di ritonavir la C maxdi claritromicina e' aumentata del 31%, la C min e' aumentata del 182% e l'AUC e' aumentata del 77%. E' stata rilevata un'inibizione essenzialmente completa della formazione di 14 -OH-claritromicina. A causa dell'ampia finestra terapeutica di claritromicina, nei pazienti con funzionalita' renale normale non dovrebbe essere necessaria alcuna riduzione del dosaggio.
POSOLOGIA
Il dosaggio di Claritromicina Sandoz GmbH dipende dalle condizioni cliniche del paziente e deve essere definito in ogni caso dal medico. Adulti e adolescenti. Dosaggio standard: la dose abituale e' di 250 mg due volte al giorno. Trattamento a dosaggi elevati (infezioni gravi): nelle infezioni gravi la dose abituale puo' essere aumentata a 500 mg due volte al giorno. Eliminazione dell'Helicobacter pylori negli adulti:nei pazienti con ulcere gastro-duodenali dovute a un'infezione da H.pylori claritromicina viene somministrata come parte della terapia tripla di prima linea a un dosaggio di 500 mg due volte al giorno. Devonoessere tenute in considerazione le raccomandazioni nazionali per l'eradicazione dell' Helicobacter pylori. Dosaggio nella compromissione della funzionalita' renale: il dosaggio massimo raccomandato deve essereridotto in proporzione all'entita' della compromissione della funzionalita' renale. Per un valore di clearance della creatinina inferiore a30 ml/min, il dosaggio deve essere dimezzato a 250 mg al giorno o, nelle infezioni piu' gravi, a 250 mg due volte al giorno. In questi pazienti la durata del trattamento non deve superare i 14 giorni. Bambinidai 6 mesi ai 12 anni di eta': la dose raccomandata e' di 7,5 mg/kg due volte al giorno. Per 125 mg/5ml granulato per sospensione orale. Peso: 8-11 kg. Eta': 1-2 anni. Dosaggio: 2,5 ml due volte al giorno. Peso: 12-19 kg. Eta': 2-4 anni. Dosaggio: 5,0 ml due volte al giorno. Peso: 20-29 kg. Eta': 4-8 anni. Dosaggio: 7,5 ml due volte al giorno. Peso: 30-40 kg. Eta': 8-12 anni. Dosaggio: 10 ml due volte al giorno. Per250 mg/5ml granulato per sospensione orale. Peso: 12-19 kg. Eta': 2-4anni. Dosaggio: 2,5 ml due volte al giorno. Peso: 20-29 kg. Eta': 4-8anni. Dosaggio: 3,75 ml due volte al giorno. Peso: 30-40 kg. Eta': 8-12 anni. Dosaggio: 5 ml due volte al giorno. I bambini di peso inferiore a 8 kg devono essere trattati in base al loro peso corporeo. Sono stati condotti studi clinici con la sospensione pediatrica di claritromicina nei bambini dai 6 mesi ai 12 anni di eta'. I bambini sotto i 12 anni devono pertanto usare claritromicina sospensione pediatrica (granulato per sospensione orale). L'esperienza nel trattamento dei bambinisotto i 6 mesi di eta' e' limitata. Per l'indicazione della polmoniteacquisita in comunita', l'efficacia nei bambini sotto i 3 anni non e'documentata. In pazienti con compromissione della funzionalita' renalecon clearance della creatinina minore di 30 ml/min, il dosaggio di claritromicina deve essere dimezzato, per es. 7,5 mg/kg una volta al giorno, e la durata del trattamento non deve superare i 14 giorni. Duratadella terapia: la durata della terapia con Claritromicina Sandoz GmbHdipende dalle condizioni cliniche del paziente. La durata della terapia deve in ogni caso essere stabilita dal medico. La durata abituale del trattamento dei bambini fino ai 12 anni di eta' e' di 5-10 giorni.La durata abituale del trattamento degli adulti e degli adolescenti e'di 6-14 giorni. La terapia deve essere continuata per almeno 2 giornidopo la scomparsa dei sintomi. Nelle infezioni da Streptococcus pyogenes (nella forma di streptococco beta-emolitico) la durata della terapia deve essere di almeno 10 giorni. La terapia di combinazione per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori, per esempio claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con amoxicillina 1000 mg duevolte al giorno e omeprazolo 20 mg due volte al giorno, deve essere continuata per 7 giorni. Modo di somministrazione: prima della somministrazione il granulato deve essere ricostituito con acqua, vedere il paragrafo 6.6. Per la somministrazione dopo la ricostituzione vengono utilizzati una siringa dosatrice orale in PE/PP o un misurino in PP. Quando rimane in bocca, il granulato della sospensione orale puo' causareun retrogusto amaro; quest'ultimo puo' essere evitato mangiando o bevendo qualcosa subito dopo l'assunzione della sospensione. Claritromicina puo' essere somministrata indipendentemente dall'assunzione del cibo. Il cibo non influenza il suo grado di biodisponibilita'. Il cibo ritarda solo leggermente l'insorgenza dell'assorbimento di claritromicina.
PRINCIPI ATTIVI
Dopo la ricostituzione 1 ml di sospensione orale contiene 25 mg di claritromicina, 5 ml di sospensione orale contengono 125 mg di claritromicina. Eccipienti con effetto noto: ogni 5 ml di sospensione pronta all'uso contiene 2.4 g di saccarosio. Dopo la ricostituzione 1 ml di sospensione orale contiene 50 mg di claritromicina, 5 ml di sospensione orale contengono 250 mg di claritromicina. Eccipiente (i) con effetti noti: ogni 5 ml di sospensione pronta all'uso contiene 2,4 g di saccarosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.