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AVVERTENZE
Una vaccinazione con vaccini vivi puo' portare a infezioni nei pazienti immunocompromessi. Si raccomanda pertanto che i pazienti non ricevano alcun vaccino vivo per almeno 3 mesi dopo la fine del trattamento con azatioprina (vedere paragrafo 4.5). L'uso concomitante di ribavirinae azatioprina non e' raccomandato. La ribavirina puo' ridurre l'efficacia di azatioprina e aumentarne la tossicita' (vedere paragrafo 4.5).Monitoraggio: la terapia con azatioprina deve essere iniziata in casodi infezioni gravi preesistenti, disturbi severi della funzionalita'epatica e del midollo osseo, nonche' pancreatite solo dopo un'attentaconsiderazione dei benefici e dei rischi e delle misure precauzionalidescritte di seguito. Deve essere prestata particolare attenzione al monitoraggio dell'emocromo. La dose di mantenimento deve essere ridottamentre si verifica una reazione clinica. Azatioprina deve essere prescritta solo se il paziente puo' essere adeguatamente monitorato per gli effetti avversi durante l'intera terapia. Durante le prime 8 settimane di terapia, deve essere effettuato un esame emocromocitometrico comprendente la conta piastrinica almeno una volta alla settimana. Un monitoraggio piu' frequente e' indicato in: uso di dosi piu' elevate; pazienti anziani; funzionalita' renale compromessa; se si verifica tossicita' ematologica la dose deve essere ridotta (vedere anche paragrafi 4.2 e 5.2). Funzionalita' epatica compromessa; in questo caso devono essere eseguiti inoltre controlli periodici della funzionalita' epaticae, in caso di tossicita' epatica o ematologica, la dose deve essere ridotta (vedere anche paragrafi 4.2 e 5.2). Come principio di base, e' richiesta particolare cautela quando azatioprina viene utilizzata in pazienti con funzionalita' epatica compromessa poiche' sono stati segnalati danni al fegato potenzialmente letali (vedere paragrafo 4.8). Cio'e' particolarmente importante nei pazienti con funzionalita' epaticagravemente compromessa e in questo caso azatioprina deve essere utilizzata solo dopo un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici. Azatioprina e' epatotossica e per questo motivo e' necessario eseguire regolarmente test di funzionalita' epatica durante il corso del trattamento. Si raccomandano esami piu' frequenti nei pazienti con malattia epatica preesistente e in quelli sottoposti a trattamento con un effetto collaterale potenzialmente epatotossico. Il paziente deve essere informato della necessita' di interrompere immediatamente azatioprina in caso di comparsa di ittero. Dopo 8 settimane, la frequenza del monitoraggio dell'emocromo puo' essere ridotta a intervalli mensili (al massimoogni tre mesi). Ai primi segni di alterazione anomala dell'emocromo, il trattamento deve essere interrotto immediatamente, poiche' la contadei globuli bianchi e delle piastrine puo' diminuire ulteriormente anche dopo la fine del trattamento. I pazienti che ricevono azatioprina devono essere istruiti a informare immediatamente il proprio medico curante di qualsiasi segno di infezione, lividi o sanguinamento inspiegabili o altri segni di soppressione del midollo osseo. La soppressione del midollo osseo e' reversibile se azatioprina viene interrotta tempestivamente. Tiopurina metiltransferasi (TPMT): circa il 10% dei pazienti presenta una ridotta attivita' dell'enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT) a causa del polimorfismo genetico. La degradazione di azatioprina e' compromessa soprattutto nei pazienti portatori omozigoti e sussiste quindi un rischio maggiore di effetti mielotossici. I farmaci somministrati contemporaneamente che inibiscono l'enzima TPMT (come olsalazina, mesalazina e sulfasalazina) possono aumentare questo effetto.Inoltre, e' stata segnalata una possibile connessione tra ridotta attivita' di TPMT e leucemia secondaria e mielodisplasia in singoli pazienti che hanno ricevuto 6-mercaptopurina (metabolita attivo di azatioprina) in combinazione con altre sostanze citotossiche (vedere paragrafo4.8). Alcuni laboratori offrono test per rilevare un deficit di TPMT esebbene questi test non possano identificare tutti i pazienti a rischio di tossicita' grave, si raccomanda di eseguire test per il deficitdi TPMT, in particolare a livello preterapeutico nel caso della terapia con azatioprina ad alte dosi cosi' come nel caso di un rapido peggioramento della conta ematica. Pazienti con la variante NUDT15: nei pazienti con un gene NUDT15 congenito mutato, alle dosi abituali di terapia con tiopurina vi e' un aumento del rischio di grave tossicita' da azatioprina, come leucopenia precoce e alopecia. In questi pazienti e' generalmente necessaria una riduzione della dose, in particolare nei pazienti che sono portatori omozigoti per la variante NUDT15 (vedere 4.2). L'incidenza di NUDT15 c.415C>T e' soggetta a variabilita' etnica dicirca il 10% negli asiatici orientali, 4% nella popolazione ispanica,0,2% negli europei e 0% negli africani. In ogni caso e' necessario unattento monitoraggio dei valori ematici. Se azatioprina viene utilizzata in concomitanza con farmaci che hanno proprieta' mielosoppressive,la dose deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.5). Se assunta contemporaneamente ad allopurinolo, ossipurinolo o tiopurinolo, la dose di azatioprina deve essere ridotta ad un quarto della dose normale (vedereparagrafo 4.5). Deve prestare particolare cautela se azatioprina viene utilizzata insieme a tubocurarina e succinilcolina (vedere paragrafo4.5). Sindrome di Lesch-Nyhan: dati limitati indicano che azatioprinanon e' efficace nei pazienti con un deficit significativo dell'enzimaipoxantina-guanina-fosforibosiltransferasi (sindrome di Lesch-Nyhan).Azatioprina non deve pertanto essere somministrata a pazienti affettida questa malattia metabolica. Infezioni da virus della varicella zoster (vedere paragrafo 4.8): un'infezione da virus varicella zoster (VZV; varicella e herpes zoster) puo' essere grave durante il trattamentocon agenti immunosoppressori. Pertanto, prima di iniziare il trattamento con agenti immunosoppressori, il medico prescrittore deve pertantoverificare se il paziente ha una storia di infezione da VZV. I test sierologici possono essere utili per determinare un'esposizione recente. I pazienti senza una storia di esposizione al VZV devono evitare qualsiasi contatto con persone affette da varicella o herpes zoster. Se tali pazienti sono comunque esposti a un'infezione da VZV, e' necessaria particolare cautela per evitare l'insorgenza di varicella o herpes zoster in questi pazienti. Inoltre, deve essere presa in considerazionel'immunizzazione passiva con immunoglobuline varicella zoster (VZIG).Se il paziente e' gia' infetto, devono essere adottate misure appropriate che possono includere la terapia antivirale, l'interruzione dellaterapia con azatioprina e un trattamento di supporto.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Principi attivi antineoplastici ed immunomodulanti, agenti immunosoppressori, altri agenti immunosoppressori.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il contenuto dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo azatioprina, alla mercaptopurina(un metabolita di azatioprina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; vaccinazione con vaccini vivi (in particolareBCG, vaiolo e febbre gialla) (vedere paragrafo 4.5); allattamento (vedere paragrafo 4.6).
DENOMINAZIONE
AZATIOPRINA DOC 50 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Azatioprina Doc compresse rivestite con film. Nucleo della compressa:lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato(tipo A), amido pregelatinizzato (mais), polisorbato 80, povidone K30, magnesio stearato [a base vegetale]. Film di rivestimento: Opadry YS-1R-7006 Clear; contenente: ipromellosa, macrogol 400, macrogol 6000.
EFFETTI INDESIDERATI
Sintesi del profilo di sicurezza: non esiste documentazione clinica secondo gli standard attuali per questo medicinale che possa giustificare una descrizione esatta della frequenza degli effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati possono verificarsi con frequenza variabile aseconda dell'indicazione, del dosaggio e della natura della combinazione con altri agenti terapeutici. Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e allafrequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro(>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) inclusi casi isolati, non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei datidisponibili). Elenco degli effetti indesiderati. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni virali, fungine e batteriche in pazientitrapiantati che ricevono azatioprina in associazione con altri immunosoppressori; non comune: infezioni batteriche, fungine e virali in altre popolazioni di pazienti; molto rara: casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (lmp) associata al virus jc a seguito dell'uso diazatioprina in associazione ad altri immunosoppressori (vedere paragrafo 4.4). Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi). Rara: neoplasie, fra cui disordini linfoproliferativi, tumoridella pelle (melanoma e non melanoma), sarcomi (di kaposi e non di kaposi) e carcinomi in situ della cervice uterina, leucemia mieloide acuta e mielodisplasia (vedere paragrafo 4.4); molto rara: linfoma epatosplenico a cellule t in pazienti con cibd che usano contemporaneamente altri farmaci anti-tnf. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: depressione del midollo osseo; leucopenia; comune: trombocitopenia; non comune: anemia; rara: agranulocitosi, pancitopenia, anemia aplastica, anemia megaloblastica e insufficienza della funzione del midollo osseo, ipoplasia eritrocitaria; molto rara: anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; molto rara: sindrome di stevens-johnson e necrolisi epidermica tossica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto rara: polmonite reversibile. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nauseacon vomito occasionale; non comune: pancreatite; molto rara: colite, diverticolite e perforazione dell'intestino descritte in pazienti sottoposti a trapianti, diarrea grave nella popolazione con malattie infiammatorie dell'intestino. Patologie epatobiliari. Non comune: colestasie peggioramento dei valori di funzionalita' epatica; rara: danni al fegato potenzialmente letali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: alopecia; non nota: dermatosi neutrofila febbrile acuta (sindrome di sweet), reazione di fotosensibilita'. Esami diagnostici. Non comune: anomalie dei test di funzionalita' epatica. Descrizioni degli effetti indesiderati selezionati. Infezioni ed infestazioni: i pazienti che ricevono azatioprina da sola o in associazione con altri agenti immunosoppressori, in particolare con glucocorticoidi, presentano un'aumentata suscettibilita' alle infezioni virali, fungine e batteriche, comprese le infezioni gravi o atipiche causate dal virus varicellazoster e da altri agenti patogeni infettivi (vedere anche paragrafo 4.4). Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi): il rischio di sviluppare linfoma non Hodgkin e altri tumori maligni,in particolare carcinomi della pelle (melanoma e altri carcinomi), sarcoma (sarcoma di Kaposi e altri sarcomi) e carcinomi in situ della cervice e' aumentato nei pazienti che ricevono agenti immunosoppressorie in particolare nei pazienti trapiantati sottoposti a trattamento aggressivo. Una terapia di questo tipo va pertanto proseguita con la dosepiu' bassa ancora efficace. L'aumento del rischio di sviluppo del linfoma non Hodgkin nei pazienti immunodepressi con artrite reumatoide rispetto alla popolazione normale sembra essere attribuito almeno in parte alla malattia stessa. Le segnalazioni di leucemia mieloide acuta emielodisplasia (alcune delle quali sono associate ad alterazioni cromosomiche) erano rare. Patologie del sistema emolinfopoietico L'effettoindesiderato piu' comune di azatioprina e' una depressione del midolloosseo dose-dipendente, generalmente reversibile, che di solito si manifesta come leucocitopenia, talvolta anche come trombocitopenia e anemia e raramente come agranulocitosi, pancitopenia e anemia aplastica. Esso si verifica in particolare nei pazienti predisposti alla mielosoppressione a causa di un deficit di TPMT o di una compromissione della funzionalita' epatica o renale o nei pazienti nei quali la dose di azatioprina non e' stata ridotta durante la terapia concomitante con allopurinolo. Durante la terapia con azatioprina si sono verificati macrocitosi reversibili, dose-dipendenti e aumenti del livello di emoglobinadei globuli rossi. Inoltre, sono stati osservati cambiamenti megaloblastici del midollo osseo. Tuttavia, l'anemia megaloblastica grave e l'ipoplasia eritrocitaria sono rare. Disturbi del sistema immunitario Occasionalmente sono state descritte diverse sindromi cliniche che possono essere valutate come manifestazioni idiosincratiche di una reazionedi ipersensibilita' in seguito alla somministrazione di azatioprina. Isintomi clinici comprendono malessere generalizzato, capogiro, nausea, vomito, diarrea, febbre, brividi, eruzione cutanea, eritema nodoso,vasculite, mialgia, artralgia, ipotensione, disfunzione renale, disfunzione epatica e colestasi (vedere anche paragrafo 4.8). In molti casi,la connessione con azatioprina e' stata confermata a seguito di esposizione ripetuta. In casi molto rari sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' con esito fatale. A cio' potrebbero aver contribuito altre comorbilita' marcate. Come terapia sono generalmente sufficientil'immediata interruzione di azatioprina e, se necessario, le misure disupporto circolatorio. Dopo che si e' verificata una reazione di ipersensibilita' ad azatioprina, la necessita' di un'ulteriore terapia conazatioprina deve essere attentamente valutata in ogni singolo caso. Disturbi gastrointestinali I disturbi gastrointestinali dopo l'assunzione di compresse contenenti azatioprina si manifestano principalmente sotto forma di nausea. In un piccolo numero di pazienti la nausea si manifesta dopo la prima somministrazione di azatioprina. Per una migliore tollerabilita', le compresse devono essere assunte dopo un pasto. Inparticolare, nei pazienti sottoposti a trapianto di rene e nei pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale e' stata segnalata lacomparsa di pancreatite durante la terapia con azatioprina.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Fertilita': non vi sono dati preclinici o clinici su una possibile influenza di azatioprina sulla fertilita' maschile e femminile (paragrafo4.4.). Gravidanza: negli studi sugli animali si sono verificate malformazioni dovute ad azatioprina. Negli studi di tossicita' embrionale,azatioprina ha dimostrato effetti teratogeni o embrioletali in varie specie animali (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, nell'uomo ci sono risultati contraddittori riguardo al potenziale teratogeno di azatioprina.Azatioprina puo' essere utilizzata durante la gravidanza solo dopo un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici. I pazienti di sesso maschile e femminile in eta' riproduttiva devono usare metodi contraccettivi durante l'uso di azatioprina. Gli uomini non devono avere figli durante e fino a 6 mesi dopo la fine del trattamento. Cio' vale anche per i pazienti con fertilita' limitata a causa di uremia cronica, poiche' la fertilita' generalmente ritorna normale dopo il trapianto. I casi clinici indicano che i dispositivi intrauterini (spirale, spirale dirame a forma di T) potrebbero non funzionare durante la terapia con azatioprina. Per questo motivo si consigliano altre o ulteriori misurecontraccettive. E' noto che azatioprina ed i suoi metaboliti attraversano in misura significativa la placenta e il sacco amniotico e possonocosi' raggiungere il feto dalla madre. In un certo numero di neonatile cui madri avevano assunto azatioprina durante la gravidanza, e' stata osservata una variazione nell'emocromo (leucocitopenia e/o trombocitopenia). Si consiglia un monitoraggio ematologico particolarmente attento durante la gravidanza. Se azatioprina e' combinata con il prednisone, e' stata osservata una transitoria compromissione della reazioneimmunitaria nei neonati con esposizione intrauterina. Sono stati segnalati ritardo della crescita intrauterina, parti prematuri e basso pesoalla nascita con riferimento ad azatioprina, in particolare in associazione con corticosteroidi. Inoltre, sono stati segnalati aborti spontanei sia dopo esposizione materna che paterna. Cambiamenti cromosomiciscomparsi nel tempo sono stati riscontrati nei linfociti di bambini icui genitori erano stati trattati con azatioprina. Ad eccezione di casi estremamente rari, non sono stati osservati segni fisici visibili di anomalie nella prole dei pazienti trattati con azatioprina. Allattamento: il metabolita attivo di azatioprina, la mercaptopurina, e' statorilevato nel colostro e nel latte materno delle donne trattate con azatioprina. Per questo motivo la terapia con azatioprina durante l'allattamento con latte materno e' controindicata (paragrafo 4.3). Se il trattamento con azatioprina e' inevitabile, deve avvenire lo svezzamento.
INDICAZIONI
Azatioprina e' indicata in associazione con altri farmaci immunosoppressori per la prevenzione delle reazioni di rigetto dopo trapianto allogenico di rene, fegato, cuore, polmone o pancreas. Azatioprina e' normalmente indicata nell'ambito di un regime immunosoppressivo in aggiunta a sostanze immunosoppressive che rappresentano la componente essenziale del trattamento (immunosoppressione di base). Azatioprina e' indicata nei decorsi clinici da moderatamente gravi a gravi delle malattieelencate di seguito, solitamente in combinazione con glucocorticoidi.In combinazione con glucocorticoidi, l'uso di azatioprina generalmenteha un effetto di risparmio dei glucocorticoidi. Inoltre, azatioprinae' indicata nei pazienti affetti dalle malattie elencate di seguito sei glucocorticoidi non sono tollerati o se non e' possibile ottenere un effetto terapeutico sufficiente con dosi elevate di glucocorticoidi:forme severe di artrite reumatoide attiva (poliartrite cronica) che non possono essere controllate con agenti terapeutici di base antireumatici meno tossici (medicinali antireumatici modificanti la malattia; disease-modifying anti-rheumatic drugs - DMARDs); epatite autoimmune; lupus eritematoso sistemico; dermatomiosite; poliarterite nodosa; pemfigo volgare e pemfigoide bolloso; la malattia di Behcet; anemia emolitica autoimmune refrattaria causata da anticorpi IgG caldi; porpora trombocitopenica idiopatica cronica refrattaria. Azatioprina e' indicata per il trattamento della malattia infiammatoria cronica intestinale (chronic inflammatory bowel disease CIBD) da moderata a severa (morbo diCrohn o colite ulcerosa) in pazienti nei quali e' necessaria la terapia con glucocorticoidi, che non tollerano la terapia con glucocorticoidi o nei quali la malattia non puo' essere trattata con altri medicinali abituali di prima scelta. Azatioprina e' indicata nella sclerosi multipla recidivante se e' indicata la terapia immunomodulante e se la terapia con interferoni beta non e' possibile, o se e' stato raggiunto un decorso stabile durante la precedente terapia con azatioprina. Azatioprina e' indicata per il trattamento della miastenia grave generalizzata. A seconda del grado di gravita' della malattia, azatioprina deveessere somministrata all'inizio del trattamento in associazione con glucocorticoidi a causa della lunga insorgenza dell'effetto, e la dose di glucocorticoidi deve essere gradualmente ridotta dopo mesi di trattamento.
INTERAZIONI
Vaccini: l'effetto immunosoppressivo di azatioprina puo' portare ad una reazione atipica e potenzialmente dannosa con i vaccini vivi. Si raccomanda pertanto che i pazienti non ricevano alcun vaccino vivo per almeno 3 mesi dopo la fine del trattamento con azatioprina (vedere paragrafo 4.4). I pazienti immunodepressi non possono essere vaccinati convaccini vivi poiche' questi pazienti corrono il rischio di sviluppareun'infezione dovuta al vaccino vivo (vedere anche paragrafo 4.4). Unarisposta immunitaria ridotta e' probabile nel caso di vaccini con agenti patogeni inattivati o tossoidi. Cio' e' stato osservato durante unavaccinazione contro l'epatite B in pazienti trattati con una combinazione di azatioprina e glucocorticoidi. La risposta immunitaria alla vaccinazione dovrebbe pertanto essere sempre controllata con la determinazione del titolo. In uno studio clinico limitato, e' stato dimostratoche dosi terapeutiche standard di azatioprina non compromettono la risposta immunitaria a un vaccino pneumococcico polivalente (sulla basedella concentrazione media di anticorpi anticapsulari specifici). Effetti di farmaci somministrati contemporaneamente su azatioprina. Ribavirina: la ribavirina inibisce l'enzima inosina monofosfato deidrogenasi(IMPDH) e porta ad una minore produzione del nucleotide attivo 6-tioguanina. E' stata segnalata grave mielosoppressione durante l'uso concomitante di azatioprina e ribavirina. Pertanto, l'uso concomitante none' raccomandato (paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). Farmaci citostatici/mielosoppressori (vedere paragrafo 4.4): se possibile, deve essere evitato l'uso concomitante di citostatici o farmaci con proprieta' mielosoppressive come la penicillamina. Esistono rapporti clinici contraddittori sulle interazioni nel caso di azatioprina e trimetoprim/sulfametossazolo in cui vengono segnalati gravi disturbi ematologici. In alcunicasi segnalati si possono verificare disturbi ematologici durante l'uso concomitante di azatioprina e ACE inibitori. Vi sono evidenze che lacimetidina e l'indometacina hanno un effetto mielosoppressivo che puo' essere aumentato durante la somministrazione concomitante di azatioprina. Allopurinolo/ossipurinolo/tiopurinolo e altri inibitori della xantina ossidasi: l'attivita' della xantina ossidasi e' inibita da allopurinolo, ossipurinolo e tiopurinolo, il che porta a un ridotto metabolismo dell'acido 6-tioinosinico biologicamente attivo all'acido 6-tiourico biologicamente inattivo. Quando allopurinolo, ossipurinolo e/o tiopurinolo vengono assunti in concomitanza con 6-mercaptopurina o azatioprina, la dose di 6-mercaptopurina e azatioprina deve essere ridotta ad un quarto della dose normale (vedere paragrafo 4.2). Sulla base di dati non clinici, altri inibitori della xantina ossidasi come febuxostat possono prolungare l'effetto di azatioprina, che puo' portare ad unaumento della soppressione del midollo osseo. La somministrazione concomitante non e' raccomandata poiche' i dati non sono sufficienti per determinare un'appropriata riduzione della dose di azatioprina. Acido aminosalicilico: esistono indicazioni in vitro e in vivo che i derivatidell'acido aminosalicilico come olsalazina, mesalazina o sulfasalazina inibiscono l'enzima TPMT. Pertanto, durante l'uso concomitante di derivati dell'acido aminosalicilico, si devono prendere in considerazione dosi piu' basse di azatioprina (vedere anche paragrafo 4.4). Metotrexato: 20 mg/m^2 di metotrexato orale hanno aumentato l'AUC della 6-mercaptopurina di circa il 31%, mentre 2 e 5 g/m^2 di metotrexato e.v. hanno aumentato l'AUC della 6-mercaptopurina rispettivamente del 69 e del 93%. Pertanto, se si utilizzano contemporaneamente dosi elevate di metotrexato, la dose di azatioprina deve essere aggiustata per mantenere la conta di globuli bianchi a un valore appropriato. Bloccanti neuromuscolari: vi sono evidenze cliniche che azatioprina antagonizza l'effetto dei miorilassanti non depolarizzanti. Dati sperimentali confermano che azatioprina compensa il blocco neuromuscolare attraverso miorilassanti non depolarizzanti e mostrano che azatioprina aumenta il blocconeuromuscolare attraverso miorilassanti depolarizzanti (vedere paragrafo 4.4). Effetti di azatioprina su farmaci somministrati contemporaneamente. Anticoagulanti: durante l'uso concomitante di azatioprina e' stata descritta una diminuzione dell'effetto anticoagulante del warfarin.
POSOLOGIA
Posologia. Dopo trapianto d'organo - adulti: a seconda del regime immunosoppressivo, il dosaggio iniziale e' generalmente fino a 5 mg/kg dipeso corporeo/die. La dose di mantenimento e' compresa tra 1 mg/kg e 4mg/kg di peso corporeo/die e deve essere adattata alle esigenze cliniche e alla tolleranza ematologica. Il trattamento con azatioprina, anche a basse dosi, deve essere somministrato a tempo indeterminato poiche' altrimenti si puo' verificare il rigetto del trapianto. Sclerosi multipla: il dosaggio abituale per il trattamento della sclerosi multipla recidivante e' compreso tra 2 mg/kg e 3 mg/kg di peso corporeo/die.Potrebbe essere necessario un periodo di trattamento superiore a 1 anno fino alla manifestazione dell'effetto e potrebbero essere necessarialmeno 2 anni affinche' la malattia sia effettivamente sotto controllo. Miastenia grave: il dosaggio raccomandato per il trattamento della miastenia grave e' compreso tra 2 mg/kg e 3 mg/kg di peso corporeo/die.Normalmente, la risposta terapeutica si verifica non prima di 2-6 mesi dall'inizio del trattamento. A seconda del grado di gravita' della malattia, azatioprina deve essere somministrata in combinazione con glucocorticoidi a causa della lenta insorgenza dell'effetto all'inizio del trattamento. La dose di glucocorticoidi puo' essere ridotta gradualmente nel corso dei mesi. Il trattamento con azatioprina deve essere continuato per almeno 2-3 anni. Altre indicazioni terapeutiche - adulti:per il trattamento dell'epatite autoimmune cronica attiva, il dosaggio iniziale e' solitamente compreso tra 1 mg/kg e 1,5 mg/kg di peso corporeo/die e il dosaggio di mantenimento e' fino a 2 mg/kg di peso corporeo/die. Nelle altre indicazioni terapeutiche, il dosaggio iniziale e' generalmente compreso tra 1 mg/kg e 3 mg/kg di peso corporeo/die e il dosaggio di mantenimento e' compreso tra meno di 1 mg/kg e 3 mg/kg di peso corporeo/die. Il dosaggio deve essere adattato all'effetto terapeutico, che puo' non manifestarsi per settimane o mesi, e alla tolleranza ematologica. Se si nota una risposta alla terapia, deve essere utilizzata la dose efficace piu' bassa necessaria per mantenere l'effetto terapeutico. Se non si riscontra alcun miglioramento dopo 3-6 mesi di trattamento, si deve prendere in considerazione la sospensione dellaterapia. Tuttavia, nei pazienti affetti da CIBD, deve essere considerato un periodo di trattamento di almeno 12 mesi; una risposta al trattamento puo' essere riscontrata clinicamente solo dopo 3-4 mesi. Pazienti trapiantati pediatrici e adolescenti. Vedere posologia: dopo trapianto d'organo - adulti. Non ci sono dati sufficienti per dimostrare l'efficacia e la sicurezza del trattamento dell'artrite idiopatica giovanile con azatioprina. Sclerosi multipla: non ci sono dati riguardanti l'uso di azatioprina nella sclerosi multipla nei bambini. Pertanto, l'uso di azatioprina nei bambini in questa indicazione non e' raccomandato. Altre indicazioni. Bambini in sovrappeso: ai bambini in sovrappesodevono essere prescritte dosi nell'intervallo superiore dello spettrodi dosaggio, ove appropriato. Si raccomanda pertanto un attento monitoraggio della risposta al trattamento (vedere paragrafo 5.2). Per le altre indicazioni terapeutiche si applicano le stesse raccomandazioni posologiche previste per gli adulti. Pazienti anziani: si raccomanda dimonitorare la funzionalita' renale ed epatica e di ridurre la dose incaso di funzionalita' compromessa (vedere paragrafo 4.2). Per il monitoraggio dell'emocromo, vedere paragrafo 4.4. Funzionalita' renale e/oepatica compromessa: nei pazienti con funzionalita' renale e/o epaticacompromessa, deve essere presa in considerazione una riduzione delladose (vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacologiche: se assunta contemporaneamente agli inibitori della xantina ossidasi come l'allopurinolo, la dose di azatioprina deve essere ridotta a un quarto della dose normale poiche' l'allopurinolo riduce la metabolizzazione di azatioprina (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con deficit di TPMT: nei pazienti con bassa o assente attivita' ereditaria della tiopurina metiltransferasi, a dosi regolari di azatioprina vi e' un aumento del rischio digrave tossicita' da azatioprina che generalmente richiede una significativa riduzione del dosaggio. La dose iniziale ottimale nei pazienti omozigoti con deficit di TPMT non e' nota (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).Le dosi raccomandate di azatioprina sono tollerate dalla maggior parte dei pazienti eterozigoti con deficit di TPMT e in alcuni pazienti puo' essere necessaria una riduzione della dose. Sono disponibili test TPMT genotipici e fenotipici (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Pazienti convariante NUDT15: nei pazienti con un gene NUDT15 congenito mutato, esiste un aumento del rischio di grave tossicita' da azatioprina (vedere4.4). In questi pazienti e' generalmente necessaria una riduzione della dose, in particolare nei pazienti portatori di una variante omozigote NUDT15 (vedere 4.4). La genotipizzazione per determinare la variante NUDT15 puo' quindi essere presa in considerazione prima di iniziareil trattamento con azatioprina. In ogni caso e' necessario un attentomonitoraggio dei valori ematici. Metodo di somministrazione. Azatioprina Doc compressa rivestita con film da 50 mg: Azatioprina Doc compressa rivestita con film deve essere assunta almeno 1 ora prima o 3 ore dopo un pasto o dopo aver bevuto latte (vedere paragrafo 5.2). Le compresse rivestite con film devono essere assunte per via orale e devono essere deglutite intere con abbondante acqua (almeno 200 ml). Se e' necessario dividere le compresse rivestite con film da 50 mg, si deve evitare la contaminazione della pelle e l'inalazione delle particelle della compressa (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). Per l'uso a lungo termine, se necessario, devono essere somministrati altri farmaci con 25 mg di azatioprina. Le compresse rivestite con film non devono essere frantumate.
PRINCIPI ATTIVI
Azatioprina Doc compresse rivestite con film: ogni compressa rivestitacon film contiene 50 mg di azatioprina. Eccipienti con effetti noti:ogni compressa rivestita con film contiene 68,72 - 70,50 mg lattosio (come monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.